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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1741 del 28 gennaio 2005
«Ne consegue che, nell'uno e nell'altro caso, instauratasi una situazione di compossesso sui beni ereditari, qualora uno dei coeredi (o dei chiamati) impedisca agli altri di partecipare al godimento di un cespite, trattenendone le chiavi e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10333 del 19 ottobre 1993
«Ai sensi dell'art. 670 n. 1 c.p.c. possono formare oggetto di sequestro giudiziario non solo i beni ordinari ai quali sia stata esercitata un'azione di rivendica, di reintegrazione, o di manutenzione, ma anche quelli che abbiano dato luogo ad una...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13385 del 17 giugno 2011
«Nel giudizio di reintegrazione della quota di riserva, non costituiscono domande nuove e sono conseguentemente ammissibili, anche se formulate per la prima volta in appello, le richieste volte all'esatta ricostruzione sia del relictum , che del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12496 del 29 maggio 2007
«Il legittimario totalmente pretermesso dall'eredità, che impugna per simulazione un atto compiuto dal de cuius a tutela del proprio diritto alla reintegrazione della quota di legittima, agisce in qualità di terzo e non in veste di erede,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4698 del 12 maggio 1999
«L'azione personale di reintegrazione della quota di riserva non è un'azione spettante collettivamente ai legittimari ma è un'azione individuale che compete in via autonoma al singolo che si ritenga leso nella propria quota individuale di legittima...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8529 del 27 settembre 1996
«Stante l'autonomia del diritto del legittimario di esercitare l'azione personale di reintegrazione della quota di riserva, non è configurabile un litisconsorzio necessario fra tutti i legittimari in relazione alla stessa successione ereditaria, ma...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 20387 del 24 luglio 2008
«La donazione remuneratoria, che è un atto di liberalità caratterizzato dagli scopi di riconoscenza e di apprezzamento dei meriti individuati dall'art. 770 cod. civ., in quanto donazione vera e propria, è assoggettata alla disciplina della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6709 del 19 marzo 2010
«Nel procedimento per la reintegrazione della quota di eredità riservata al legittimario, si deve avere riguardo al momento di apertura della successione per calcolare il valore dell'asse ereditario - mediante la cosiddetta riunione fittizia -,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2975 del 20 marzo 1991
«Ai fini della determinazione della quota di legittima e della quota disponibile deve aversi riguardo, ai sensi degli artt. 556 e 564 c.c., esclusivamente al valore dell'asse ereditario al tempo dell'apertura della successione, differentemente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2858 del 9 febbraio 2006
«In tema di azione di riduzione, la pronuncia — che, previo accertamento della simulazione relativa alla vendita di immobili, in quanto dissimulante una donazione — dichiari l'inefficacia parziale della donazione dissimulata nei limiti necessari...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7478 del 5 giugno 2000
«Al legittimario cui venga restituito un immobile per reintegrare la quota di legittima spetta, a norma dell'art. 561 c.c., anche il diritto ai frutti quali accessori del bene, in relazione al suo mancato godimento, mentre, nell'ipotesi in cui il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 652 del 23 gennaio 1991
«Tale diversità di situazioni si ripercuote sull'onere della prova, in quanto mentre nella seconda ipotesi, qualora l'attore in impugnazione abbia fornito la prova di una infermità mentale permanente, è a carico di chi afferma la validità del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 175 del 13 gennaio 1988
«La pendenza del procedimento, promosso dal genitore, dichiarato decaduto dalla potestà sul figlio minore, per essere reintegrato nella potestà medesima, non può interferire sugli atti della procedura di adozione di detto minore, resi sul...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11756 del 14 maggio 2010
«I provvedimenti, emessi in sede di volontaria giurisdizione, che limitino o escludano la potestà dei genitori naturali ai sensi dell'art. 317 bis c.c., che pronuncino la decadenza dalla potestà sui figli o la reintegrazione in essa, ai sensi...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11026 del 15 luglio 2003
«Quando il provvedimento impugnato sia privo dei caratteri della decisorietà e definitività in senso sostanziale (come nel caso dei provvedimenti, emessi in sede di volontaria giurisdizione, che limitino o escludano la potestà dei genitori naturali...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7450 del 21 luglio 1990
