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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 23525 del 30 maggio 2013
«La regola generale di non impugnabilità delle sentenze che possono dare luogo ad un conflitto di giurisdizione o di competenza vale anche ove il provvedimento che si vuole contestare sia adottato, con le forme dell'ordinanza, nel procedimento di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 24357 del 19 giugno 2012
«È inammissibile per carenza di interesse l'impugnazione del pubblico ministero (nella specie, il procuratore generale presso la Corte di appello), che, senza contestare la sussistenza dei presupposti per la concessione del perdono giudiziale,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3083 del 22 gennaio 2015
«Quando il Pubblico Ministero propone ricorso per cassazione, al fine di ottenere l'esatta applicazione della legge, sussiste l'interesse richiesto dall'art. 568, comma quarto, cod.proc.pen., solo se con l'impugnazione possa raggiungersi un...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 47766 del 26 giugno 2015
«In tema di giudicato formale, dalla lettura coordinata degli artt. 648, comma secondo, e 591, comma secondo, cod. proc. pen. si desume che la presentazione di un impugnativa tardiva non impedisce il passaggio in giudicato della sentenza, la quale,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 52235 del 16 dicembre 2014
«Non dà luogo a nullità ma ad una mera irregolarità o al più ad una situazione di incompatibilità da far valere come motivo di ricusazione, la violazione della norma che impone il rinvio ad altra sezione della stessa Corte che ha pronunciato la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4195 del 28 gennaio 2015
«In tema di ricorso straordinario, l'omesso esame, da parte della Corte di cassazione, di motivi di ricorso non manifestamente infondati, nel caso in cui sia seguita la declaratoria di inammissibilità, dà luogo ad errore di fatto rilevante a norma...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 19712 del 13 maggio 2015
«L'operatività del divieto di un secondo giudizio, positivamente sancito dall'art. 649 c.p.p., non è preclusa dalla configurazione di circostanze aggravanti non costituenti oggetto del precedente processo (nella specie, quella di cui all'art. 7 del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 25355 del 13 giugno 2014
«Il provvedimento di rateizzazione della pena pecuniaria, attribuito alla competenza del magistrato di sorveglianza dall'art. 660, comma terzo, cod. proc. pen., è subordinato alla esistenza di "situazioni di insolvenza" e non presuppone affatto la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12572 del 25 marzo 2015
«Quando è proposta opposizione contro l'ordinanza adottata senza formalità dal giudice dell'esecuzione ai sensi dell'art. 667, comma quarto, cod. proc. pen., il conseguente procedimento, per effetto del formale richiamo operato da tale norma, è...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 53177 del 22 dicembre 2014
«La competenza in materia di concessione della misura alternativa dell'affidamento in prova, in ipotesi di condannato per il quale è stata disposta sospensione dell'esecuzione, appartiene al Tribunale di sorveglianza del luogo in cui ha sede...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 17379 del 27 aprile 2015
«In tema di assistenza giudiziaria, il verbale di esame testimoniale assunto a seguito di rogatoria all'estero è utilizzabile anche se non è stato preceduto dall'avviso di svolgimento della prova ed ha impedito al difensore dell'imputato di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14041 del 3 aprile 2015
«In tema di riconoscimento di sentenze penali straniere ad istanza del soggetto interessato a conseguire le restituzioni o il risarcimento del danno derivanti dal reato, mentre l'art. 732 cod. proc. pen. regola l'ipotesi in cui tale soggetto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 27458 del 13 luglio 2011
«L'irretrattabilità del cosiddetto foro commissorio nell'incidente cautelare reale non viene meno qualora, dopo che si sia ritualmente incardinato il giudizio di rinvio, venga istituito un nuovo capoluogo di provincia e diventi operativo nello...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1635 del 21 gennaio 2004
«Il giudice di rinvio non è tenuto ad uniformarsi al principio di diritto affermato nella sentenza di annullamento nell'ipotesi in cui la norma, dalla quale quel principio è stato tratto, sia stata, nelle more del giudizio, abrogata espressamente o...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10840 del 20 marzo 2012
«Nel giudizio di appello instaurato a seguito dell'impugnazione della sentenza emessa nel giudizio abbreviato l'impedimento a comparire del difensore dell'imputato non può dare luogo al rinvio dell'udienza camerale, in quanto quest'ultima è...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 22308 del 10 maggio 2004
