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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1951 del 21 febbraio 2000
«In tema di c.d. «illecito sportivo» l'autore dell'evento lesivo che sia stato rispettoso delle regole del gioco, del dovere di lealtà nei confronti dell'avversario e dell'integrità fisica di costui non sarà perseguibile penalmente in quanto non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13370 del 21 marzo 2013
«L'accertamento relativo alla scriminante della legittima difesa reale o putativa e dell'eccesso colposo deve essere effettuato con un giudizio "ex ante" calato all'interno delle specifiche e peculiari circostanze concrete che connotano la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9026 del 27 ottobre 1983
«L'abitualità a delinquere ex art. 102 c.p. è operante obbligatoriamente ed automaticamente per presunzione di legge, senza bisogno di un accertamento del giudice. L'abitualità, invece, ritenuta dal giudice ex art. 103 c.p., è rimessa al potere...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 14660 del 29 dicembre 1999
«Il termine di tre mesi, previsto per la presentazione della querela, decorre dal momento in cui il titolare ha conoscenza certa, sulla base di elementi seri, del fatto-reato nella sua dimensione oggettiva e soggettiva, conoscenza che può essere...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5089 del 7 maggio 1991
«L'art. 1, n. 1, lett. g) D.P.R. 12 aprile 1990, n. 75, nel concedere amnistia per ogni reato commesso dal minore qualora il giudice ritenga a lui concedibile il perdono giudiziale, ha anche sancito l'inapplicabilità — a quel fine — delle...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7608 del 25 febbraio 2010
«La concessione del beneficio della non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale è rimessa all'apprezzamento discrezionale del giudice sulla base di una valutazione delle circostanze di cui all'art. 133 c.p., senza che sia...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 34380 del 20 settembre 2011
«Il beneficio della non menzione della condanna di cui all'art. 175 c.p. è fondato sul principio dell'"emenda", e tende a favorire il processo di recupero morale e sociale, sicché la sua concessione è rimessa all'apprezzamento discrezionale del...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 10162 del 27 settembre 1994
«Poiché il concetto di crollo, totale o parziale, di una costruzione implica la disintegrazione delle strutture essenziali di essa in modo che la forza di coesione tra i singoli elementi costruttivi venga superata e vinta dalla forza di gravità,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5589 del 12 maggio 1993
«In relazione ad un'attività sportiva, come il gioco del calcetto, al cui contenuto regolamentare è estranea la violenza fisica, l'illecito sportivo è configurabile quando la condotta lesiva, quale il diretto controllo e il tiro del pallone, il...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1121 del 16 dicembre 1993
«Il giudizio sulla congruità della pena richiesta dalle parti va riferito alle peculiarità oggettive e soggettive della fattispecie contestata, in base ai criteri indicati dagli artt. 133 e 133 bis c.p., e non già alla gravità, in astratto, del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1799 del 21 febbraio 1985
«La pendenza innanzi alla Corte costituzionale di una questione di legittimità costituzionale non cagiona, di per sé ed automaticamente, la necessità di sospendere, fino alla decisione della Corte stessa, tutti i procedimenti penali nei quali tale...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4888 del 6 febbraio 2004
«Nel caso in cui il giudice penale abbia dichiarato l'estinzione del reato di guida in stato di ebbrezza di cui all'art. 186, comma secondo, del codice della strada per intervenuta oblazione, non è applicabile la sanzione amministrativa accessoria...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2985 del 17 marzo 1992
«Non sussiste alcuna contraddittorietà nella motivazione di una sentenza che abbia negato il beneficio del perdono giudiziale e concesso quello della sospensione della pena, trattandosi di istituti che non si fondano sugli stessi presupposti e...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 33934 del 10 ottobre 2002
«Esiste una sostanziale diversità di funzione tra l'ordine di demolizione di cui all'art. 7, ultimo comma, della legge n. 47/1985 ed il potere di subordinare la sospensione della pena alla demolizione dell'opera, quale condizione prevista dall'art....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11230 del 29 novembre 2000
«Il reato di falsità ideologica in atti pubblici è configurabile anche con riguardo ad atti dispositivi o negoziali della pubblica amministrazione qualora questi, oltre a contenere una manifestazione di volontà, si riferiscono ad una precisa...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13217 del 11 giugno 2014
