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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 14669 del 1 ottobre 2003
«La nullità derivante da vizio di costituzione del giudice, ancorché assoluta e rilevabile d'ufficio, non si sottrae, ai sensi dell'art. 158 c.p.c. (che fa espressamente salva la disposizione del successivo art. 161), al principio di conversione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10163 del 26 giugno 2003
«La sentenza della Corte costituzionale, dichiarativa della incostituzionalità (in sé o in relazione a talune sue componenti) di un organo giurisdizionale, non comporta l'inefficacia della fase processuale svoltasi innanzi a tale organo (e del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1005 del 2 febbraio 1988
«Nella controversia inerente a credito di lavoro, la competenza, quale giudice d'appello, del tribunale nel cui circondario ha sede il pretore che ha reso la sentenza impugnata, non trova deroga, a seguito della sopravvenienza del fallimento del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 42823 del 18 ottobre 2013
«In tema di giudizio abbreviato, il giudice d'appello può autonomamente acquisire un certificato penale dell'imputato aggiornato, in quanto la scelta del rito abbreviato non preclude tale possibilità, operando il riferimento normativo "allo stato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3274 del 10 febbraio 2011
«...da parte del curatore, contro il decreto che decide sull'omologazione, rende inammissibile, altresì, il ricorso per cassazione, proposto dallo stesso organo, avverso la successiva decisione della corte d'appello assunta in sede di impugnazione.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22542 del 26 ottobre 2007
«...nel territorio di detto Comune. Ne consegue che in tal caso, ove la sentenza d'appello sia stata notificata presso predetta la cancelleria, dalla data di tale notifica decorre il termine breve di sessanta giorni per proporre ricorso per...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 435 del 14 gennaio 2003
«...simulazione, aveva ritenuto la nullità del predetto passaggio, perché in frode alla legge; in base al principio sopraesposto, la S.C. ha confermato la sentenza d'appello, che aveva riformato quella di primo grado perché affetta da ultrapetizione).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17408 del 12 ottobre 2012
«Ove ciò non faccia, e la nullità venga dedotta come motivo d'appello, il giudice del gravame non dovrà fissare alcun termine per la rinnovazione dell'atto nullo, ma dovrà definire il processo con una pronuncia in rito che accerti il vizio della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10031 del 25 maggio 2004
«L'art. 167 c.p.c., imponendo al convenuto l'onere di prendere posizione sui fatti costitutivi del diritto preteso dalla controparte, considera la non contestazione un comportamento univocamente rilevante ai fini della determinazione dell'oggetto...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10389 del 3 ottobre 1995
«La nullità del giudizio di primo grado, che sia irritualmente proseguito, nella contumacia del convenuto, nonostante la tardiva costituzione dell'attore, impone al giudice d'appello di decidere il merito della causa, previa rinnovazione degli...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10539 del 9 maggio 2007
«A tal fine resta irrilevante che il giudice (nella specie la Corte d'appello in una controversia celebrata con il rito del lavoro) si sia ritirato in camera di consiglio e abbia dato lettura dell'ordinanza al termine della stessa, in assenza dei...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9373 del 6 settembre 1995
«Anche nel nuovo rito del lavoro è consentita in grado d'appello la sostituzione del giudice relatore nei casi previsti dall'art. 174 c.p.c., sicché la modifica dell'originaria composizione dell'organo giudicante non comporta alcuna nullità ove il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2413 del 2 marzo 1995
«Nella fase d'appello del processo del lavoro, nella quale non esiste una fase istruttoria e quindi non viene nominato alcun giudice istruttore, ma solo un relatore, non è applicabile il principio dell'immutabilità del giudice istruttore, sancito...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14098 del 17 giugno 2009
«...in ogni caso in cui risulti impossibile la restituzione del bene, ma anche che la relativa domanda può essere proposta per la prima volta nel giudizio d'appello, in quanto non nuova, ma ricompresa implicitamente nell'azione revocatoria stessa.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11611 del 22 giugno 2004
«...nsura. Per contro il giudice d'appello deve verificare, anche d'ufficio, se concorrano le condizioni in presenza delle quali l'ordinanza si trasforma in sentenza e diventa impugnabile, trattandosi di verifica relativa all'ammissibilità del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4766 del 3 aprile 2002
«È revocabile e modificabile l'ordinanza con cui il collegio, cui sia stata rimessa la causa nel processo d'appello, disponga per l'ulteriore istruttoria nominando C.T.U., a nulla rilevando che la modifica, relativa nella specie al quesito apposto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7013 del 13 aprile 2004
«Il giudice d'appello non ha l'obbligo di rinnovare la consulenza tecnica, tuttavia, ove siano dedotte nuove malattie o aggravamenti di quelle già denunciate, oppure se il giudice ritenga di dover dissentire dalle conclusioni espresse dal...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 20777 del 23 novembre 2012
«...e per consentire la eventuale difesa della stessa parte, dovendosi ritenere che, ove il giudice d'appello ometta tale adempimento, decidendo la causa subito dopo la declaratoria di decadenza, la sentenza sia viziata da "error in procedendo".»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4866 del 25 ottobre 1978
«L'istanza di verificazione della scrittura privata può essere proposta nell'atto d'appello, anche se intesa a contrastare il disconoscimento della scrittura effettuato dalla controparte in primo grado. Essa non richiede formule sacramentali, onde...»
