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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19041 del 5 settembre 2006
«In tema d'impugnazione per revocazione, l'espressione «stesso giudice» di cui all'art. 398 prima parte, c.p.c., designa lo stesso ufficio giudiziario e non le stesse persone fisiche autrici della sentenza oggetto di revocazione, e neppure la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21028 del 28 settembre 2006
«L'elemento che contraddistingue il rapporto di lavoro subordinato rispetto al rapporto di lavoro autonomo, è l'assoggettamento del lavoratore al potere direttivo e disciplinare del datore di lavoro, con conseguente limitazione della sua autonomia...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 23882 del 9 novembre 2006
«Nel rito del lavoro, il rigoroso sistema delle preclusioni che regola in egual modo sia l'ammissione delle prove costituite che di quelle costituende trova un contemperamento – ispirato alla esigenza della ricerca della «verità materiale» cui è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23891 del 9 novembre 2006
«È inammissibile il regolamento di competenza proposto avverso l'ordinanza con la quale il giudice adito, ritenendo la questione di competenza della sezione societaria, disponga ex art. 1 D.L.vo n. 5 del 2003 il mutamento del rito e la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 24459 del 17 novembre 2006
«In tema di produzione di nuovi documenti in grado di appello nel rito del lavoro, ove sia in discussione una condotta permanente, quale, nella specie, il rifiuto del datore di lavoro di adibire il lavoratore già sospeso, alle mansioni di guardia...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 26627 del 13 dicembre 2006
«L'interpretazione di un giudicato esterno può essere effettuata anche direttamente dalla Corte di cassazione con cognizione piena, nei limiti, però, in cui il giudicato sia riprodotto nel ricorso per cassazione, in forza del principio di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 27453 del 22 dicembre 2006
«Nell'applicazione della disposizione contenuta nell'ultimo comma dell'art. 330 c.p.c., secondo la quale, in ogni caso, dopo un anno dalla pubblicazione della sentenza, l'impugnazione, se è ancora ammessa dalla legge, si notifica personalmente a...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 27576 del 28 dicembre 2006
«Le controversie inerenti ad un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa sono soggette al rito del lavoro soltanto qualora l'attività del collaboratore sia caratterizzata da prestazioni di natura prevalentemente personale; tale...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3215 del 14 febbraio 2006
«In relazione alla domanda proposta da un lavoratore che, deducendo di aver lavorato presso lo stesso datore di lavoro in esecuzione di vari contratti a termine, abbia chiesto – ai sensi della legge n. 230 del 1962 – la conversione in un unico...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3586 del 20 febbraio 2006
«A norma dell'art. 416 c.p.c. la costituzione del convenuto (sia essa tempestiva che tardiva), nel rito del lavoro (così come in quello ordinario, ai sensi degli artt. 166 e 167 c.p.c. in relazione all'art. 293 c.p.c. dello stesso codice), si...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3650 del 20 febbraio 2006
«Il carattere contrattuale dell'illecito e l'operatività della presunzione di colpa stabilita dall'art. 1218 c.c. non escludono che la responsabilità dell'imprenditore ex art. 2087 c.c., in tanto possa essere affermata in quanto sussista una...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5894 del 17 marzo 2006
«Nel giudizio di primo grado secondo il rito del lavoro, la circostanza che il ricorso (con il decreto di fissazione dell'udienza ex art. 420 c.p.c.) non sia notificato alla parte convenuta, ove questa si costituisca, non dà luogo ad alcuna nullità...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6240 del 21 marzo 2006
«Ai fini della configurazione della trasferta del lavoratore (da cui consegue il suo diritto a percepire la relativa indennità) che si distingue dal trasferimento (il quale comporta l'assegnazione definitiva del lavoratore ad altra sede diversa...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7846 del 4 aprile 2006
«L'art. 429 c.p.c. è applicabile anche ai rapporti di lavoro autonomo ex art. 409 n. 3) dello stesso codice di rito ed, inoltre, gli interessi e la rivalutazione monetaria relativi al credito di lavoro ed afferenti al periodo successivo alla...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8386 del 11 aprile 2006
«Nel caso in cui il lavoratore agisca nei confronti del datore di lavoro per il risarcimento integrale del danno biologico e morale conseguenti ad un infortunio sul lavoro (in fattispecie precedente all'entrata in vigore dell'art. 13 del D.L.vo n....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9049 del 19 aprile 2006
