-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4935 del 1 aprile 2003
«L'art. 102 bis disp. att. c.p.p., nel prevedere che chi sia stato sottoposto alla misura della custodia cautelare in carcere ovvero a quella degli arresti domiciliari ha diritto ad essere reintegrato nel posto di lavoro qualora venga pronunciata...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1616 del 5 ottobre 1996
«Pertanto, quando la corruzione riguarda l'attività giudiziaria, così asservita agli interessi di un determinato gruppo imprenditoriale, interessi assecondati secondo determinazioni, ideazioni ed illecite concertazioni incentrate nel luogo stesso...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4108 del 25 febbraio 1995
«In tema di esigenze cautelari, legittimanti l'emissione o il mantenimento di un provvedimento cautelare personale, il pericolo di inquinamento probatorio deve essere riferito alle indagini relative al procedimento a carico dell'indagato da...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3011 del 28 agosto 1992
«...e 27, il principio della loro conservazione. L'ordinanza di custodia cautelare in carcere dell'indagato emessa da giudice che, pur essendo incompetente, non dichiara contestualmente o successivamente la propria incompetenza, è valida ed efficace.»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 19 del 12 dicembre 1994
«Allorché la misura cautelare della custodia in carcere sia stata sostituita con gli arresti domiciliari in forza di norma di legge sopravvenuta, al ripristino di essa, seguito alla caducazione di tale norma, non si applica il disposto dell'art....»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35772 del 28 settembre 2007
«In tema di provvedimenti applicativi di misure cautelari personali, l'omessa traduzione, nella lingua madre dell'imputato alloglotta, dell'ordinanza con la quale il G.i.p. dispone la custodia cautelare in carcere ex art. 27 c.p.p., non determina...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4830 del 13 febbraio 1992
«Dichiarata, da parte del giudice competente, l'inefficacia della misura cautelare della custodia in carcere disposta con ordinanza di giudice successivamente dichiaratosi incompetente, ed emessa contestualmente la rinnovazione della misura con...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 24961 del 8 luglio 2005
«Qualora, ai sensi dell'art. 276 c.p.p., sia stata disposta la sostituzione degli arresti domiciliari con la custodia cautelare in carcere, la eventuale perdita di efficacia di detta ultima misura per ragioni processuali, quali previste dall'art....»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1526 del 28 settembre 1999
«In tema di incompatibilità, questa non sussiste tra il Gip che ha applicato la misura cautelare in carcere, confermata da collegio diversamente composto in sede di riesame con la concessione degli arresti domiciliari, ed il tribunale del riesame,...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3149 del 8 ottobre 1991
«In tema di misure cautelari personali, l'art. 286 c.p.p. stabilisce che, se la persona da sottoporre in custodia cautelare si trova in stato di infermità di mente che ne esclude o ne diminuisce grandemente la capacità di intendere o di volere, il...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4701 del 11 gennaio 1995
«La ratio dell'art. 96 comma 3 c.p.p. — che consente la nomina del difensore di fiducia da parte di un prossimo congiunto in favore di «persone arrestate, fermate o in custodia cautelare», fino a che esse non vi abbiano provveduto — consiste...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4798 del 15 dicembre 1992
«Ne consegue che l'omessa notificazione dell'avviso della data d'udienza ad uno dei due difensori non consentendo a costui di esercitare il suo mandato, determina una nullità a regime cosiddetto «intermedio» ex artt. 180 e 179 comma primo c.p.p.,...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3896 del 27 gennaio 2003
«La notifica all'imputato dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere fa venir meno l'obbligo del segreto intraprocessuale, ma non esclude il divieto di pubblicazione, atteso che va fatta distinzione tra atti coperti da segreto ed atti non...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4724 del 13 settembre 1999
«L'inefficacia dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere determinata dall'inosservanza, da parte del tribunale del riesame, dei termini di cui ai quinto e decimo comma dell'art. 309 c.p.p. non costituisce preclusione alla reiterazione del...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1449 del 10 giugno 1998
«È affetta da vizio logico di motivazione l'ordinanza del giudice del riesame che ritenga adeguata la custodia domiciliare per un reato più grave e non per uno meno grave senza fornire adeguata motivazione al riguardo. (Fattispecie in cui...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1782 del 21 luglio 1993
