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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 20432 del 18 maggio 2015
«Ai fini del computo della prescrizione rileva il momento della lettura del dispositivo della sentenza di condanna e non quello successivo del deposito della stessa. (In applicazione del principio, la Corte ha dichiarato inammissibile il ricorso...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 12931 del 5 aprile 2012
«Il decreto penale di condanna interrompe la permanenza del reato dal momento della notifica all'imputato, a nulla rilevando il fatto che, a seguito dell'opposizione e della comparizione in udienza di quest'ultimo, il decreto sia stato revocato.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14589 del 27 aprile 2006
«In tema di reato associativo, la declaratoria di improcedibilità dell'azione penale in relazione ad una parte del periodo di adesione al vincolo associativo interrompe la permanenza del reato per il periodo corrispondente, precludendo la...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 29885 del 13 luglio 2015
«Qualora venga disposto un rinvio dell'udienza, in accoglimento di un'istanza difensiva di riunione ad altro processo pendente nello stesso stato e grado dinanzi al medesimo giudice, il corso della prescrizione è sospeso per tutta la durata del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 28081 del 2 luglio 2015
«Il rinvio del dibattimento disposto dal giudice in accoglimento della concorde richiesta delle difese (di imputato e di parte civile), nulla opponendo il pubblico ministero, non determina la sospensione del termine di prescrizione, non potendosi...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 4909 del 2 febbraio 2015
«Il rinvio dell'udienza per impedimento legittimo del difensore per contemporaneo impegno professionale determina la sospensione del corso della prescrizione fino ad un termine massimo di sessanta giorni a far capo dalla cessazione dell'impedimento...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 7071 del 13 febbraio 2014
«In tema di sospensione del corso della prescrizione, ai sensi dell’art. 159, comma primo, n. 3, c.p., deve ritenersi che essa non operi quando, essendovi stato rinvio dell’udienza su richiesta della parte civile, la difesa dell’imputato si sia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 27676 del 24 giugno 2013
«Il rinvio del dibattimento richiesto dalla parte civile, non costituisce causa di sospensione del corso della prescrizione nella ipotesi in cui la difesa dell'imputato non abbia espressamente prestato consenso al rinvio né si sia limitata...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 25714 del 25 giugno 2008
«L'art. 10, comma 3, della L. n. 251 del 2005, nella parte in cui esclude l'applicazione dei termini più brevi ai processi pendenti in appello e in sede di legittimità, dev'essere interpretato in senso unitario, sicché l'esclusione riguarda tutte...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 39606 del 26 ottobre 2007
«Costituisce causa di sospensione del corso della prescrizione il rinvio del dibattimento disposto in adesione alla richiesta congiunta dell'imputato e della parte civile, motivata con l'esigenza di addivenire ad un accordo in ordine al...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12453 del 4 aprile 2005
«Il rinvio del dibattimento disposto per impedimento dell'imputato o del difensore e su loro richiesta non necessita di un formale provvedimento di sospensione della prescrizione; infatti, la sospensione del corso della prescrizione è...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7242 del 20 febbraio 2004
«La sospensione del corso della prescrizione, quando si connette — in applicazione del comma primo dell'art. 159 c.p. — ad una sospensione del procedimento imposta da una particolare disposizione di Legge, è condizionata dall'esatta applicazione di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 43094 del 11 novembre 2003
«In tema di prescrizione del reato, la sospensione del procedimento e il rinvio o la sospensione del dibattimento comportano la sospensione dei relativi termini ogni qualvolta siano disposti per impedimento dell'imputato o del suo difensore, ovvero...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 24603 del 5 giugno 2003
«La mancata partecipazione del difensore all'udienza dibattimentale per adesione allo sciopero di categoria costituisce legittimo impedimento a comparire, a norma dell'art. 486, quinto comma c.p.p., solo se tempestivamente comunicata al giudice;...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 38492 del 18 novembre 2002
«In tema di prescrizione, il rinvio o la sospensione del dibattimento disposti dal giudice in accoglimento della richiesta dell'imputato di esibizione di documentazione, già in suo possesso ovvero che avrebbe potuto ottenere al momento...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2156 del 6 marzo 1997