«L'impedimento del difensore a comparire, mentre può essere causa di rinvio dell'udienza nel giudizio abbreviato di primo grado (sia che questo si svolga in camera di consiglio che in pubblica udienza), in virtù del richiamo operato dall'art. 441,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 36638 del 11 ottobre 2005
«In tema di pena concordata tra le parti in sede di appello ai sensi dell'art. 509, comma 4, c.p.p., nell'ipotesi che l'accordo sia subordinato alla concessione della sospensione condizionale della pena al giudice che non ritenga concedibile il...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9563 del 24 luglio 1999
«Nel giudizio camerale in grado di appello (art. 599 c.p.p.), l'imputato detenuto in luogo posto fuori della circoscrizione del giudice che procede non ha diritto di essere presente all'udienza ma può soltanto richiedere di essere sentito dal...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 241 del 13 marzo 1996
«Qualora il processo di appello venga celebrato con il rito camerale ex art. 599 c.p.p., è da ritenere irrituale la lettura del dispositivo in udienza. Poiché tale irritualità non dà luogo a nullità, che è sanzione tassativamente prevista dalla...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8687 del 6 marzo 2002
«In tema di pena concordata tra le parti in sede di appello ai sensi dell'art. 599, comma 4, c.p.p., nell'ipotesi che l'accordo sia subordinato alla concessione della sospensione condizionale della pena al giudice che non ritenga concedibile il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7801 del 18 agosto 1993
«In caso di appello del pubblico ministero che chieda la condanna per tentato omicidio in luogo del riconosciuto delitto di lesioni volontarie, non viola il principio tantum devolutum quantum appellatum il giudice che ritenga sussistente il delitto...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 27998 del 11 luglio 2001
«In tema di impugnazioni, costituisce violazione del generale divieto di reformatio in peius (art. 597, comma 3 del c.p.p.), in assenza di impugnazione del pubblico ministero, il provvedimento di confisca disposto per la prima volta dalla corte di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5963 del 22 maggio 2000
«Una volta che l'imputato abbia investito, con l'appello, il punto della sentenza concernente la configurabilità del tentativo di omicidio in relazione al tipo di dolo che sorregge l'azione, legittimamente il giudice di secondo grado ritiene, ferma...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13790 del 22 marzo 2013
«Nel procedimento di esecuzione, il termine di cinque giorni, indicato nell'art. 666, comma secondo, c.p.p. per la notificazione all'interessato del decreto di inammissibilità della richiesta, è meramente ordinatorio e la sua mancata osservanza non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6584 del 17 aprile 1999
«È inammissibile per manifesta infondatezza la richiesta di affidamento in prova al servizio sociale ove la stessa sia priva della indicazione della residenza e dell'ambiente di inserimento, lavorativo o meno. Tale carenza, infatti, impedisce la...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 10771 del 10 marzo 2003
«In tema di contraddittorio nel procedimento di esecuzione (art. 666, comma 4, c.p.p.), qualora il condannato, detenuto in luogo posto fuori dalla circoscrizione del giudice che procede, chieda di essere sentito personalmente, previa traduzione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 812 del 21 aprile 1993
«ella richiesta di presenziare all'udienza del tribunale di sorveglianza, erroneamente formulata dall'interessato, detenuto in luogo diverso, è implicita — e deve accogliersi a pena di nullità — quella di essere provvisoriamente sentito dal...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 14525 del 2 aprile 2009
«In tema di patteggiamento, pur dovendosi ribadire il principio secondo cui può costituire motivo di ricorso per cassazione la errata qualificazione giuridica del fatto, devesi tuttavia rtienere che tale possibilità sia limitata ai soli casi di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35668 del 28 agosto 2013
«In sede di legittimità, il controllo sulla motivazione della sentenza di non luogo a procedere, ex art. 606, comma primo, lett. d) o lett. e), c.p.p., non può avere per oggetto gli elementi acquisiti dal P.M., ma solo la giustificazione adottata...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1699 del 21 febbraio 1995
«Allorquando la chiamata di correo o la confessione siano seguite da ritrattazione, il giudice del merito è tenuto a sottoporre ciascuna dichiarazione a rigorosa analisi critica in modo da comprendere le ragioni che hanno dato luogo all'una e, poi,...»