«Il carattere non decisorio del provvedimento di allontanamento del minore dalla casa familiare, che sia reso dal giudice minorile ai sensi dell'art. 333 c.c. ed al fine di ovviare in via cautelare a comportamenti negativi dei genitori, con la...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 17954 del 24 agosto 2007
«Appartiene alla giurisdizione del giudice ordinario la cognizione della controversia con la quale la P.A., agendo in sede possessoria come consentitole dall'art. 823, comma secondo, c.c., abbia chiesto l'immediata reintegrazione nell'asserito...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1305 del 9 aprile 1975
«...concretantesi in una prestazione di fare, di non fare o di sopportare ( pati ). Pertanto, non è ammessa la tutela possessoria con l'azione di reintegrazione, ove il vicino impedisca l'accesso sul suo fondo per la raccolta dei frutti ivi caduti.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14791 del 24 giugno 2009
«In materia di tutela del possesso, ai fini della esperibilità tra privati dell'azione di spoglio o di manutenzione nel possesso di beni demaniali (art. 1145, secondo e terzo comma, c.c.), occorre pur sempre che ricorrano in concreto gli estremi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3637 del 15 giugno 1982
«La domanda di rimozione di una conduttura idrica, che l'attore assume essere stata abusivamente installata sul proprio fondo da parte del proprietario di un fondo vicino, anche se accompagnata da richieste risarcitorie, va qualificata actio...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7984 del 18 luglio 1991
«La domanda diretta ad ottenere la rimozione di una situazione lesiva del diritto di proprietà, non accompagnata dalla contestuale richiesta di declaratoria del diritto reale, esorbita dai limiti della negatoria servitutis e può assumere la veste...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4011 del 18 giugno 1981
«Pertanto, ove sia proposta un'azione di reintegrazione a tutela del possesso di una servitù di presa e derivazione d'acqua, lamentando il mancato deflusso dell'acqua per il rifiuto, da parte dell'obbligato, delle attività a ciò necessarie (nella...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2628 del 26 aprile 1984
«In tema di tutela possessoria di servitù la reintegrazione di questa è legittimamente disposta in riferimento alle modalità di esercizio nell'anno precedente, ancorché sia stata richiesta nei limiti del pregresso esercizio, atteso che nelle...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3110 del 23 maggio 1985
«L' actio confessoria, come azione reale a difesa della servitù, trova il suo fondamento solo se vi siano contestazioni sulla legittimità dell'esercizio del diritto di servitù, laddove se si è in presenza di turbative o minacce che non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4908 del 15 maggio 1998
«Nel contratto d'appalto il committente non perde il possesso del bene, ma continua ad esercitarlo tramite l'appaltatore ancorché questi sia un detentore autonomo, legittimato ex art. 1168 c.c. all'azione di reintegrazione contro il terzo autore...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17876 del 24 novembre 2003
«In materia di possesso, non è configurabile un atteggiamento di tolleranza del proprietario, che — come tale — esclude una situazione possessoria a favore del terzo, allorché l'uso del bene da parte di quest'ultimo sia prolungato nel tempo o,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3831 del 25 giugno 1985
«Nel giudizio possessorio, fra privati, promosso per la reintegrazione o manutenzione del godimento di una strada mediante transito su di essa, a fronte di atti di spoglio o di turbativa, resta irrilevante accertare se detta strada sia di proprietà...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4839 del 10 novembre 1977
«L'azione di reintegrazione o manutenzione nel possesso di bene demaniale, nei rapporti fra privati, è esperibile davanti al giudice ordinario, a norma dell'art. 1145 c.c., da parte di chi deduca l'esercizio su detti beni di poteri corrispondenti a...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17889 del 25 novembre 2003
«Tenuto conto che a tutela del possesso relativo al passaggio esercitato su strada vicinale ad uso pubblico è esperibile, nei rapporti fra privati — ai sensi dell'art. 1145 secondo comma c.c. — l'azione di spoglio, e ciò indipendentemente dalla...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4504 del 27 ottobre 1989
«Con riguardo ad azione di spoglio, nel rapporto fra privati, per la reintegrazione nel possesso di un corso d'acqua, non è influente l'eventuale demanialità di detto corso d'acqua, posto che, anche in tale ipotesi, l'azione medesima sarebbe...»