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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1526 del 15 gennaio 2014
«In tema di incompetenza funzionale dichiarata dal giudice d'appello, l'erronea statuizione della trasmissione diretta degli atti al giudice (anziché al pubblico ministero) competente non attinge il contenuto decisorio espresso dal dispositivo ma...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6959 del 14 luglio 1997
«La Suprema Corte, in applicazione del principio di cui in massima ed in accoglimento del ricorso proposto dal procuratore generale, ha annullato con rinvio l'impugnata decisione, osservando che la tipologia degli oggetti detenuti dall'imputato e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15751 del 8 novembre 2002
«È inammissibile il regolamento di competenza avverso l'ordinanza con cui una sezione ordinaria della corte d'appello, nel ritenere valido l'atto di appello nel rito del lavoro proposto con citazione, anziché con ricorso, dispone il mutamento del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6694 del 14 giugno 1995
«Ne consegue che, non attenendo alla competenza, non è denunziabile ai sensi dell'art. 45 c.p.c. il conflitto fra due sezioni della medesima corte d'appello circa la investitura a conoscere di una concreta vertenza in sede di rinvio. (Nella specie,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2911 del 26 aprile 1986
«Qualora avverso la sentenza declinatoria della competenza del tribunale a favore di quella della corte d'appello, la parte, con un solo atto proponga innanzi a quest'ultima gravame contro quella pronuncia e, subordinatamente alla reiezione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2005 del 1 aprile 1982
«...usurpazione di proprie funzioni da parte di altri giudici (nella specie, da parte della corte d'appello, in sede di delibazione di provvedimento del giudice straniero sulla nomina di tutore e l'affidamento preadottivo dello stesso minore).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3118 del 21 maggio 1984
«Qualora il tribunale, adito dal proprietario del fondo occupato con azione di risarcimento del danno per l'illegittimo protrarsi dell'occupazione d'urgenza e l'irreversibile acquisizione del bene nella realizzazione dell'opera pubblica, ravvisi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15369 del 22 luglio 2005
«La eccezionale legittimazione processuale suppletiva del fallito sussiste nel caso di inerzia dell'amministrazione fallimentare; ne consegue che tale legittimazione è ammissibile solo quando l'inerzia sia stata determinata da un totale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12286 del 5 luglio 2004
«...applicata da parte del giudice d'appello in quanto sollevata da soggetto terzo rispetto ai soggetti della procedura di concordato, la Corte di cassazione ha rilevato d'ufficio il difetto della legittimazione della parte a sollevare l'eccezione.)»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15270 del 3 dicembre 2001
«Non può essere attribuita la rappresentanza processuale quando non risulti attribuita al medesimo soggetto altresì la rappresentanza sostanziale in ordine ai rapporti dedotti in giudizio, tuttavia il conferimento della rappresentanza sostanziale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8421 del 4 maggio 2004
«Ciò posto, la procura che attribuisca al detto dirigente il potere di decidere, a nome dell'azienda, le modalità di definizione dei rapporti controversi — se transigere, sottoporre la questione al giudice o agli arbitri, o resistere — non può...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11321 del 16 maggio 2007
«Il difetto di legitimatio ad causam attenendo alla verifica, sempre secondo la prospettazione offerta dall'attore, della regolarità processuale del contraddittorio, è rilevabile d'ufficio in ogni stato e grado del giudizio, mentre l'accertamento...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22546 del 5 novembre 2010
«Nel giudizio di impugnazione avverso la sentenza dichiarativa di fallimento, quanto ai procedimenti in cui trova applicazione la riforma di cui al d.l.vo n. 169 del 2007, che ha modificato l'art. 18 legge fall., ridenominando tale mezzo come...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22110 del 28 ottobre 2010
«Nel giudizio di impugnazione avverso la sentenza dichiarativa di fallimento, quanto ai procedimenti in cui trova applicazione la riforma di cui al d.l.vo n. 169 del 2007, che ha modificato l'art. 18 legge fall., ridenominando tale mezzo come...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23506 del 19 novembre 2010
«Nei procedimenti per la dichiarazione di fallimento pendenti alla data di entrata in vigore della riforma di cui al d.l.vo n. 169 del 2007, al ricorso per cassazione avverso la sentenza della corte d'appello, depositata successivamente al 1...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22545 del 5 novembre 2010
