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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1935 del 30 luglio 1994
«...gli accertamenti urgenti sui luoghi, sulle cose e sulle persone, onde assicurare che «le tracce e le cose pertinenti al reato siano conservate e che lo stato dei luoghi e delle cose non venga mutato prima dell'intervento del pubblico ministero».»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4574 del 9 febbraio 1994
«...in tal modo scatta il collegamento anche con le ammissioni fatte dall'indagato in sede di giudizio di convalida ed in generale con le dichiarazioni da lui rese in ordine alle circostanze cui si riferiscono le richieste del pubblico ministero.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6204 del 27 maggio 1994
«La installazione in un esercizio pubblico di un apparecchio televisivo, senza la preventiva specifica autorizzazione del questore di cui all'art. 68, R.D. 18 giugno 1931, n. 773, dà luogo alla ravvisabilità del reato previsto dall'art. 666 c.p....»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 7 del 17 maggio 1995
«Ai sensi degli art. 279 c.p.p. e 91 att. c.p.p., appartiene al giudice dell'udienza preliminare la competenza all'adozione dei provvedimenti relativi alle misure cautelari nel periodo compreso tra la pronuncia del decreto che dispone il giudizio e...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 698 del 26 settembre 1995
«...giuramento, in quanto il passaggio in giudicato della pronuncia di assoluzione in dipendenza della mancata impugnazione del pubblico ministero esplica, ai sensi dell'art. 2738, comma 2, c.c., effetto preclusivo dell'azione civile risarcitoria.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1038 del 28 settembre 1995
«Il pubblico ministero che, a norma dell'art. 321, comma 3 bis, c.p.p., riceve il verbale di un sequestro preventivo eseguito in via d'urgenza dalla polizia giudiziaria ha il potere di qualificarlo giuridicamente. Pertanto, se lo ritiene sequestro...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1453 del 20 luglio 1995
«Ciò è conforme alla natura accusatoria del nuovo processo penale e discende dal principio fissato dall'art. 291 c.p.p. che stabilisce la dipendenza della decisione del giudice dalla richiesta del pubblico ministero per quanto riguarda...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2287 del 9 maggio 1995
«In tema di sequestro probatorio delle cose che assumono la qualifica di «corpo del reato», non è richiesta la dimostrazione della necessità del sequestro in relazione all'accertamento dei fatti, tuttavia il pubblico ministero dovrà motivare,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 96 del 4 gennaio 1996
«Non può dubitarsi che i comitati di gestione Usl abbiano il possesso, sia pure mediato, nel pubblico denaro. Si deve tuttavia osservare che con l'approvazione di un contratto di fornitura non si compie atto di appropriazione o di distrazione di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 147 del 8 gennaio 1996
«Risponde del delitto di falso ideologico in atto pubblico il notaio che attesti falsamente nel verbale dell'assemblea di una società cooperativa a responsabilità limitata che la proposta di chiudere l'assemblea stessa era stata approvata...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4023 del 18 aprile 1996
«...L. 7 agosto 1992 n. 356 dispone che per i reati concernenti le armi e gli esplosivi il pubblico ministero procede a giudizio direttissimo anche fuori dei casi previsti dagli artt. 449 e 556 c.p.p. salvo che siano necessarie speciali indagini).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4720 del 19 novembre 1996
«Costituisce contrasto negativo tra uffici del pubblico ministero, da risolversi ai sensi dell'art. 54 c.p.p., e non conflitto fra giudici, rientrante nelle previsioni di cui all'art. 28 c.p.p., quello che derivi dall'avvenuta pronuncia, da parte...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8508 del 18 settembre 1996
«...all'intervento di interruzione volontaria di gravidanza — sia pure in ordine alle fasi preliminari di tale procedura e nell'ambito delle attribuzioni tipicamente inerenti alla sua professione — riveste la qualifica di pubblico ufficiale.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3 del 8 gennaio 1997
«E invero, riscontrandosi in entrambe le predette figure criminose l'elemento comune della dazione o promessa di danaro o altra utilità, l'accertamento dell'insussistenza dell'esclusiva attività delittuosa del pubblico ufficiale (che caratterizza...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 433 del 19 aprile 1997
«La voltura di una licenza di commercio è atto dovuto e ha natura di attestazione per cui l'ottenimento di una falsa dichiarazione mediante induzione in errore del pubblico funzionario integra gli estremi del reato previsto dagli artt. 48 e 480 c.p.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1286 del 16 ottobre 1997
