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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 41 del 3 gennaio 1995
«Il giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo è devoluto alla competenza — funzionale e inderogabile — del giudice che ha emesso il provvedimento. (Nella specie, in cui il pretore adito con l'opposizione aveva declinato la propria competenza...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14552 del 12 luglio 2005
«Il pretore del lavoro giudice dell'opposizione a decreto ingiuntivo che, dichiarando la propria incompetenza territoriale ad emettere il decreto, revoca detto provvedimento e dichiara funzionalmente e territorialmente competente altro giudice,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6523 del 7 maggio 2002
«Per effetto della sopravvenuta soppressione del pretore e della conseguente istituzione del giudice unico di primo grado (art. 1, D.L.vo 19 febbraio 1998, n. 51), alla Corte d'appello (adita in sede di gravame avverso la sentenza del tribunale di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5999 del 29 maggio 1993
«Il pretore che, in funzione di giudice del lavoro, abbia emesso decreto ingiuntivo, ove rilevi, in sede di opposizione, che la controversia è estranea al novero di quella enunciata dall'art. 409 c.p.c. ed appartenga alla competenza per valore di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6448 del 18 dicembre 1985
«Con riguardo ad un immobile, il quale, nel quadro degli interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dal terremoto del novembre 1980 (D.L. 26 novembre 1980, n. 776, convertito in L. 22 dicembre 1980, n. 874), sia stato vincolato dal...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1305 del 15 marzo 1989
«Qualora il pretore, adito in sede di convalida di licenza o di sfratto per finita locazione, a fronte della richiesta di ordinanza di rilascio ex art. 665 c.p.c. da parte del locatore e dell'eccezione di litispendenza proposta dal conduttore (per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6862 del 16 dicembre 1988
«Non sussiste litispendenza — la quale va accertata con riguardo alla situazione processuale esistente al momento della pronuncia — nel caso in cui il locatore, dopo aver richiesto la restituzione dell'immobile ad una certa data per finita...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9776 del 8 ottobre 1997
«Allorché una controversia concernente l'applicazione dell'art. 29 della legge n. 392 del 1978 venga introdotta dinanzi al pretore con il rito previsto dagli artt. 657 ss. c.p.c. e decisa con ordinanza, anziché con sentenza disponendo il mutamento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7173 del 2 agosto 1997
«Se il locatore intima disdetta per finita locazione, alla prima scadenza, di un immobile adibito ad uso commerciale, anziché con il ricorso previsto dall'art. 30, legge 27 luglio 1978, n. 392, ai sensi dell'art. 657 c.p.c., e il pretore, senza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5308 del 15 maggio 1995
«L'ordinanza di convalida di licenza o di sfratto emessa dal pretore ai sensi dell'art. 663 c.p.c. è subordinata al duplice presupposto della presenza del conduttore all'udienza fissata in citazione e della mancanza di eccezioni o difese da parte...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4724 del 29 agosto 1984
«L'ordinanza di «convalida dello sfratto», che il pretore emetta nonostante la comparizione ed opposizione dell'intimato, rinviando la causa per il prosieguo, è da considerarsi, a prescindere dalla erronea qualificazione adottata, come ordinanza di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4898 del 22 settembre 1979
«Nei procedimenti di convalida di sfratto, in caso di mancata comparizione o mancata opposizione dell'intimato, l'attività del giudice è limitata all'accertamento delle condizioni richieste per l'ammissibilità del procedimento speciale disciplinato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1777 del 9 marzo 1983
«L'ordinanza di rilascio dell'immobile locato, con riserva delle eccezioni del convenuto, emessa ex art. 665 c.p.c. nelle condizioni di legge, non ha efficacia sostanziale di giudicato, non risolvendo in modo definitivo un contrasto intorno ai...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 923 del 1 febbraio 1996
«Nel procedimento di convalida di sfratto in cui vi sia opposizione dell'intimato, il provvedimento con cui il pretore rigetta l'istanza del locatore di rilascio immediato disponendo per la prosecuzione della causa (ai sensi dell'art. 667 c.p.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7138 del 28 novembre 1983
«Nel procedimento per convalida di sfratto in cui vi sia opposizione dell'intimato, il provvedimento del pretore che, senza decidere sulla competenza in ordine all'ulteriore fase di cognizione, e previa delibazione sommaria delle eccezioni...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4124 del 9 dicembre 1974