«Nel caso in cui il giudice abbia disatteso la richiesta di rinvio del dibattimento per l'adesione del difensore di fiducia all'astensione dalle udienze deliberata dalla classe forense ed abbia nominato all'imputato un difensore di ufficio per...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8606 del 26 febbraio 2015
«È inammissibile, in quanto volto a sollecitare una pronuncia "di mero principio", il ricorso per cassazione fondato sulla mancata previsione di un meccanismo che consenta all'imputato di fruire dell'oblazione - in astratto applicabile per il reato...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 9689 del 3 marzo 2004
«Nell'ipotesi in cui l'oblazione diventi ammissibile in corso di giudizio per ius superveniens, è applicabile in via analogica il disposto di cui all'art. 141 comma quattro bis att. c.p.p., che, in caso di modifica dell'originaria imputazione in...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 25217 del 11 maggio 2003
«In tema di oblazione, il D.L.vo 28 agosto 2000 n. 274 non contiene alcuna limitazione all'applicabilità delle disposizioni degli artt. 162 e 162 bis c.p. Ne consegue che l'imputato al quale è stata contestata la recidiva specifica...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 40509 del 14 novembre 2001
«Qualora l'estinzione del reato per oblazione divenga possibile solo in seguito alla modifica dell'originaria imputazione disposta con la sentenza pronunciata all'esito del dibattimento, con la quale venga inflitta la pena per il reato in essa...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 14289 del 17 dicembre 1999
«Nel dettare l'art. 141 att. c.p.p., il legislatore ha inteso disciplinare il procedimento di oblazione in modo completo e omogeneo, sicché, in base al principio accolto dall'art. 15 prel. c.c., secondo il quale lex posterior derogat priori, il...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 28079 del 2 luglio 2015
«In tema di possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli, il profilo oggettivo caratterizzante il reato è costituito dall'attualità del possesso degli strumenti atti allo scasso, che non presuppone, però, un rapporto di contiguità...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 739 del 21 gennaio 1998
«Ai fini della sussistenza della contravvenzione di cui all'art. 674 c.p. — getto pericoloso di cose (nel caso di specie, emissioni di vapori) — non si richiede un effettivo nocumento alle persone, in dipendenza della condotta contestata, essendo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 38073 del 16 ottobre 2007
«In tema di getto pericoloso di cose, nel caso di emissioni di fumi, gas o vapori atti ad offendere o molestare le persone, la prova del superamento del limite di tollerabilità deve essere determinato di volta in volta dal giudice, anche mediante...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10336 del 15 novembre 1993
«Pur non essendovi l'obbligo (giuridico e penalmente sanzionato) di tenere pulita la propria abitazione, tuttavia l'art. 674 c.p. vieta di tenerla talmente sporca da arrecare molestia o disturbo, mediante esalazioni maleodoranti, alle persone che...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2377 del 20 gennaio 2012
«Tra le emissioni di gas, vapori o fumo atte ad offendere o imbrattare o molestare persone rientrano tutte le sostanze volatili che emanano odori provocanti disturbo, disagio o fastidio alle persone. (Fattispecie nella quale l'imputato, nella sua...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2544 del 26 febbraio 1994
«La seconda ipotesi prevista dall'art. 674 c.p., «chiunque. . . provoca emissioni. . . di fumo. . . atte a molestare le persone nei casi non consentiti dalla legge», richiama espressamente i limiti legali posti dalla legge civile a tutela del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1381 del 14 gennaio 2015
«I presupposti per la declaratoria della causa di non punibilità prevista per il coniuge dall'art. 649, comma primo, n. 1, c.p., devono sussistere al momento della commissione del fatto e, pertanto, non assume rilevanza il matrimonio contratto tra...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 22342 del 24 maggio 2013
«È illegittima la decisione con cui il giudice subordina la concessione della sospensione condizionale della pena al risarcimento del danno contestualmente liquidato senza procedere, con apprezzamento motivato, alla valutazione, sia pure sommaria,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7933 del 7 luglio 1998
«In tema di invasione di terreni la subordinazione della sospensione condizionale della pena al rilascio del terreno in favore della P.A. è provvedimento legittimo e conforme al dettato dell'art. 165 c.p. La restituzione della res sulla quale è...»