«Colui che attivamente o passivamente si espone all'esito del processo, oltre a conseguire i vantaggi, deve anche sopportare le eventuali conseguenze sfavorevoli che, in ordine alle spese, sono stabilite a suo carico in base al principio della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9076 del 19 aprile 2006
«Per il principio di autosufficienza del ricorso per cassazione, valido oltre che per il vizio di cui all'art. 360, comma primo, n. 5 anche per quello previsto dal n. 3 della stessa disposizione normativa, il ricorrente che denunzia la violazione o...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9247 del 20 aprile 2006
«Le modificazioni della domanda consentite nel processo del lavoro dal primo comma dell'art. 420 c.p.c., previa autorizzazione del giudice e giustificate da gravi motivi, sono quelle che integrano non una mutatio ma soltanto una mera emendatio...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9395 del 21 aprile 2006
«Il giudice di rinvio è vincolato dalla sentenza di cassazione che dispone il rinvio anche nell'ipotesi in cui sia stato riscontrato un vizio della motivazione, pur potendo procedere ad una rivalutazione dei fatti già accertati ed indagare,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10374 del 8 maggio 2007
«La possibilità di denunziare in cassazione la violazione o falsa applicazione dei contratti collettivi del lavoro pubblico, di cui all'art. 40 del D.L.vo n. 165 del 2001, prevista in generale dall'art. 63, quinto comma, dell'art. 63 dello stesso...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12348 del 28 maggio 2007
«La disposizione del quarto comma dell'art. 63 del D.L.vo 30 marzo 2001, n. 165, che attribuisce alla giurisdizione del giudice amministrativo le controversie in materia di procedure concorsuali per l'assunzione di pubblici dipendenti si riferisce...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 14288 del 20 giugno 2007
«Nelle controversie assoggettate al rito del lavoro, al fine di verificare il rispetto dei termini fissati (per il convenuto in primo grado ai sensi dell'art. 416 c.p.c. e per l'appellato in virtù dell'art. 436 c.p.c.) con riferimento alla «udienza...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17073 del 3 agosto 2007
«La sospensione dei termini processuali nel periodo feriale prevista dall'art. 3 della legge n. 742 del 1969 non è applicabile non solo alle controversie in materia di lavoro e previdenza, ma anche alle controversie di opposizione a decreto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18090 del 27 agosto 2007
«Nel rito del lavoro solo il contrasto insanabile tra dispositivo e motivazione determina la nullità della sentenza, da far valere mediante impugnazione, in difetto della quale prevale il dispositivo. Tuttavia, la predetta insanabilità deve...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1825 del 29 gennaio 2007
«In tema di impugnazioni, il principio per il quale, nel processo con pluralità di parti, stante l'unitarietà del termine per l'impugnazione, la notifica della sentenza eseguita ad istanza di una sola delle parti segna, nei confronti della stessa e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18709 del 6 settembre 2007
«La norma dell'art. 354 c.p.c. – la quale dispone che il giudice d'appello deve rimettere la causa al primo giudice quando riconosca che nel relativo giudizio doveva essere integrato il contraddittorio – si riferisce solo all'ipotesi di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19022 del 11 settembre 2007
«In tema di risarcimento del danno subito dal lavoratore per effetto della mancata tutela da parte del datore delle condizioni di lavoro, in violazione degli obblighi imposti dall'art. 2087 c.c., la prescrizione decennale, ove il lavoratore...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19164 del 13 settembre 2007
«Nel giudizio di cassazione non si possono prospettare nuove questioni di diritto ovvero nuovi temi di contestazione che implichino indagini ed accertamenti di fatto non effettuati dal giudice di merito nemmeno se si tratti di questioni rilevabili...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19467 del 20 settembre 2007
«In tema di determinazione della giusta retribuzione, il giudice del merito che assuma come criterio orientativo un contratto collettivo non vincolante per le parti, mentre deve prendere in considerazione solo gli elementi e gli istituti...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 20845 del 5 ottobre 2007
«Ai sensi dell'art. 82 del R.D. n. 37 del 1934 – non abrogato neanche per implicito dagli artt. 1 e 6 della legge n. 27 del 1997 ed applicabile anche al rito del lavoro – il procuratore che eserciti il suo ministero fuori della circoscrizione del...»