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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 16507 del 19 luglio 2006
«In tema di successione mortis causa la delazione ereditaria ed il possesso dei beni ereditari da parte del chiamato, pur non risultando sufficienti ai fini dell'acquisto della qualità di erede, in quanto la prima ne costituisce soltanto il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10614 del 5 novembre 1990
«La revoca della donazione per ingratitudine sotto il profilo dell'ingiuria grave richiede un'azione consapevole e volontaria del donatario direttamente volta contro il patrimonio morale del donante, risolvendosi in una manifestazione di perversa...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14734 del 14 novembre 2000
«Con l'espressione «disporre dell'acqua» in luogo di quella di «diritto sull'acqua» prevista nel progetto della Commissione, la norma intende riferirsi a qualsiasi rapporto sia di natura reale (proprietà, enfiteusi, usufrutto, superficie) sia di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12089 del 24 maggio 2007
«Il depositario, al fine di evitare di incorrere in responsabilità per il furto, è tenuto, in base ai principi che regolano la ripartizione dell'onere probatorio in tema di inadempimento contrattuale, a dare la prova di aver posto in essere tutte...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7507 del 4 giugno 2001
«In contrapposizione all'art. 2043 c.c., che fa sorgere l'obbligo del risarcimento dalla commissione di un «fatto» doloso o colposo, il successivo art. 2055 considera, ai fini della solidarietà nel risarcimento stesso, il «fatto dannoso», sicché,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4848 del 3 maggio 1991
«In tema di risarcimento del danno ex art. 2043 c.c., gli interessi sulla somma liquidata a tal fine decorrono dall'epoca della commissione dell'illecito, che, nell'ipotesi di irreversibile realizzazione dell'opera pubblica su suolo...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 7999 del 21 maggio 2003
«...principali, sicché essa non può essere disposta d'ufficio dal giudice (nella specie: la Commissione tributaria regionale in sede di ottemperanza) al quale sia stata richiesta la liquidazione del credito principale e dei relativi interessi.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 517 del 4 marzo 1970
«Quando la minuta o puntuazione di un contratto contenga non solo la indicazione degli elementi essenziali del negozio, ma questo risulti poi dimostrato anche da altri elementi, come la successiva conferma del soggetto che non ha sottoscritto la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 982 del 28 gennaio 2002
«La sola mancanza del corrispettivo in favore dell'obbligato non comporta la mancanza di causa del contratto atipico allorquando esso sia assimilabile ad un tipo nominato dal codice per il quale sia prevista la gratuità, sempre che l'atto di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1032 del 2 febbraio 1991
«La conclusione del contratto — ai sensi dell'art. 1327, primo comma, c.c. — nel tempo e nel luogo in cui ha avuto inizio l'esecuzione senza la preventiva risposta dell'accettante presuppone non solo la sussistenza di una delle ipotesi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10522 del 7 dicembre 1994
«Nel mandato ad alienare — come nella commissione, quando abbia ad oggetto tale tipo di mandato — è ravvisabile un contratto in cui l'effetto traslativo dei beni, derivante dal consenso manifestato dalle parti (art. 1376 c.c.), non si verifica...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 108 del 9 gennaio 1997
«L'ordine di borsa in forza del quale una banca si sia impegnata ad acquistare e a trasferire al cliente la proprietà di un certo numero di azioni di una società cooperativa a responsabilità limitata, ha ad oggetto il trasferimento di cose...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14565 del 11 ottobre 2002
«Nelle vendite da piazza a piazza stipulate fra commercianti ed aventi per oggetto merce per sua natura destinata al commercio, ogni qual volta l'ordinazione venga fatta mediante moduli di commissione predisposti da parte venditrice, ai fini della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 575 del 29 gennaio 1982
«Non è richiesta la forma scritta per le istruzioni e gli ordini che di volta in volta il cliente impartisce alla banca per operazioni di borsa (compravendita di titoli, riporti) da compiere per suo conto. Pertanto gli usi di borsa che riconoscono...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6819 del 21 luglio 1994
«Nel contratto di concessione di vendita — che per la sua struttura e funzione economico-sociale è un contratto atipico di scambio, che, escludendo profili di cooperazione, si colloca in un'area di affinità con i contratti di somministrazione o di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4719 del 26 agosto 1982
