(massima n. 1)
L’efficacia riflessa che il giudicato, in quanto affermazione oggettiva di verità, può spiegare anche nei confronti di terzi rimasti estranei al processo non si estende ai terzi titolari di un diritto autonomo rispetto al rapporto giuridico in ordine al quale è intervenuto il giudicato stesso (nella fattispecie, la Suprema Corte ha escluso l’efficacia nei confronti dell’Amministrazione finanziaria, la quale aveva accertato un reddito non dichiarato derivante dall’incasso di alcuni assegni, del giudicato intervenuto tra il contribuente ed una associazione sportiva, con cui era stata respinta la domanda di quest’ultima di restituzione – per indebita appropriazione – delle somme portate dagli assegni medesimi, che il contribuente aveva dedotto di aver utilizzato in favore della stessa associazione).