«A norma dell'art. 275 c.p.p. così come risulta dalle modifiche e integrazioni apportatevi dal D.L. 13 maggio 1991 n. 152 convertito in L. 12 luglio 1991 n. 203 e dal D.L. 9 settembre 1991 n. 292 convertito in L. 8 novembre 1991 n. 356, l'esistenza...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 14 del 22 febbraio 1993
«L'obbligo di procedere all'interrogatorio della persona in stato di custodia cautelare entro cinque giorni, previsto dall'art. 294, primo comma, c.p.p., pena la cessazione di efficacia del titolo ai sensi del successivo art. 302, vale solo nella...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1176 del 18 giugno 1997
«Qualora l'ordinanza applicativa della misura cautelare (nella specie, custodia cautelare in carcere) sia notificata all'imputato detenuto in maniera incompleta per casuale e visibile errore di trasmissione, la nullità della notificazione...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 15903 del 9 maggio 2006
«L'accoglimento dell'istanza di restituzione nei termini per l'impugnazione della sentenza pronunciata in contumacia, in base alla novella dell'art. 175 c.p.p. introdotta con il D.L. n. 17 del 2005, conv. con modif. dalla L. n. 60 del 2005, è...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1276 del 14 gennaio 2003
«Il P.M. può produrre al tribunale del riesame, ai sensi dell'art. 309, comma 9, c.p.p., anche gli elementi e documenti a carico dell'indagato, acquisiti precedentemente alla richiesta di misura cautelare e non presentati con la stessa....»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1379 del 7 giugno 1996
«Qualora il giudice, non ritenendo di accogliere in base agli atti la richiesta di revoca o di sostituzione della misura della custodia cautelare in carcere, fondata sull'incompatibilità delle condizioni di salute dell'indagato con lo stato di...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 26795 del 28 luglio 2006
«In materia cautelare, l'interesse dell'indagato all'impugnazione permane anche nel caso in cui, nelle more del procedimento incidentale de libertate la misura della custodia cautelare in carcere sia sostituita con quella del divieto di dimora,...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1831 del 10 giugno 1998
«Qualora vengano emesse, in momenti diversi, due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti del medesimo indagato, l'una per il reato di partecipazione ad associazione per delinquere di stampo mafioso fino ad una determinata data e...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1106 del 27 marzo 2000
«Il giudice per le indagini preliminari ben può utilizzare e porre a base dell'ordinanza di adozione della misura della custodia cautelare in carcere le intercettazioni telefoniche anche se contenute in «brogliacci» ovvero se riportate in forma...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6242 del 12 aprile 1999
«Ne consegue che in essa non rientrano le indagini strettamente connesse e collegate sotto il profilo oggettivo, probatorio e finalistico al reato in ordine al quale il mezzo di ricerca della prova è stato disposto. (Fattispecie relativa a misura...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 31402 del 19 agosto 2005
«Tra gli elementi a favore della persona sottoposta alle indagini, di cui all'art. 309, comma 5, impone la trasmissione al giudice del riesame, sotto comminatoria di perdita di efficacia della misura cautelare, ai sensi del successivo comma 10...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3523 del 13 novembre 1995
«Per l'applicazione delle modifiche normative in tema di custodia cautelare deve farsi riferimento al principio generale della natura processuale della materia e perciò alla regola del tempus regit actum. In Cassazione l'applicazione delle norme...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2852 del 30 ottobre 1998
«L'apprezzamento della pericolosità del ricorrente sottoposto alla misura coercitiva della custodia cautelare in carcere ai fini della concessione degli arresti domiciliari, è riservato al giudice di merito ed è incensurabile nel giudizio di...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2547 del 21 luglio 1999
«Ai fini dell'emissione del provvedimento della custodia cautelare in carcere, non è necessario che la chiamata di correo presenti le caratteristiche e il livello probatorio voluti dall'articolo 192 c.p.p. per il giudizio definitivo di colpevolezza...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 863 del 15 aprile 1999
«In tema di valutazione della sussistenza del concreto pericolo di fuga, il pregresso stato di latitanza dell'indagato assume significativo valore sintomatico in quanto rilevatore di una tendenza ostruzionistica all'esecuzione di provvedimenti...»