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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1953 del 29 maggio 1976
«Con lo stabilire che «le spese dell'apposizione dei sigilli, dell'inventario e di ogni altro atto dipendente dall'accettazione con beneficio d'inventario sono a carico dell'eredità», l'art. 511 c.c. detta per tali spese un regime particolare,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6354 del 17 febbraio 2006
«In materia di rimozione e riapposizione di sigilli, la norma dell'art. 261 c.p.p. ha natura regolamentare in quanto è volta a disciplinare un'attività materiale, che pur rivestendo una naturale importanza ai fini della conservazione della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2418 del 7 settembre 1993
«In base al disposto dagli artt. 55, 348 e 354 c.p.p., la polizia giudiziaria che abbia già proceduto al sequestro, mediante apposizione dei sigilli, di un immobile edificato senza concessione ed alla nomina del custode, successivamente —...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3655 del 15 aprile 1993
«Fermo restando che l'assicurazione del corpo di reato mediante l'apposizione del sigillo, a norma degli artt. 260 c.p.p., 81 D.L.vo 28 luglio 1989, n. 271, 10 delle disposizioni regolamentari del codice penale, è atto dell'autorità giudiziaria e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2048 del 10 aprile 1979
«La presunzione di esistenza nell'eredità di gioielli, denaro e mobilia, in percentuale predeterminata rispetto al valore dell'asse, ai sensi e sotto il vigore del primo comma dell'art. 31 del R.D. 30 dicembre 1923, n. 3270, [v. ora art. 5 D.P.R....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2683 del 11 agosto 1972
«Tale articolo fa riferimento agli inventari (di tutela o di eredità beneficiata o fallimentare, o compiuti in seguito ad apposizione di sigilli), in quanto essi rappresentano utili mezzi di prova dell'effettiva entità dei beni mobili del de cuius,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10446 del 18 luglio 2002
«La legittimazione a richiedere l'inventario dei beni del defunto ex art. 769 c.p.c., conseguente all'accettazione beneficiata dell'eredità, spetta alle persone che hanno diritto alla rimozione dei sigilli ai sensi dell'art. 763 c.p.c. anche quando...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1044 del 5 aprile 1968
«Il procedimento per l'apposizione e la rimozione dei sigilli ha natura cautelare e provvisoria, a volte strumentale rispetto al procedimento per la formazione dell'inventario. La sua finalità è quella di identificare e conservare dei beni facenti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3058 del 5 settembre 1969
«I provvedimenti di apposizione e rimozione dei sigilli, previsti dagli artt. 752 e seguenti c.p.c. non hanno contenuto decisorio, in quanto sono tipicamente diretti a tutelare l'interesse generale alla conservazione del patrimonio ereditario in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11537 del 22 ottobre 1992
«Non è suscettibile di ricorso per cassazione il decreto del tribunale fallimentare, adottato in sede di reclamo ex art. 26 L. fall. con il quale il giudice delegato abbia disposto l'apposizione dei sigilli su tutti i beni del fallito, compresi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6535 del 10 dicembre 1981
«Il conflitto fra il giudice delegato del tribunale fallimentare, che deleghi il pretore per l'apposizione di sigilli su beni del fallito, ed il pretore medesimo, il quale rifiuti l'esecuzione dell'incarico, contestando la sussistenza dei...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7961 del 24 agosto 1993
«Nel delitto di violazione dei sigilli, oggetto della tutela penale non è la «cosa», assicurata dai sigilli stessi, bensì il mezzo giuridico che ne garantisce l'assoluta intangibilità. Ciò perché la ratio della norma incriminatrice risiede nella...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 31138 del 24 luglio 2008
«Il reato di violazione di sigilli è configurabile anche nel caso in cui i sigilli siano apposti solo su una parte della res sequestrata, in quanto l'apposizione dei medesimi è operata a tutela del vincolo che riguarda l'integrità e...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 42951 del 19 dicembre 2002
«Ai fini della configurabilità del delitto di cui all'art. 349 c.p., violazione di sigilli, non è necessaria la preventiva redazione del verbale di sequestro, atteso che l'obbligo della intangibilità dei sigilli nasce dalla loro materiale...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3954 del 29 aprile 1997
«L'inefficacia o l'illegittimità del provvedimento di sequestro e di apposizione dei sigilli non esclude il delitto di cui all'art. 349 c.p., considerato che la norma richiede soltanto che l'apposizione dei sigilli derivi da una disposizione di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9394 del 4 settembre 1992
