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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7472 del 23 marzo 2017
«Il giudizio sulla necessità ed utilità di far ricorso allo strumento della consulenza tecnica d’ufficio rientra nel potere discrezionale del giudice del merito, la cui decisione è, di regola, incensurabile nel giudizio di legittimità; tuttavia,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18956 del 31 luglio 2017
«Anche in tema di diritti cd. eterodeterminati, è ammessa la modifica in corso di causa della domanda originaria, mediante l’allegazione di un diverso fatto costitutivo, che ne comporti la sostituzione con una nuova domanda ad essa alternativa,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13769 del 31 maggio 2017
«In seguito all’entrata in vigore della l. n. 353 del 1990, il giudice può rilevare d’ufficio la tardiva proposizione di una domanda nuova, dovendosi escludere, alla luce del regime delle preclusioni introdotto dalla citata legge, che alla mancata...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20145 del 18 agosto 2017
«...di risposta contenente impugnazione incidentale avverso detta sentenza, atteso che tale istanza, oltre ad essere conforme al principio di economia dei giudizi, non altera i termini della controversia e non costituisce, perciò, domanda nuova.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6854 del 16 marzo 2017
«Il divieto di proporre domande nuove in appello implica che è preclusa la facoltà di avanzare pretese che involgano la trasformazione obiettiva del contenuto intrinseco della domanda proposta in primo grado, ma non quella di prospettare rilievi...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 7743 del 24 marzo 2017
«In tema di appello, non costituisce domanda nuova, ai sensi dell'art. 345 c.p.c., la prospettazione di una qualificazione giuridica della proprietà in termini di condominio edilizio anziché di comunione ordinaria, ove la ricostruzione si fondi sui...»
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Cassazione civile, Sez. V, ordinanza n. 25259 del 25 ottobre 2017
«...la S.C. ha ritenuto di essere stata investita di un sindacato di legittimità, sulla norma processuale, e non di giudizio di fatto dal ricorso avverso sentenza che aveva considerato come nuova una domanda invece già formulata nell'atto di appello).»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 2946 del 3 febbraio 2017
«Nel giudizio introdotto con opposizione a decreto ingiuntivo, la richiesta dell’opponente di ripetizione delle somme versate in forza della provvisoria esecutività del decreto ingiuntivo opposto non è qualificabile come domanda nuova e deve...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 16807 del 26 giugno 2018
«L'introduzione di una domanda in aggiunta a quella originaria costituisce domanda "nuova", come tale implicitamente vietata dall'art. 183 c.p.c., atteso che il confine tra quest'ultima e la domanda "modificata" - che, invece, è espressamente...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 14302 del 5 giugno 2018
«Nel giudizio di rinvio ex art. 383 c.p.c., ove il giudice, omettendo di definire la fase rescissoria, si sia pronunciato su una nuova domanda, irritualmente proposta dal ricorrente in seno allo stesso giudizio, tale fase va intesa non come...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 17482 del 4 luglio 2018
«La domanda di adempimento contrattuale e quella di arricchimento senza causa si differenziano strutturalmente e tipologicamente, pertanto la seconda integra, rispetto alla prima originariamente formulata, una domanda nuova con la conseguenza che...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 16564 del 22 giugno 2018
«Nell'ordinario giudizio di cognizione, che si instaura a seguito dell'opposizione a decreto ingiuntivo, l'opposto, rivestendo la posizione sostanziale di attore, non può avanzare domande diverse da quelle fatte valere con il ricorso monitorio,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13193 del 25 ottobre 2001
«...a quelle abituali nella sede di lavoro. (Principio di diritto affermato in relazione ad un dipendente delle Ferrovie dello Stato che aveva chiesto l'indennità ed il trasferimento definitivo nella nuova sede, cui era stato destinato su domanda).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 374 del 15 febbraio 1971
«...possono sempre proporre ex novo domande ed eccezioni, e quindi il locatore è facultato a formulare anche una nuova causa petendi in concorso o in sostituzione di quelle precedentemente dedotte, a fondamento dell'invocata risoluzione del contratto.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2975 del 6 maggio 1980
«Qualora, in sede di opposizione a decreto ingiuntivo, l'originaria domanda, posta a base del ricorso per ingiunzione venga sostituita con una domanda nuova (nella specie, perché fondata su una diversa causa petendi ed avanzata anche nei confronti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2635 del 29 aprile 1981