«L'ordinanza con la quale, ritenuta la sussistenza di gravi motivi in contrario, il pretore non accoglie l'istanza del locatore diretta ad ottenere il provvedimento di rilascio con riserva delle eccezioni del convenuto, non è impugnabile con...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8595 del 1 ottobre 1996
«In sede di procedimento speciale per convalida ai sensi degli articoli 657 e segg. del c.p.c., il pretore non può, a seguito dell'opposizione dell'intimato, sospendere il processo a norma dell'art. 295 dello stesso codice in attesa dell'esito di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10084 del 15 ottobre 1990
«Nei procedimenti per convalida di sfratto, il pretore, qualora ritenga la causa di competenza della sezione specializzata agraria, deve astenersi anche dall'emissione dei provvedimenti di cui agli artt. 665 e 666 c.p.c., restando escluso che il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8616 del 23 agosto 1990
«In tema di procedimento di convalida di sfratto, la mancata riassunzione del giudizio, nel termine perentorio fissato dal pretore ai sensi dell'art. 667 c.p.c. non determina la perdita di efficacia dell'ordinanza provvisoria di rilascio, la quale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1785 del 3 marzo 1999
«Nel regime anteriore alla legge 26 novembre 1990, n. 353 il Pretore davanti al quale si propone l'opposizione tardiva alla convalida di licenza o di sfratto (art. 668, comma terzo c.p.c.), qualora la causa ecceda la sua competenza per valore in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4641 del 9 luglio 1983
«Nel caso di opposizione tardiva ai sensi dell'art. 668 c.p.c., la competenza a decidere sulla relativa ammissibilità spetta al giudice competente per il merito con la conseguenza che, ove la competenza al riguardo spetti, secondo le regole...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2024 del 27 marzo 1984
«Per la disciplina dell'opposizione dopo la convalida (cosiddetta opposizione tardiva), il richiamo contenuto nell'art. 668 c.p.c. alle forme prescritte per l'opposizione al decreto d'ingiunzione (in quanto applicabili) è limitato alle modalità...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1841 del 19 luglio 1967
«L'ordinanza di rilascio dell'immobile locato con riserva delle eccezioni del convenuto, emessa dal pretore o dal conciliatore a norma dell'art. 699 c.p.c., non è soggetta ad alcuna impugnazione e neppure ad istanza per regolamento di competenza, a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6603 del 23 luglio 1996
«La competenza funzionale sulle controversie di attuazione di provvedimenti cautelari che hanno per oggetto obblighi di fare o di non fare — instaurate a far data dal 16 febbraio 1994 — è attribuita, anche per i provvedimenti pronunciati in un...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 427 del 18 gennaio 1984
«Dopo che il pretore ha provveduto sulla richiesta di provvedimenti d'urgenza, avanzata ai sensi dell'art. 700 c.p.c., ed assegnato un termine per l'instaurazione del giudizio di merito, la pendenza di tale giudizio è segnata dalla notificazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2795 del 9 giugno 1989
«In tema di provvedimenti d'urgenza, la causa per il merito, in relazione alla cui pendenza l'art. 701 c.p.c., in deroga alla competenza del pretore, prevede la competenza del giudice istruttore, è quella, tra le stesse parti, nella quale si faccia...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 245 del 16 gennaio 1986
«Qualora il proprietario di un immobile chieda in via d'urgenza, a norma dell'art. 700 c.p.c., un ordine di rilascio a carico dell'occupante senza titolo, la competenza del pretore non resta esclusa in favore di quella del giudice istruttore della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4284 del 2 luglio 1981
«La deroga alla competenza funzionale del pretore ad emettere provvedimento d'urgenza, ai sensi dell'art. 701 c.p.c., in relazione alla pendenza di causa per il merito ed in favore del giudice istruttore della causa medesima, postula che questa si...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4073 del 22 giugno 1981
«È competente a pronunciare sulla richiesta di provvedimenti d'urgenza il pretore del luogo in cui l'istante teme che stia per verificarsi il fatto dannoso e non anche il giudice istruttore investito della cognizione di una causa di merito, quando...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12461 del 7 luglio 2004
«Con riguardo a più sentenze o provvedimenti, resi fra le medesime parti in distinti procedimenti su rapporti analoghi o connessi, l'instaurazione del giudizio di impugnazione deve ritenersi consentita anche mediante la proposizione di un unico...»