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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14461 del 22 dicembre 1999
«È nulla — e perciò è impugnabile anche dai condomini che vi hanno partecipato — la delibera condominiale se la convocazione non indica il luogo di riunione ed esso è assolutamente incerto per la legittima aspettativa dei medesimi di un luogo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5508 del 18 marzo 2004
«Ai fini della distinzione tra lavoro autonomo e subordinato, quando l'elemento dell'assoggettamento del lavoratore alle direttive altrui non sia agevolmente apprezzabile a causa della peculiarità delle mansioni (e, in particolare, della loro...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5422 del 7 maggio 1992
«Ai fini della regolarità della tenuta del libro delle adunanze e delle deliberazioni del collegio sindacale di una società (art. 2404, terzo comma, c.c.) non è richiesta una duplice vidimazione , iniziale e finale, e pertanto la regolarità stessa...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6992 del 16 giugno 1992
«È perfettamente legittima la valutazione frazionata delle dichiarazioni accusatorie provenienti da taluno dei soggetti indicati ai commi terzo e quarto dell'art. 192 c.p.p., con attribuzione, quindi, di piena attendibilità e valenza probatoria a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3171 del 25 febbraio 1989
«La locuzione «sale da ballo» di cui all'art. 666 c.p. non si identifica con quella «scuole di danza». La prima indica il locale ove si svolgono riunioni, per scopo di divertimento, alla quale partecipano danzando o assistendo, persone del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 455 del 24 febbraio 1970
«La tenuità della posta non esclude il fine di lucro, necessario per aversi gioco d'azzardo ai sensi dell'art. 721 c.p. Il notevole ammontare della posta è previsto come circostanza aggravante, a meno che il gioco sia esercitato in riunioni...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10234 del 19 ottobre 1988
«Per la configurabilità della circostanza attenuante comune di avere agito per suggestione di una folla in tumulto, prevista dall'art. 62, n. 3, c.p. sono richiesti - oltre che si tratti di riunioni o assembramenti non vietati dalla legge o...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2252 del 8 ottobre 1985
«L'elemento soggettivo del reato di istigazione a delinquere, di cui all'art. 414 c.p., è costituito dal dolo generico, ossia dalla coscienza e volontà di incitamento o di esaltazione suggestiva a commettere determinati fatti delittuosi, anche...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 36422 del 7 ottobre 2011
«Ai fini della punibilità del tentativo rileva l'idoneità causale degli atti compiuti al conseguimento dell'obiettivo delittuoso nonché l'univocità della loro destinazione, da apprezzarsi con valutazione "ex ante" in rapporto alle circostanze di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1474 del 12 febbraio 1992
«In tema di falsità in atti pubblici, la legge penale tutela il documento non per il suo contenuto, ma per la sua attitudine probatoria, sicché la invalidità del rapporto giuridico rappresentato nel documento non esclude il delitto di falso...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 31735 del 18 luglio 2014
«Il rispetto del principio di proporzionalità tra il segreto professionale riconosciuto al giornalista professionista a tutela della libertà di informazione, e quella di assicurare l'accertamento dei fatti oggetto di indagine penale, impone che...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 40815 del 10 novembre 2005
«La responsabilità in ordine al reato di bancarotta fraudolenta «impropria» è configurabile in capo ai sindaci, per violazione dei doveri di vigilanza e dei poteri ispettivi che competono loro, ma non anche, contemporaneamente, in capo ai sindaci...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 19216 del 21 aprile 2017
«L'art. 326 c.p., nel prevedere come reato la rivelazione di “notizie di ufficio le quali debbano rimanere segrete”, si riferisce non soltanto alle notizie destinate a rimanere segrete in ogni tempo e in ogni luogo, ma anche a quelle relativamente...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 225 del 6 luglio 2001
«L'esercizio dei diritti-doveri inerenti alla funzione parlamentare svolta dall'imputato non deve essere sacrificato all'interesse relativo alla speditezza del procedimento giudiziario. In linea di principio, non è impossibile adattare gli orari...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24683 del 4 novembre 2013
«Non è censurabile in cassazione, ove congruamente e logicamente motivato, il provvedimento con il quale si faccia divieto al genitore di condurre i figli minori, al medesimo affidati, alle riunioni della confessione religiosa, cui egli abbia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5966 del 20 maggio 1998
«In tema di abuso di ufficio, poiché, secondo la nuova formulazione recata dalla legge n. 234 del 1997, tale reato è strutturato come fattispecie di evento, essendo necessario che la condotta dell'agente, concretantesi in violazione di legge o di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7660 del 23 febbraio 2007
«In tema di associazione a delinquere di stampo mafioso, sussiste la responsabilità del cosiddetto capo mandamento della provincia, a titolo di concorso nel reato-fine « eccellente» (nella specie strage e delitti connessi) qualora quest'ultimo —...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 25053 del 27 novembre 2006
«In tema di reddito d'impresa, le attività di promozione dei farmaci e di sostegno all'immagine delle case farmaceutiche si rivolgono per la gran parte ai medici, i quali sono destinatari, in particolare, di una specifica forma di pubblicità...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1409 del 27 gennaio 2004
«La revocazione del lodo arbitrale per dolo del giudice, ai sensi dell'art. 831 c.p.c., primo comma, e dell'art. 395 c.p.c., n. 6, richiede che il dolo dell'arbitro sia stato accertato con sentenza passata in giudicato e che esso consista in un...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 14878 del 3 febbraio 2021
«In tema di violazione di domicilio, non costituisce luogo di privata dimora l'"open space" o stanza collettiva, in quanto luogo di lavoro accessibile ad un numero indeterminato di persone anche senza il preventivo consenso dell'avente diritto. (In...»