«Proposta in primo grado una domanda di pensione di riversibilità, previo accertamento del diritto alla cumulabilità di periodi assicurativi afferenti ad attività lavorative diverse dell'assicurato, costituisce domanda nuova, ai sensi dell'art. 437...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4091 del 9 luglio 1982
«Qualora la domanda riconvenzionale, nelle cause soggette al rito del lavoro, quali le controversie in tema di rapporti agrari, sia stata tempestivamente proposta dal convenuto in sede di costituzione, a norma dell'art. 416 c.p.c., l'eventuale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2026 del 27 marzo 1984
«...dal giudice, con lo stesso rito ordinario, con conseguente inoperatività per essa della decadenza collegata dall'art. 418, primo comma, c.p.c. all'omessa richiesta, da parte del convenuto, di fissazione di una nuova udienza di discussione.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2456 del 16 aprile 1984
«...dalla sentenza di cassazione che lo dispone, non è consentito l'intervento di terzi in causa che comporterebbe l'inammissibile introduzione di una nuova ed autonoma situazione di diritto o di interesse con la domanda della tutela relativa.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5546 del 12 novembre 1985
«A differenza delle preclusioni stabilite dagli artt. 183 e 184 c.p.c., le quali sono poste soltanto a tutela dell'interesse privato delle parti, onde la tardività di una domanda nuova, proposta nel corso del giudizio di primo grado, è sanata dalla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1739 del 14 marzo 1986
«La domanda di risarcimento del danno ulteriore, compreso quello derivante dalla sopravvenuta svalutazione monetaria, ai sensi dell'art. 1224 secondo comma c.c., costituisce domanda nuova, in considerazione della diversità del petitum e della causa...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3985 del 14 giugno 1986
«Anche alla stregua di quanto affermato dalla Corte costituzionale con la sentenza n. 13 del 1977 (e con le successive ordinanze nn. 36 e 64 del 1978), nel rito del lavoro, l'attore convenuto in via riconvenzionale ha – con riferimento alla nuova...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2182 del 12 maggio 1989
«In tema di controversie di lavoro, la disposizione del nono comma dell'art. 420 c.p.c. – relativa ai provvedimenti del giudice, nell'udienza di discussione di primo grado, in ipotesi di chiamata in causa a norma degli artt. 102, 106 e 107 c.p.c. –...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 355 del 21 gennaio 1989
«L'inosservanza del divieto di introdurre una domanda nuova in appello, ai sensi dell'art. 345 c.p.c., e, correlativamente, dell'obbligo del giudice di secondo grado di non esaminare nel merito tale domanda, è rilevabile, anche d'ufficio, in sede...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11691 del 5 dicembre 1990
«...domanda nuova, non importando mutamento della causa petendi né ampliamento del petitum, quella successivamente proposta di condanna generica al risarcimento con rinvio della liquidazione del quantum ad una successiva fase dello stesso giudizio.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1469 del 26 febbraio 1990
«...come domanda nuova, vietata dal secondo comma dell'art. 437, c.p.c., in quanto fondata su una situazione non dedotta in prime cure ed implicante la sussistenza di presupposti di fatto e di diritto che esulano dal dibattito svoltosi in tale sede.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1863 del 8 marzo 1990
«La domanda con la quale l'appellante chiede al giudice del gravame di ordinare all'appellato la restituzione delle somme percette in forza della sentenza esecutiva di primo grado non può definirsi nuova (art. 437, secondo comma, c.p.c.), essendo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1898 del 9 marzo 1990
«Anche nella nuova disciplina del processo del lavoro si applicano le normali regole del procedimento contumaciale ed, in particolare, il principio secondo cui la contumacia del convenuto non equivale ad ammissione dell'esistenza dei fatti dedotti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5401 del 6 giugno 1990
«...del giudizio di primo grado, ma superiore a quella attribuitagli dal datore di lavoro, non modifica i termini sostanziali della controversia, stante l'identità della causa petendi, e pertanto, non configura una domanda nuova preclusa in appello.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7532 del 25 luglio 1990
«La richiesta, formulata in appello in via subordinata e senza modificazione dell'originaria causa petendi, di spettanze retributive d'importo inferiore a quello domandato in primo grado non costituisce domanda nuova, preclusa ai sensi dell'art....»