«La norma di cui all'art. 349 c.p. (violazione di sigilli) si riferisce non solo agli ordini dati dall'autorità giudiziaria di apposizione di sigilli, ma anche a quelli emessi da qualunque pubblica autorità che abbia il potere di intervenire nei...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 926 del 24 gennaio 1989
«Il reato di violazione dei sigilli sussiste fino a quando la pubblica amministrazione non dimostra, ordinando la rimozione degli appositi sigilli, che è venuto meno il vincolo gravante sulla cosa e ciò indipendentemente dal fatto che l'apposizione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3353 del 18 marzo 1994
«Alla luce dei dati di comune esperienza, chi ha deciso di realizzare una costruzione abusiva si prefigge, sin dall'inizio, di portarla a termine, travolgendo qualunque ostacolo di carattere giuridico e, quindi, anche la apposizione di sigilli. Ciò...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 16000 del 7 aprile 2003
«Il reato di violazione di sigilli, di cui all'art. 349 c.p., è configurabile allorché si eseguono nella stessa area occupata dalla costruzione abusiva opere distinte, ma ad essa inequivocabilmente collegate, atteso che il sequestro dell'immobile,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10267 del 6 marzo 2003
«La prosecuzione dell'attività edilizia in un cantiere sequestrato e sottoposto a sigilli non configura l'ipotesi di reato di cui all'art. 334 c.p., (sottrazione o danneggiamento di cose sottoposte a sequestro), ma la diversa ipotesi di cui...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7891 del 9 luglio 1992
«...l'ipotesi di reato di cui all'art. 349 c.p. Né la responsabilità per la violazione dei sigilli è esclusa da eventuali vizi nella procedura di apposizione, posto che le relative irregolarità o illegittimità vanno sollevate nella sede competente.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 47296 del 10 dicembre 2003
«Il fallimento del debitore non determina l'automatica rimozione del vincolo imposto con il sequestro sui beni a garanzia del credito, con la conseguenza, al fine della configurabilità del reato ex art. 388 c.p., che il custode dei suddetti beni...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5311 del 5 maggio 1992
«La fruizione tutelata dalla legge a mezzo dell'apposizione dei sigilli non è quella di esplicare il «vincolo materiale» sulla cosa, ma quella di manifestare erga omnes la presenza del vincolo giuridico di indisponibilità derivante dall'intervenuto...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 13075 del 15 novembre 1999
«La sussistenza del reato di cui all'art. 349 c.p. (violazione di sigilli) non è esclusa né dall'eventuale illegittimità del sequestro, né dalla apposizione dei sigilli solo su una parte dell'immobile sequestrato, perché questi sono apposti a...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 26185 del 18 giugno 2003
«Il delitto di violazione di sigilli, previsto dall'art. 349 c.p., si consuma non soltanto con la distruzione materiale dei sigilli, ma anche con ogni altra condotta diretta a violare il vincolo di indisponibilità sotteso allo loro apposizione,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2636 del 27 gennaio 2004
«Integra il reato di cui all'art. 349 c.p. la condotta di colui che, in qualità di titolare di un'azienda agricola, manometta alcuni contrassegni auricolari di bovini, in quanto le marche auricolari — che costituiscono il modo esclusivo ed...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 45631 del 16 dicembre 2005
«Quando su un bene in sequestro venga commesso il reato di violazione dei sigilli, la nuova apposizione dei sigilli non richiede un ulteriore provvedimento giudiziale, stante la permanenza degli effetti del sequestro già disposto. (Peraltro, nel...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 11993 del 22 maggio 2006
«In tema di imposta di successione, l'apposizione dei sigilli, costituendo una fase indispensabile della procedura di formazione dell'inventario ed un requisito di validità del documento che lo incorpora soltanto nelle ipotesi tassativamente...»
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Cassazione civile, ordinanza n. 400 del 28 luglio 2000
«Manifesta infondatezza, in riferimento agli artt. 2, 24 e 101 della Costituzione, della questione di legittimità costituzionale del combinato disposto degli artt. 752, 755, 757 e 759 del codice di procedura civile, nella parte in cui prevede che...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 8345 del 10 aprile 2006
«...ma occorre anche l'osservanza del procedimento descritto negli artt. 752 - 777 cod. proc. civ., il quale garantisce, attraverso l'apposizione dei sigilli, che i beni inventariati esauriscano quelli posseduti dal "de cuius". (Rigetta, Comm.»