-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 527 del 23 febbraio 1973
«La donazione indiretta, concepita come mezzo per conseguire attraverso l'utilizzazione di un negozio con causa tipica, un risultato pratico da questa divergente, non è configurabile rispetto ai titoli di credito astratti, suscettibili di...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 198 del 22 gennaio 1976
«Lo spoglio incide direttamente sulla cosa; esso non presuppone necessariamente la privazione totale del possesso, potendo anche concretizzarsi in una privazione solo parziale di esso, la quale consegua a qualunque arbitraria modificazione dello...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8204 del 29 aprile 2004
«L'art. 2427, primo comma, numero 16, c.c. il quale, in tema di contenuto della nota integrativa, prevede che essa deve indicare l'ammontare dei compensi spettanti agli amministratori è applicabile anche in tema di rappresentazione in bilancio dei...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4964 del 18 luglio 1983
«L'art. 2 della L. 28 marzo 1957, n. 244 — il quale dispone che, in caso di morte dell'affittuario coltivatore diretto, il contratto continua con il coniuge e con gli altri eredi legittimi, sempre che siano coltivatori diretti e dispongano di forza...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13884 del 23 luglio 2004
«Ai fini della distinzione tra lavoro autonomo e subordinato (per quest'ultimo il fondamentale requisito della subordinazione configurandosi come vincolo di soggezione del lavoratore al potere direttivo, organizzativo e disciplinare del datore di...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17344 del 30 agosto 2004
«Ai fini della valutazione in ordine al diritto al riconoscimento della qualifica di dirigente, il tratto caratteristico della figura del dirigente d'azienda rispetto a funzioni simili come quella di impiegato con funzioni direttive, va individuato...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13171 del 8 giugno 2009
«Deve, quindi, trattarsi di un'entità economica organizzata in modo stabile e non destinata all'esecuzione di una sola opera, ovvero di un'organizzazione quale legame funzionale che renda le attività dei lavoratori interagenti e capaci di tradursi...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 25145 del 13 dicembre 2010
«La disciplina limitativa del potere di licenziamento di cui alle leggi n. 604 del 1966 e n. 300 del 1970 non è applicabile, ai sensi dell'art. 10 della legge n. 604 del 1966, ai dirigenti convenzionali, quelli cioè da ritenere tali alla stregua...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 27512 del 19 novembre 2008
«In materia di società di capitali, la revoca degli amministratori che può dar luogo al risarcimento del danno ove avvenuta senza giusta causa non deve essere necessariamente formalizzata in un'esplicita manifestazione di volontà, ma può anche...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8853 del 28 giugno 2001
«Quando, invece, si tratti di pattuizioni il cui contenuto ed oggetto non risultano in alcun modo previsti nel documento, né contrastano col suo contenuto, queste non possono ritenersi comprese (né escluse) nel negozio stipulato per iscritto...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 35187 del 21 ottobre 2002
«Il perito non ha l'obbligo di documentare l'attività da lui svolta, essendo egli soltanto tenuto, ai sensi dell'art. 230, comma 2, c.p.p., a dare atto, nella «relazione» delle eventuali osservazioni e riserve formulate dai consulenti di parte....»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2542 del 17 marzo 1997
«Invero il giudice, ex art. 507 c.p.p., può disporre nuove prove, avendo come criterio direttivo e discretivo l'assoluta necessità di completamento delle acquisizioni emerse nell'istruzione dibattimentale: in tal modo il giudice supera l'inerzia...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 29315 del 11 giugno 2009
«Il delitto di diffusione di una malattia delle piante o degli animali, di cui all'art. 500 c.p., è punibile anche a titolo di tentativo in quanto, trattandosi di reato di evento, è configurabile in presenza di atti idonei diretti in modo non...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12204 del 26 ottobre 1999
«La detenzione in un ristorante di cibi surgelati o congelati, senza che di tale stato di conservazione sia fatta menzione nella lista delle vivande destinata ai clienti, non corredata da altri elementi circostanziali, non integra gli estremi del...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8662 del 25 luglio 1998
«Ciò significa che anche per tale delitto è configurabile il tentativo, che si realizza quando ancora la merce non è uscita dalla disponibilità del produttore, ma questi abbia compiuto atti idonei diretti in modo non equivoco alla...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11258 del 10 novembre 1994
