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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11576 del 31 marzo 2006
«Il giudice di appello deve annullare la sentenza di primo grado e restituire gli atti al P.M. ai sensi degli artt. 521, 598 e 604 c.p.p., quando non ha provveduto il giudice di primo grado nonostante siano emersi e accertati in dibattimento fatti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8351 del 9 marzo 2006
«L'efficacia preclusiva del decreto di archiviazione non opera in presenza di fatto qualificato come oggettivamente diverso da quello cui si riferiva il provvedimento di archiviazione, all'esito di elementi acquisiti anche nella fase di giudizio e...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 38795 del 30 ottobre 2001
«La mancata contestazione, da parte del pubblico ministero, di una circostanza aggravante ritenuta invece sussistente dal giudice d'appello non può legittimare quest'ultimo a ritenere che il fatto sia diverso da quello contestato ed ad annullare,...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 11021 del 22 ottobre 1998
«Poiché la contestazione del reato permanente, per l'intrinseca natura del fatto che enuncia, contiene già l'elemento del perdurare della condotta antigiuridica, qualora il pubblico ministero si sia limitato ad indicare esclusivamente la data...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13260 del 17 novembre 1999
«L'ordinanza che dispone la rinnovazione parziale del dibattimento in appello non condiziona l'attività ulteriore del giudice procedente e, quindi, può essere in tutto o in parte revocata, sia esplicitamente sia implicitamente, essendo in questo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 41478 del 24 ottobre 2012
«Il principio di correlazione tra imputazione e sentenza non può ritenersi violato da qualsiasi modificazione rispetto all'accusa originaria, ma solo nel caso in cui la contestazione venga mutata in relazione ai suoi elementi essenziali, in modo da...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12139 del 30 marzo 2012
«Sussiste l'interesse della parte civile ad impugnare ai fini civili la sentenza di condanna mirando alla modifica della qualificazione giuridica del fatto, quando dalla detta modifica possa derivare una diversa quantificazione del danno da risarcire.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6487 del 17 febbraio 2012
«È nulla la sentenza d'appello con la quale sia stata attribuita al fatto contestato una diversa qualificazione giuridica senza che l'imputato abbia preventivamente avuto modo di interloquire sul punto.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11335 del 14 marzo 2008
«Il consenso espresso da parte del paziente a seguito di una informazione completa sugli effetti e le possibili controindicazioni di un intervento chirurgico, è vero e proprio presupposto di liceità dell'attività del medico che somministra il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4132 del 15 gennaio 1997
«Il reato di falso ideologico postula che il documento, attestante l'immutatio veri, sia perfetto nel suo tenore letterale, giuridico e nella sua funzione probatoria. Un atto incompleto, firmato in bianco o non contenente tutte le indicazioni...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2749 del 16 marzo 1995
«In tema di correlazione tra accusa e sentenza sia sotto la vigenza dell'art. 477 del codice di procedura penale che secondo quanto stabilito dall'art. 521 c.p.p. attuale, il giudice ben può attribuire una definizione giuridica diversa senza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3550 del 30 gennaio 2012
«Viola il principio di correlazione con l'accusa la sentenza di condanna che, a fronte di una contestazione ben definita (nella specie, per i reati di concussione e omissione di atti d'ufficio), formuli una serie di imputazioni alternative,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 43230 del 4 novembre 2009
«Qualora, a cagione dell’errata qualificazione giuridica del fatto, questo sia stato giudicato dal tribunale in composizione monocratica anziché da quello collegiale, con conseguente configurabilità della nullità di cui al combinato disposto degli...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34879 del 14 settembre 2007
«La violazione del principio di correlazione tra accusa e sentenza sussiste solo quando, nella ricostruzione del fatto posta a fondamento della decisione, la struttura dell'imputazione sia modificata quanto alla condotta, al nesso causale ed...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 16422 del 24 aprile 2007
«Il principio di correlazione tra sentenza e accusa contestata (articolo 521 del c.p.p.) è violato soltanto quando il fatto ritenuto in sentenza si trovi rispetto a quello contenuto in rapporto di eterogeneità o di incompatibilità sostanziale, nel...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 44228 del 10 dicembre 2001
