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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 14384 del 15 giugno 2010
«In tema di servitù prediali, la titolarità del diritto di servitù di acquedotto o di scarico sul fondo altrui comporta la proprietà delle opere realizzate per l'esercizio del diritto stesso, soprattutto qualora non risulti diversamente dal titolo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 16234 del 17 luglio 2006
«Il titolare del diritto di servitù coattiva di acquedotto, ai sensi dell'art. 1033 c.c., ha diritto di mantenere le opere necessarie al relativo esercizio fin quando sussiste, per il proprio fondo, il requisito della utilitas la quale, nel caso...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8815 del 30 maggio 2003
«La titolarità della servitù attiva di acquedotto postula la proprietà degli impianti e della rete di distribuzione dell'acqua, sicché tale ius in re aliena non è configurabile sulla base dell'utenza del servizio di fornitura idrica.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3055 del 15 marzo 1995
«Anche la esecuzione di un provvedimento giudiziario senza il rispetto delle forme e delle modalità previste nello stesso provvedimento o nella legge può concretare uno spoglio tutelabile (nella specie, il soggetto, autorizzato, con provvedimento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1258 del 10 aprile 1976
«Il divieto stabilito dall'art. 1034 c.c., che proibisce al titolare di una servitù attiva di acquedotto di far defluire le acque negli acquedotti preesistenti sul fondo servente e destinati al corso di altre acque, è escluso espressamente per il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9926 del 24 maggio 2004
«Per la costituzione della servitù coattiva di acquedotto non è necessaria la presenza di una situazione di interclusione assoluta non altrimenti eliminabile (che è richiesta al solo fine di escludere l'operatività dell'esonero delle case, delle...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14734 del 14 novembre 2000
«L'art. 1037 c.c., il quale stabilisce che chi vuol fare passare le acque sul fondo altrui deve dimostrare che può disporre dell'acqua durante il tempo per cui chiede il passaggio, va inteso nel senso che il titolare del fondo dominante che chiede...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11548 del 11 ottobre 2000
«In tema di costituzione coattiva di servitù, condizione implicita, ma connaturata al carattere coattivo della servitù, è quella della mancanza di alternative per il proprietario del fondo dominante, con la conseguenza che, per la costituzione di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1438 del 24 marzo 1978
«Nell'ipotesi in cui l'ente che effettua la fornitura di acqua sia proprietario della condotta principale e delle diramazioni solo fino al contatore, l'utente è legittimato a chiedere la costituzione in proprio favore della servitù per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4021 del 5 dicembre 1975
«Nella servitù di acquedotto coattivo, la determinazione del luogo attraverso il quale deve effettuarsi il passaggio delle acque non può farsi se non con riguardo alla concreta situazione di fatto, considerandosi — di volta in volta — gli elementi...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 51 del 13 febbraio 2001
«In materia di imposizione di fatto di servitù pubblica di acquedotto, a seguito di realizzazione dell'opera idraulica senza una regolare procedura ablatoria, trova applicazione analogica l'art. 1038 c.c., che distingue, ai fini della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5421 del 13 dicembre 1977
«Alla fine della liquidazione delle indennità spettanti al proprietario di un immobile, per effetto dell'assoggettamento del bene a più servitù coattive (nella specie, di elettrodotto e di acquedotto), in forza di unico provvedimento prefettizio,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2948 del 26 marzo 1994
«I presupposti della costituzione di una servitù di scarico coattivo ex art. 1043 c.c. non differiscono, compatibilmente con il diverso contenuto della servitù, da quelli contemplati dall'art. 1037 c.c. per la costituzione della servitù di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1398 del 21 aprile 1976
«La servitù coattiva di scarico, di cui all'art. 1043 c.c., può essere domandata per liberare il proprio immobile sia dalle acque sovrabbondanti potabili o non potabili, provenienti da acquedotto o da sorgente esistente nel fondo o dallo scarico di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1497 del 16 febbraio 1994
«Poiché la servitù di acquedotto comprende la facoltà, quale adminiculum servitutis, di accedere al fondo servente al fine di controllare lo stato dei canali e delle tubazioni dell'acqua, operare i necessari spurghi e procedere alle riparazioni...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4444 del 27 febbraio 2007