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Cassazione civile, sentenza n. 222 del 8 febbraio 1963
«...né per contrastare le conseguenze di ordine probatorio che il giudice può avere tratto, a norma dell'art. 232 c.p.c., dalla mancata presentazione, né tanto meno, al fine di essere riammesso, nella stessa fase d'appello, a rendere l'interrogatorio.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2330 del 17 aprile 1981
«Il giudice d'appello, allorché la lite sia stata in primo grado definita in base a giuramento suppletorio, non può revocare l'ordinanza ammissiva del giuramento stesso, ma, qualora pervenga al convincimento che gli elementi probatori acquisiti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3541 del 25 giugno 1979
«Il giudice d'appello, allorché la lite sia stata in primo grado definita in base a giuramento suppletorio, non può revocare l'ordinanza ammissiva del giuramento stesso, ma può procedere alla rivalutazione del materiale probatorio raccolto prima...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7554 del 13 agosto 1996
«Il giudice d'appello, nell'esercizio del potere di riesaminare il merito della controversia, può ritenere non giustificata la revoca da parte del giudice di primo grado dell'ordinanza ammissiva del giuramento suppletorio e, di conseguenza,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2246 del 14 aprile 1981
«Quando il giudizio di primo grado sia stato definito in base a giuramento suppletorio, il giudice d'appello, soltanto se investito della questione della sussistenza delle condizioni per il deferimento del giuramento ad una delle parti, è tenuto a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 241 del 11 gennaio 1980
«Non incide sulla ritualità del giuramento suppletorio deferito dal giudice di primo grado che abbia ritenuto esaurita l'istruzione probatoria, l'omesso esame di ulteriori richieste delle parti, qualora il giudice d'appello constati, sia pure a...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9902 del 6 ottobre 1998
«In materia di responsabilità aquiliana, qualora la sentenza di primo grado contenente una statuizione di condanna venga impugnata unicamente sull'accertamento della responsabilità e sull'esistenza del danno, il giudice d'appello, se non accoglie...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20652 del 25 settembre 2009
«Inoltre, non incorre nella violazione del principio della corrispondenza tra il chiesto ed il pronunciato il giudice d'appello che, rimanendo nell'ambito del "petitum" e della "causa petendi", confermi la decisione impugnata sulla base di ragioni...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5754 del 30 ottobre 1981
«...inammissibile una prova testimoniale dedotta senza l'indicazione dei testi, non può il giudice d'appello pronunziare siffatta declaratoria dopo che questa indicazione sia stata fatta dalla parte, sia pure soltanto durante il giudizio di appello.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12463 del 10 novembre 1999
«Il suddetto procedimento è, tuttavia, dalla legge previsto come applicabile anche a taluni rapporti di natura processuale (come la tutela, la custodia e l'amministrazione giudiziaria dei beni immobili esecutati o assoggettati a sequestro, la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3815 del 9 giugno 1986
«...il giudice d'appello deve esercitare i suoi poteri di riesame della controversia e non può, quindi, rimettere la causa al primo giudice per la concessione del termine previsto dalla norma dell'art. 269 c.p.c. al fine della chiamata di terzo.»