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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 24270 del 13 luglio 2006
«Il rifiuto del servizio militare per ragioni di coscienza, posto in essere prima dell'entrata in vigore della L. 14 novembre 2000 n. 331, ove non sussistano le condizioni nelle quali, ai sensi dell'art. 2, comma primo, lett. f), di detta legge,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 21823 del 22 giugno 2006
«La sospensione del servizio militare di leva, previsto dall'art. 7 D.L.vo n. 215 del 2001, non ha determinato la totale abolizione del servizio militare obbligatorio, che continua ad essere disciplinato, in riferimento a specifiche situazioni e a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12316 del 31 marzo 2005
«L'abolizione del servizio militare di leva ridisegna la fattispecie penale del delitto di rifiuto della relativa prestazione eliminando il disvalore sociale della condotta incriminata. Ne consegue che l'art. 1, comma sesto, della legge 14 novembre...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 43168 del 22 ottobre 2013
«Le cause sopravvenute idonee a escludere il rapporto di causalità sono sia quelle che innescano un percorso causale completamente autonomo rispetto a quello determinato dall'agente, sia quelle che, pur inserite in un percorso causale ricollegato...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 38343 del 18 settembre 2014
«In materia di infortuni sul lavoro, gli obblighi di prevenzione, assicurazione e sorveglianza gravanti sul datore di lavoro, possono essere trasferiti con conseguente subentro del delegato nella posizione di garanzia che fa capo al delegante, a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 15860 del 16 aprile 2015
«In tema di concorso di persone nel reato, la responsabilità di chi coopera ad un fatto criminoso non presuppone la convergenza psicologica sull'evento finale perseguito da altro dei concorrenti, essendo sufficiente che il suo apporto sia stato...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 10857 del 11 marzo 2008
«L'esercente di un servizio ferroviario è responsabile della sicurezza del servizio stesso ed assume pertanto una posizione di garanzia non solo nei confronti del personale dipendente e dei viaggiatori, ma anche nei riguardi di terze persone che...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10002 del 26 settembre 1991
«L'omissione di apposita relazione formulata da esperti o perito non vizia il procedimento neanche in relazione all'art. 11, R.D.L. 20 luglio 1934, n. 1404, la cui violazione non è sanzionata da nullità, purchè, comunque, risulti che il giudice...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7454 del 19 maggio 1989
«...della comprensione dell'illecito commesso, come risultò dal fatto che immediatamente dopo il reato lo stesso chiese ai familiari di chiamare i carabinieri. Infatti, il vizio parziale di mente è compatibile con la ritenuta maturità del minore.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7712 del 30 giugno 1988
«In ipotesi di imputato in età minorile al momento della commissione del fatto, l'accertamento in concreto della capacità di intendere e di volere è giudizio di merito insindacabile in sede di legittimità, ove sostenuto da motivazione esente da...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8450 del 18 settembre 1997
«Pur se non è configurabile una incompatibilità assoluta ed astratta tra motivi a delinquere e condizioni inerenti alla persona, implicanti una diminuita imputabilità, (quale la minore età ed il vizio parziale di mente), è necessario, tuttavia,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8326 del 28 settembre 1982
«L'imputabilità del minore infradiciottenne è compatibile con il vizio parziale di mente.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 30792 del 18 settembre 2006
«In tema di misure alternative alla detenzione, la previsione di cui all'art. 7 della legge n. 251 del 2005 — che ha introdotto il comma primo dell'art. 47 ter della legge n. 354 del 1975 il quale prevede specifiche restrizioni nella concessione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1120 del 25 giugno 1997
«Il concorso eventuale nel reato associativo è configurabile e si realizza ogni qualvolta un soggetto, senza essere stabilmente inserito nella struttura dell'associazione criminosa, svolga, con coscienza e volontà, un'attività, ancorché occasionale...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 35884 del 16 settembre 2009
«...originariamente imputato a titolo di concorso nella falsità ideologica in certificati commessa da persona esercente un servizio di pubblica necessità è stato riqualificato dalla S.C. quale falso per induzione ai sensi degli artt. 48 e 481 c.p.).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7444 del 26 giugno 1992