«L'applicazione con la sentenza di primo grado di un'aggravante ad effetto speciale diversa rispetto a quella prevista nell'imputazione e mai contestata nel corso del giudizio, configura un'ipotesi di «fatto diversamente circostanziato», ai sensi...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7500 del 27 giugno 2000
«In tema di correlazione tra l'imputazione contestata e la sentenza (art. 521 c.p.p.) deve ritenersi assolto l'obbligo di contestazione, con riferimento al reato di diffamazione a mezzo della stampa, allorché sia richiamato l'intero articolo,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7583 del 11 giugno 1999
«In tema di bancarotta fraudolenta, concorrono alla consumazione del delitto tutti coloro che abbiano, con la loro attività, apportato un concreto contributo causale alla produzione del dissesto dell'azienda; pertanto, pur rappresentando la...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7142 del 15 giugno 1998
«Il principio di correlazione tra sentenza ed accusa contestata è volto a tutelare il diritto di difesa dell'imputato, il quale deve essere messo in condizione di conoscere l'addebito e di svolgere ogni più opportuna linea difensiva. Tale regola...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11861 del 18 ottobre 1999
«Il principio di correlazione fra accusa contestata e sentenza risulta violato allorché vi sia una sostanziale immutazione del fatto contestato, tale cioè da pervenire ad una sostituzione dell'oggetto dell'imputazione capace di compromettere...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1842 del 12 febbraio 1999
«Il principio di correlazione tra sentenza e accusa contestata è violato soltanto quando il fatto ritenuto in sentenza si trovi rispetto a quello contestato in rapporto di eterogeneità o di incompatibilità sostanziale, nel senso che si sia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6753 del 13 gennaio 1998
«Affinché il giudice di appello possa procedere alla rinnovazione dell'istruzione dibattimentale è necessario che la relativa richiesta sia avanzata nelle forme di cui all'art. 603, primo comma, c.p.p. e che il giudice ritenga, nella sua...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9103 del 8 ottobre 1997
«Salvo il divieto di reformatio in peius, il principio generale di cui all'art. 521 c.p.p. (potere del giudice di dare al fatto una definizione giuridica diversa da quella enunciata nell'imputazione) — presidio del principio di obbligatorietà della...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3871 del 24 aprile 1997
«Non sussiste violazione nel principio di correlazione della sentenza all'accusa contestata quando nella contestazione, considerata nella sua interezza, siano contenuti gli stessi elementi del fatto costitutivo del reato ritenuto in sentenza....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9431 del 6 novembre 1996
«La diversità del fatto accertato in giudizio dal fatto contestato viola i principi dell'immutabilità dell'accusa e del contraddittorio, espressione del più generale diritto di difesa, ed obbliga il giudice, a norma dell'art. 521, a pena di nullità...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8342 del 10 settembre 1996
«La nullità derivante dalla violazione dell'art. 521 c.p.p. non può considerarsi di ordine generale ed assoluto, non attenendo ad alcuna delle ipotesi di cui all'art. 178, lett. c), c.p.p., ma va inquadrata tra le nullità a regime intermedio, come...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9545 del 11 settembre 1995
«Non si ha violazione del principio di correlazione tra sentenza e accusa contestata, allorché, contestata a taluno una condotta concorsuale, ne venga, poi, affermata la responsabilità per attività individualmente svolta. (Fattispecie in cui la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5777 del 18 maggio 1995
«Non può ravvisarsi immutazione non consentita del fatto qualora quello ritenuto in sentenza, ancorché diverso da quello contestato con l'imputazione, sia stato prospettato dallo stesso imputato quale elemento a sua discolpa ovvero per farne...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7552 del 2 luglio 1994
«In tema di relazione fra sentenza ed accusa, il fatto di cui agli artt. 521 e 522 c.p.p. va definito come l'accadimento di ordine naturale dalle cui connotazioni e circostanze soggettive ed oggettive, geografiche e temporali, poste in correlazione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5907 del 23 maggio 1994
«Sussiste violazione nel principio di correlazione della sentenza all'accusa contestata solo quando il fatto ritenuto in sentenza si trovi rispetto a quello contestato in rapporto di eterogeneità o di incompatibilità sostanziale: nel senso che sia...»