«...proposto oltre il termine di trenta giorni dalla notificazione della sentenza della corte d'appello, che abbia deciso il reclamo contro la sentenza dichiarativa di fallimento relativa a procedimento pendente alla data del 1 gennaio 2008.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23043 del 30 ottobre 2009
«...proposto oltre il termine di trenta giorni dalla notificazione della sentenza della corte d'appello, che abbia deciso l'appello - proposto anteriormente alla vigenza del D.L.vo n. 169 del 2007 - contro la sentenza dichiarativa di fallimento.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7471 del 20 marzo 2008
«In tema di impugnativa avverso la sentenza dichiarativa di fallimento depositata in data successiva all'entrata in vigore del D.L.vo n. 5 del 2006 (cioè dopo il 16 luglio 2006), ma su ricorso depositato anteriormente, trova applicazione la nuova...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3386 del 11 febbraio 2011
«...familiare, e la corte d'appello aveva dichiarato inammissibile il gravame attesa l'omessa impugnazione di quest'ultima "ratio decidendi"; la S.C., in applicazione del principio di cui alla massima, ha dichiarato inammissibile il ricorso).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3185 del 11 febbraio 2010
«È inammissibile, per difetto d'interesse, il ricorso per cassazione proposto dal curatore fallimentare avverso la sentenza della corte d'appello che, nel pronunciare in ordine all'appello proposto dal fallito avverso una sentenza dichiarativa di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19274 del 24 settembre 2004
«Ne consegue che è infondato il motivo di ricorso per cassazione con il quale l'attore appellante lamenti che il giudice d'appello, nel decidere sulla domanda effettivamente proposta, abbia violato i limiti di quanto devolutogli (principio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25218 del 29 novembre 2011
«Ai fini della specificità dei motivi d'appello richiesta dall'art. 342 c.p.c., l'esposizione delle ragioni di fatto e di diritto, invocate a sostegno del gravame, possono sostanziarsi anche nella prospettazione delle medesime ragioni addotte nel...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10143 del 20 giugno 2012
«...sia in corso innanzi alla corte d'appello e l'avvocato risulti essere iscritto all'ordine di un tribunale diverso da quello nella cui circoscrizione ricade la sede della corte d'appello, ancorché appartenente allo stesso distretto di quest'ultima.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 26181 del 7 dicembre 2006
«...111, settimo comma, Cost. Ne consegue che anche il provvedimento della Corte d'appello che, in sede di reclamo, lo confermi o lo revochi, avendo valore ed effetti non diversi dal decreto che surroga, non è impugnabile in sede di legittimità.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7795 del 22 ottobre 1987
«Il decreto con il quale la corte d'appello, in accoglimento del ricorso del creditore istante contro il provvedimento negativo dei primi giudici, rimette d'ufficio gli atti al tribunale per la dichiarazione di fallimento a norma del terzo comma...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1603 del 12 marzo 1982
«Nel giudizio di rinvio conseguente alla cassazione di un decreto emesso dalla Corte d'appello in sede di reclamo avverso un decreto del tribunale fallimentare, che deve svolgersi col rito camerale a termini del combinato disposto degli artt. 394...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22476 del 29 novembre 2004
«In sede di reclamo avverso il decreto di rigetto del ricorso di fallimento, la Corte d'Appello, a seguito della dichiarazione di illegittimità costituzionale dell'art. 22, legge fall., (corte cost., n. 328 del 1999), è tenuta a provvedere sulla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10936 del 2 novembre 1998
«Il principio generale posto dall'art. 23, ultimo comma, della L. fall., secondo cui i provvedimenti del tribunale nell'ambito della giurisdizione fallimentare non sono reclamabili davanti alla Corte d'appello (se non nei casi previsti dalla stessa...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13271 del 5 ottobre 2000
«Il decreto con cui la corte d'appello dichiari inammissibile il reclamo proposto dal curatore fallimentare avverso il provvedimento con il quale il tribunale ne abbia disposto la revoca è legittimamente impugnabile con ricorso per cassazione ex...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 14669 del 1 ottobre 2003
«...Giunta speciale per le espropriazioni presso la Corte d'Appello di Napoli pronunciata nella composizione prevista dall'art. 17 D.L.vo 27 febbraio 1919, n. 219, dichiarato illegittimo dalla Corte costituzionale con la sentenza n. 393 del 2002).»