«In tema di azione di disconoscimento di paternità trova applicazione, ai fini della individuazione del "thema probandum", il principio di non contestazione, dovendosi ritenere tale condotta idonea ad escludere, in via immediata, i fatti non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19790 del 19 settembre 2014
«In tema di azione per la dichiarazione giudiziale della paternità o maternità, il curatore speciale, previsto dall'art. 276 cod. civ., come modificato dall'art. 1, comma 5, della legge 10 dicembre 2012, n. 219, immediatamente applicabile anche ai...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10216 del 19 maggio 2015
«In tema di divisione, quando nella comunione ereditaria sia compreso un immobile non comodamente divisibile e vi siano coeredi titolari di quote identiche, la scelta tra coloro che ne richiedano l'attribuzione è rimessa, ai sensi dell'art. 720...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12855 del 10 giugno 2011
«Ai fini della sussistenza del vincolo pertinenziale tra bene principale e bene accessorio è necessaria la presenza del requisito soggettivo dell'appartenenza di entrambi al medesimo soggetto nonché del requisito oggettivo della contiguità, anche...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 20156 del 29 aprile 2004
«Per i reati attribuiti alla cognizione del giudice di pace, commessi prima della data di entrata in vigore del D.L.vo 28 agosto 2000, n. 274 e giudicati dal giudice togato, devono applicarsi, in base alla disciplina transitoria prevista dal...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2143 del 7 settembre 1993
«In materia di revoca di diritto, in sede esecutiva, della sospensione condizionale della pena, la circostanza che l'art. 674 c.p.p., a differenza dell'art. 590 del codice abrogato, non faccia espresso richiamo all'art. 168, primo comma, c.p. è del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2382 del 20 gennaio 2012
«Il reato di indebita percezione di erogazioni pubbliche (art. 316 ter c.p.) differisce da quello di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 640 bis c.p.) per la mancanza dell'elemento dell'induzione in errore, la quale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34047 del 8 agosto 2003
«In tema di rifiuto di atti di ufficio, la necessità e l'urgenza di effettuare una visita domiciliare, sulla base di quanto prevede l'art. 13 del D.P.R. 25 gennaio 1991, n. 41, è rimessa alla valutazione discrezionale dal sanitario di guardia,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 511 del 19 gennaio 1994
«La detenzione illegale di arma tutela l'ordine pubblico, a fini di prevenzione dei delitti contro la vita e l'incolumità pubblica, mentre il favoreggiamento personale è delitto contro l'amministrazione della giustizia. Il primo reato si concreta...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 44606 del 6 dicembre 2005
«Il problema della configurabilità della continuazione tra reato associativo e reati-fine non va impostato in termini di compatibilità strutturale, in quanto nulla si oppone a che, sin dall'inizio, nel programma criminoso dell'associazione, si...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1474 del 14 maggio 1997
«Il problema della configurabilità della continuazione tra reato associativo e reato-fine non va impostato in termini di compatibilità strutturale: nulla infatti in rerum natura si oppone alla circostanza per cui, sin dall'inizio, nel programma...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4300 del 10 maggio 1984
«In tema di disastro aviatorio colposo, l'interruzione del servizio del faro di un aerodromo non può configurarsi come violazione di legge, poiché l'installazione del faro medesimo non costituisce un obbligo giuridico, ma è rimessa alla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10031 del 22 novembre 1996
«Il reato di falsità ideologica in atti pubblici è configurabile anche con riguardo ad atti dispositivi o negoziali della pubblica amministrazione qualora questi, oltre a contenere una manifestazione di volontà, si riferiscono ad una precisa...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 34771 del 8 settembre 2008
«Integra il reato d'omicidio colposo la condotta di colui cui è rimessa la custodia di un luogo che, ancorché in seguito ad un ordine legittimamente impartitogli, se ne allontani senza aver predisposto le cautele necessarie a prevenire in sua...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 33384 del 12 agosto 2008
«In tema di lesioni colpose, la scelta degli interventi terapeutici, purchè tecnicamente validi, è rimessa alla discrezionalità del medico, cosicché la colpa di quest'ultimo, nell'ipotesi d'alternativa terapeutica, non può essere valutata con...»