«L'obbligo di rendiconto del mandatario, il quale normalmente insorge per effetto ed alla data di cessazione del rapporto, può essere contrattualmente previsto in termini periodici, durante l'esecuzione del rapporto stesso (nella specie, con...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10052 del 16 aprile 2008
«Posto che il consigliere comunale è legato all'ente-comune, del quale non sia dipendente, da un rapporto assimilato a quello del funzionario onorario, egli può ottenere, in applicazione analogica dell'art. 1720, secondo comma, c.c., soltanto il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8512 del 5 maggio 2004
«Il contratto di commissione, essendo un sottotipo qualificato di mandato senza rappresentanza, si distingue dal mandato con rappresentanza per l'assenza della contemplatio domini (cioè della spendita del nome del mandante), cosicché mentre il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11683 del 22 novembre 1997
«Nel contratto di commissione, essendo l'oggetto del contratto, l'acquisto o la vendita di beni per conto del committente, la provvigione anche quando ë previsto un diritto di esclusiva, è più specificamente legata agli affari direttamente conclusi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1996 del 8 aprile 1981
«Tenuto conto che il contratto di commissione, che costituisce una sottospecie del mandato senza rappresentanza, è caratterizzato dal fatto che la prestazione del mandatario è limitata alla stipulazione di un contratto di compravendita...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1025 del 19 febbraio 1981
«Nel contratto di commissione avente ad oggetto cose mobili, l'eventuale consegna di queste al commissionario per il compimento della sua attività fa nascere in capo allo stesso un obbligo di custodia, strumentale rispetto a quello di compiere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 986 del 17 gennaio 2007
«Il contratto di commissione ha natura onerosa e pertanto le somme versate dal committente al commissionario si presumono imputate a titolo di provvigione, nella misura in cui questa è stabilita dalle parti, dagli usi o dalle tariffe; sicché,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3169 del 26 ottobre 1974
«Al contratto di commissione si applicano le regole generali sul mandato senza rappresentanza, salvo le disposizioni speciali per esso stabilite. Pertanto, i diritti del commissionario, nel caso di revoca del contratto, sono fissati esclusivamente...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12879 del 19 novembre 1999
«Al contratto di agenzia non può applicarsi, in via analogica, l'art. 1736 c.c., in tema di contratto di commissione, poiché la responsabilità dell'agente per lo «star del credere» è disciplinata in modo specifico dall'accordo economico collettivo....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6352 del 28 novembre 1981
«Poiché la funzione dello «star del credere», previsto dall'art. 1736 c.c., è quella di attribuire al commissionario, nei confronti del committente, una specifica responsabilità «per l'esecuzione dell'affare» più intensa e rigorosa di quella che...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4630 del 13 dicembre 1976
«È incompatibile con il rapporto di lavoro subordinato la clausola dello «star del credere», tipica del contratto di commissione, in quanto essa comporta la traslazione del rischio di impresa, con partecipazione alle perdite di gestione da parte...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4790 del 17 maggio 1999
«L'attribuzione all'agente della facoltà di riscuotere i premi secondo la previsione dell'art. 1744 c.c. presuppone un potere rappresentativo o, comunque, un'indicazione al creditore della persona autorizzata a ricevere il pagamento a norma...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2091 del 24 febbraio 2000
«L'art. 2044 rinvia sostanzialmente, per la nozione di legittima difesa quale situazione idonea ad escludere la responsabilità civile per fatto illecito, all'art. 52 c.p., che richiede, a tal fine, la sussistenza, nella fattispecie, della necessità...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1761 del 19 febbraio 1998
«Qualsiasi fatto ingiusto obbliga, ai sensi dell'art. 2043, chi lo ha commesso a risarcire il danno ed il risarcimento è dovuto indipendentemente dalla rispondenza del fatto ad una qualsiasi ipotesi di reato. Ciò comporta che il danno prodotto da...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 576 del 11 gennaio 2008
«...delle conoscenze scientifiche (a tal fine coincidente non con la comunicazione del responso della Commissione medica ospedaliera di cui all'art. 4 della legge n. 210 del 1992, bensì con la proposizione della relativa domanda amministrativa).»