«Rettamente è ritenuta provata la compartecipazione al reato di detenzione di sostanza stupefacente di colui il quale non si limiti a trasportare il detentore, suo amico, con la propria auto, ma gli faccia compiere una serie di giri viziosi per le...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12543 del 25 marzo 2015
«...ha ritenuto immune da vizi la sentenza impugnata che aveva escluso la applicazione dell'attenuante per avere il minorenne partecipato con piena consapevolezza alla concertazione del delitto, avvenuta in una riunione ospitata nella sua abitazione).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9487 del 7 novembre 1996
«Sussiste responsabilità a titolo di dolo eventuale, e non concorso anomalo in reato più grave di quello inizialmente concordato, ai sensi dell'art. 116 c.p., nel caso di partecipazione ad un'azione di attacco nei confronti della forza pubblica,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12488 del 17 settembre 1990
«...del fatto, senza valutare gli elementi soggettivi che concorrono alla valutazione della capacità a delinquere in riferimento all'esigenza di difesa della società. La S.C. in applicazione del detto principio annullava per vizio di motivazione).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 79 del 18 gennaio 1974
«Nella nozione di manifatture o fabbriche insalubri, di cui all'art. 216 del T.U. delle leggi sanitarie, va compresa qualsiasi attività industriale — considerandosi come tale ogni attività diretta alla produzione di beni o servizi — e quindi anche...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 14811 del 10 aprile 2015
«Ai fini della configurabilità del reato di rifiuto di fornire le proprie generalità, il presupposto dell'"esercizio delle funzioni", nel cui contesto deve essere formulata la richiesta di dare le indicazioni, non può ritenersi sussistente solo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6919 del 11 giugno 1992
«La clausola con la quale si subordini la sospensione condizionale della pena inflitta per il reato di diserzione alla riassunzione del servizio entro una certa data è illegittima. Essa, invero è fuori dall'ambito di quelle consentite dall'art. 165...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 155 del 10 gennaio 1998
«...o nullità della sentenza o incompetenza funzionale del giudice, ma un vizio in procedendo, che, una volta, riscontrato esistente dalla Corte di cassazione, rende possibile valutare il tempo stabilito dalla sospensione obbligatoria.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 80 del 10 marzo 1992
«In tema di riabilitazione, è priva di motivazione l'ordinanza del tribunale di sorveglianza che rigetta la richiesta dell'interessato indicando riassuntivamente le cause ritenute ostative alla concessione della riabilitazione, senza l'indicazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4721 del 15 novembre 1995
«Ai fini della concessione della riabilitazione in relazione al reato di furto aggravato consumato mediante l'uccisione di un esemplare di fauna selvatica appartenente al patrimonio indisponibile dello Stato (art. 1, L. 27 dicembre 1977, n. 968),...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3588 del 27 ottobre 1993
«L'effetto dell'estinzione della pena — previsto dall'ultimo comma dell'art. 47 dell'ordinamento penitenziario quale conseguenza dell'effetto positivo del periodo di affidamento in prova al servizio sociale — deve essere rapportato alla sola pena...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2382 del 29 luglio 1993
«...di adempiere dev'essere provata da colui che richiede la riabilitazione ed il relativo apprezzamento fatto dal giudice di merito sfugge al sindacato di legittimità, ove sia basato su corrente argomentazioni, non inficiate da vizi logici.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 41460 del 7 ottobre 2013
«L'estinzione della pena conseguente al buon esito del periodo di affidamento in prova al servizio sociale non determina anche l'estinzione delle misure di sicurezza, non comportando tale esito l'automatico venir meno della pericolosità sociale del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 23973 del 24 giugno 2005
«Non è ostativo all'accertamento della pericolosità sociale del condannato ai fini dell'esecuzione della libertà vigilata l'estinzione della pena conseguente al buon esito del periodo di affidamento in prova al servizio sociale, in quanto la misura...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 17019 del 10 aprile 2003
«L'estinzione della pena conseguente al buon esito del periodo di affidamento in prova al servizio sociale, in applicazione dell'art. 47 legge 26 luglio 1975, n. 354, non estingue anche la misura di sicurezza della libertà vigilata, eventualmente...»