«Nell'ipotesi di esposizione per la vendita di salsicce confezionate con carne mista, mentre il cartellino indicava la composizione con carne di solo suino, non è configurabile il delitto tentato di frode in commercio, di cui agli artt. 56 e 515...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3536 del 16 aprile 1997
«In materia di delitti contro la persona, pur essendo richiesto per la sussistenza della aggravante di cui all'art. 576 n. 5 c.p. il requisito della contestualità nel senso che gli atti di violenza sessuale devono essere contemporanei alla...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9223 del 25 agosto 2000
«È configurabile il tentativo di corruzione di minorenne nell'attività di chi proponga ad un minore di mostrargli il proprio pene e descriva, fin nei dettagli, la manovra della masturbazione maschile, pur senza commettere atti sessuali, essendo gli...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 16304 del 27 novembre 1989
«...concretarsi, cioè, in un detrimento del patrimonio. Anche nel tentativo, quindi, gli atti devono essere, oltre che idonei, diretti in modo non equivoco a conseguire un ingiusto profitto con un corrispondente danno patrimoniale del soggetto...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5838 del 22 maggio 1995
«Ai fini dell'integrazione del reato di estorsione è indifferente che l'agente abbia effettivamente la possibilità di attuare il male minacciato, ma è invece necessario che la minaccia si presenti, nella sua rappresentazione, come certa e...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 40343 del 23 ottobre 2003
«Ai fini della sussistenza del delitto tentato, occorre che, sulla base di una valutazione ex ante, gli atti compiuti, anche se meramente preparatori o solo parziali, siano idonei ed univoci, ossia diretti in modo non equivoco a causare l'evento...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 19651 del 21 maggio 2007
«In tema di delitti contro il patrimonio, la causa di non punibilità per fatti in danno dei congiunti non trova applicazione nei casi in cui siano commessi con violenza fisica, consistente in qualsiasi atteggiamento di coartazione della libertà...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7073 del 17 giugno 1988
«In tema di rapporti tra la contravvenzione di possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli e il reato di furto circostanziato, tentato o consumato, quando il soggetto attivo è sorpreso mentre si accinge, essendo in possesso di...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7436 del 10 agosto 1996
«Nell'ipotesi in cui la cassazione della sentenza impugnata sia avvenuta, ai sensi dell'art. 360, n. 4, c.p.c., per un errore che abbia precluso al giudice d'appello l'esame del merito della causa, di talché questi non abbia avuto modo di esprimere...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5779 del 14 giugno 1990
«Ove il giudizio, instaurato dal lavoratore avverso il provvedimento di licenziamento, sia sospeso per la pendenza di un procedimento penale, il divieto sancito dall'art. 298 c.p.c. di compiere, durante la sospensione, atti del procedimento non...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 25040 del 3 giugno 2004
«Integra il tentativo di omicidio la condotta degli affiliati ad una associazione camorristica che, allo scopo di eliminare il capo di un clan rivale, deliberano di ucciderlo e predispongono, anche ricorrendo ad associazioni collaterali o alleate,...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13465 del 3 giugno 2010
«Il curatore del fallimento di un consorzio con attività esterna non è legittimato ad esercitare, nei confronti degli amministratori del consorzio, l'azione di responsabilità eventualmente spettante a coloro che vantino pretese creditorie a valere...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34489 del 8 agosto 2013
«In tema di corruzione, è prospettabile l'ipotesi di cui all'art. 49 comma secondo, cod. pen. solo quando la promessa da parte del pubblico agente, accettata dal privato, si riferisca ad un atto o ad un comportamento che appaia, in base ad un...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1639 del 28 aprile 1995
«Nel delitto tentato il dolo deve essere diretto, in quanto soltanto da tale specie di elemento psicologico, non realizzandosi alcun evento, è possibile dedurre l'inequivoca direzione degli atti concretizzati dall'agente verso l'evento non...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16612 del 12 aprile 2013
«Ai fini della sussistenza del delitto tentato, occorre che, sulla base di una valutazione ex ante, gli atti compiuti, anche se meramente preparatori o solo parziali, siano idonei ed univoci, ossia diretti in modo non equivoco a causare l'evento...»