«Qualora il luogo dell'arresto in flagranza o del fermo sia diverso da quello della consumazione del reato, il giudice competente per la convalida in relazione al luogo dell'esecuzione dell'atto coercitivo da parte della polizia giudiziaria ben può...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7770 del 6 agosto 1997
«In tema di usura, non incide sulla rilevanza dello stato di bisogno né la causa di esso né l'utilizzazione del prestito usurario, e ciò sia perché la legge punisce l'usuraio come persona socialmente nociva, allo scopo di tutelare l'interesse...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2163 del 20 febbraio 1998
«Il delitto di falso ideologico in atto pubblico commesso dal privato è ravvisabile quando la attestazione non veritiera del privato sia destinata ad essere riportata nell'atto pubblico e cioè a costituirne l'oggetto, e non già quando la formazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2303 del 23 febbraio 1998
«In materia di concussione non è possibile una tipizzazione delle condotte concussive, potendosi manifestare sia la posizione di preminenza del pubblico ufficiale che quella di soccombenza del privato attraverso qualsiasi atteggiamento, anche...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3083 del 16 luglio 1998
«...fase precedente, tanto più che le esigenze difensive possono trovare piena attuazione nel pubblico dibattimento, in cui l'imputato ha facoltà di svolgere compiutamente la propria difesa con istanze e richieste presentate direttamente al giudice.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11774 del 13 novembre 1998
«Il delitto di tentata frode comunitaria e quello di falso ideologico commesso da soggetto privato in atto pubblico concorrono per la diversità del bene giuridico offeso. Il primo mira a tutelare il patrimonio del Fondo europeo dalle depauperazioni...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 6 del 31 marzo 1999
«Il delitto di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico (art. 483 c.p.) sussiste solo qualora l'atto pubblico, nel quale la dichiarazione del privato è stata trasfusa, sia destinato a provare la verità dei fatti attestati, e cioè...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2487 del 25 febbraio 1999
«Il delitto di falso materiale in atto pubblico (art. 476 c.p.) è punito a titolo di dolo generico. Per la configurabilità dell'elemento soggettivo è sufficiente la sola coscienza e volontà dell'alterazione del vero, indipendentemente dallo scopo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2941 del 3 novembre 1999
«...praticato in presenza di altri costretti ad assistervi o del voyerismo), ad intaccare la sfera della sessualità fisica della vittima, comportando essi soltanto offesa alla libertà morale di quest'ultima o al sentimento pubblico del pudore.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3205 del 9 marzo 1999
«Il divieto di deporre sulle voci correnti nel pubblico, sancito dall'art. 194, comma 3, c.p.p., non trova applicazione nell'ipotesi in cui il testimone riferisca circostanze apprese da una specifica persona, ancorché non identificata con le sue...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4470 del 23 settembre 1999
«Agli effetti della deroga al principio di retrodatazione dei termini di custodia cautelare stabilita dall'art. 297, comma 3, ultimo periodo, c.p.p., nel caso di più ordinanze custodiali emesse per fatti connessi, l'esistenza del «fatto» deve...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5102 del 21 aprile 1999
«...essendo sufficiente la dolosa inesecuzione del contratto pubblico di fornitura di cose o servizi: nel caso in cui ricorrano anche i suddetti elementi caratterizzanti la truffa, sarebbe, infatti, ipotizzabile il concorso tra i due delitti.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5228 del 28 ottobre 1999
«Ne consegue che i materiali indicati dal citato art. 6 devono considerarsi aggiunti all'elenco delle cose confiscabili di cui alla menzionata norma codicistica a prescindere dalla loro intrinseca criminosità, avendo il legislatore, con la norma...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 16 del 30 giugno 2000
«...delineato nell'art. 256 c.p.p., eterointegrato dall'art. 15, secondo comma, Cost., il decreto del pubblico ministero con il quale si dia conto delle ragioni che fanno prevalere sul diritto alla privacy l'interesse pubblico di perseguire i reati.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 27 del 12 febbraio 2000
«Il ricorso per cassazione, impropriamente proposto avverso il provvedimento del pubblico ministero che dispone circa l'esecuzione di sentenza penale di condanna, non può essere qualificato come istanza idonea ad attivare il procedimento di...»