«Ai fini dell'usucapione del diritto di proprietà di beni immobili, l'elemento psicologico, consistente nella volontà del possessore di comportarsi e farsi considerare come proprietario del bene, può essere desunto dalle concrete circostanze di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2744 del 4 maggio 1982
«La tutela possessoria della servitù di derivazione d'acqua e di acquedotto riguarda non solo il possesso dell'acqua o dell'impianto sito sul fondo dominante, ma tutto ciò che è necessario per usare della servitù stessa e che costituisce godimento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15322 del 4 dicembre 2001
«II possesso è tutelato da spogli e molestie indipendentemente dal suo eventuale carattere lesivo di diritti altrui, i quali, pertanto, non possono essere utilmente opposti all'attore in reintegrazione o manutenzione, essendo consentito al...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 89 del 5 gennaio 2001
«...(Fattispecie relativa all'accordo aziendale 12 dicembre 1986 per i dipendenti dell'Azienda Municipalizzata dell'Acquedotto di Napoli, cui non era applicabile ratione temporis la nuova disciplina ex art. 13 legge 24 giugno 1997, n. 196).»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 27183 del 28 dicembre 2007
«Agli effetti del risarcimento del danno da illecito permanente (quale deve ritenersi l'abusiva captazione di acque pubbliche). la permanenza va accertata non già in riferimento al danno, bensì al rapporto eziologico tra il comportamento contra ius...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 493 del 22 luglio 1999
«Perché possa configurarsi illecito permanente è necessario che la condotta venga posta in essere dalla medesima persona, e perciò che l'elemento soggettivo del fatto causale sia ontologicamente riferibile ad un unico soggetto, con la conseguenza...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 371 del 30 giugno 1999
«I comuni gestori del servizio di distribuzione dell'acqua potabile assunto a norma dell'art. 1, primo comma, R.D. n. 2528 del 1925, così come ogni altro ente pubblico gestore di acquedotto, agiscono come soggetti di diritto privato e stipulano con...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10611 del 14 maggio 2014
«Per la costituzione della servitù d'acquedotto, ai sensi dell'art. 1037 cod. civ., le "condizioni dei fondi vicini" devono essere valutate anche se i rispettivi proprietari non sono parti in causa, essi non ricevendone alcun pregiudizio...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 32963 del 2 ottobre 2002
«Non è configurabile il reato di appropriazione indebita aggravata nel caso di omesso, tempestivo pagamento dei canoni c.d. “di fognatura” dovuti, ai sensi dell'art. 17, comma 7, dell'abrogata legge 10 maggio 1976 n. 319, da parte dell'ente gestore...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1491 del 12 febbraio 1988
«Con riguardo al pregiudizio che assuma derivare all'acquedotto municipale ed all'ambiente da una discarica di rifiuti realizzata dal privato, deve riconoscersi al comune la facoltà di adire il giudice ordinario, anche con istanza di accertamento...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 21586 del 24 maggio 2016
«L'impossessamento abusivo dell'acqua convogliata nelle condutture dell'acquedotto municipale integra il reato di furto aggravato e non la violazione amministrativa prevista dall'art. 23 del D.Lgs. 11 maggio 1999, n. 152, che si riferisce alle sole...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24470 del 17 ottobre 2017
«L’art. 1034 c.c. – che trova applicazione ai fini della disciplina della costituzione della servitù coattiva di attraversamento di fondi da parte di ferrovie private di seconda categoria, giusta il rinvio operato dall’art. 5 del r.d. n. 1447 del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 18322 del 11 aprile 2017
«Nei reati di danno a forma libera la desistenza può aver luogo solo nella fase del tentativo incompiuto, non essendo configurabile una volta che siano posti in essere gli atti da cui origina il meccanismo causale capace di produrre l'evento,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 18655 del 14 aprile 2017
«Integra il delitto di furto aggravato dall'uso del mezzo fraudolento - e non quello di truffa - la condotta di colui che, simulando la qualità di incaricato di pubblico servizio, adduca esigenze di inesistenti verifiche o controlli per ottenere la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 23531 del 9 ottobre 2017
«Qualora vi sia incompatibilità tra la domanda principale e quella subordinata proposte in primo grado (nella specie, rispettivamente, di costituzione di servitù coattiva di acquedotto e di accertamento della servitù di corrispondente contenuto...»