-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9365 del 14 luglio 2000
«Il precetto è sottoscritto dalla parte o dal difensore munito di procura. La procura al difensore da parte del creditore può essere conferita anche dopo la notificazione del precetto al debitore, ma, ove venga proposta opposizione al precetto, la...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7067 del 25 giugno 1993
«Alla stregua del principio (ricavabile dal primo comma dell'art. 477 c.p.c.), nel caso di titolo esecutivo emesso nei confronti di un determinato debitore, il creditore, il quale intende esercitare l'azione esecutiva nei confronti del successore a...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1436 del 26 febbraio 1990
«L'ingiunzione fiscale, che sia stata notificata al contribuente, e che, in difetto di tempestiva opposizione, abbia determinato l'incontestabilità dell'accertamento del credito tributario, non perde il valore di titolo esecutivo nei confronti...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1181 del 24 aprile 1974
«L'alternativa tra notificazione separata e notificazione congiunta del titolo in forma esecutiva e del precetto, regolata in via generale dall'art. 479 c.p.c., non opera quando il titolo è costituito da una cambiale, per la quale non è previsto il...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4334 del 23 febbraio 2009
«In tema di esecuzione forzata, il creditore procedente onerato dal versamento di una cauzione, ove ritenga - anche giuridicamente - impossibile prestare la cauzione nelle modalità fissate dal giudice, ha l'onere di chiedere al giudice medesimo di...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6664 del 15 marzo 2013
«In tema di crediti pecuniari, ottenuto con un primo precetto il pagamento spontaneo della somma intimata, accettata senza riserve, la notifica di un nuovo precetto per il pagamento di una ulteriore somma, calcolata sulla base del medesimo titolo...»
-
Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 23914 del 27 dicembre 2012
«La notificazione di una sola copia del titolo esecutivo, contenente il credito di due creditori non legati da vincolo di solidarietà attiva, da parte dell'avvocato che agisce nella qualità di procuratore di entrambi, non comporta alcuna nullità, a...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20634 del 22 settembre 2006
«La sopravvenienza, successivamente alla proposizione dell'opposizione al precetto, delle condizioni di esistenza della pretesa esecutiva non può essere presa in considerazione dal giudice dell'opposizione perché non rilevante al fine di decidere...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7784 del 18 giugno 2001
«In forza del principio secondo il quale l'esecuzione forzata deve essere normalmente preceduta dalla notificazione del titolo in forma esecutiva e del precetto (art. 479 c.p.c.), il chiamato in garanzia, nei confronti del quale sia stata accolta...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8164 del 22 luglio 1991
«La pendenza del procedimento esecutivo non preclude né rende inutile la reiterazione dell'atto processuale che vi dà inizio ed, in funzione di questo, il compimento degli atti prodromici necessari, al fine di porre al riparo la concreta attuazione...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3593 del 28 aprile 1990
«Nel processo esecutivo per espropriazione forzata in base a cambiale, unico atto preliminare è la notifica al debitore del precetto, il quale deve contenere la trascrizione non necessariamente integrale del titolo di credito bensì la indicazione...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15378 del 6 luglio 2006
«Poiché la finalità del precetto è quella di invitare il debitore ad adempiere e di renderlo edotto del proposito del creditore di procedere ad esecuzione forzata in suo danno, l'opposizione di merito, proposta dal debitore congiuntamente a quella...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3656 del 14 febbraio 2013
«In tema di espropriazione forzata, il creditore pignorante, che intenda far valere nel processo già instaurato un ulteriore credito nei confronti del medesimo debitore, può intervenire nell'esecuzione ai sensi degli artt. 499 e segg. c.p.c.,...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5515 del 29 febbraio 2008
«L'eccessività della somma portata nel precetto non travolge questo per l'intero ma ne determina la nullità o inefficacia parziale per la somma eccedente, con la conseguenza che l'intimazione rimane valida per la somma effettivamente dovuta, alla...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 20658 del 2 ottobre 2007
«Nel processo esecutivo (nel caso di specie, pignoramento presso terzi), a differenza che nel processo di cognizione, il creditore procedente o intervenuto ha l'onere di produrre il titolo esecutivo, ma non anche di provare l'esatto ammontare degli...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5168 del 9 marzo 2005
«In tema di esecuzione forzata promossa in forza di titolo cambiario o di assegno, l'obbligo della trascrizione del titolo di credito, derivante dalle precise indicazioni degli artt. 480, secondo comma, c.p.c., 63, terzo comma, R.D. n. 1669 del...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2895 del 9 maggio 1985
«Dal confronto fra il secondo comma dell'art. 480 c.p.c. — secondo il quale il precetto deve contenere, tra l'altro, la trascrizione integrale del titolo esecutivo, quando questa è richiesta dalla legge, ed inoltre, in tal caso, la certificazione...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2160 del 30 gennaio 2013
«L'eccessività della somma portata nel precetto non travolge questo per l'intero, ma dà luogo soltanto alla riduzione della somma domandata nei limiti di quella dovuta, con la conseguenza che l'intimazione rimane valida per la somma effettivamente...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15901 del 20 luglio 2011
«L'interpretazione costituzionalmente orientata dell'art. 480, terzo comma, c.p.c. - come individuata dalla Corte Cost. nella sentenza n. 480 del 2005 - richiede che l'opposizione a precetto debba essere notificata dal debitore presso la residenza...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13219 del 31 maggio 2010
«Il Comune nel quale il creditore, con l'atto di precetto, abbia dichiarato la propria residenza od eletto il proprio domicilio, ai sensi dell'art. 480, comma terzo, c.p.c., deve ritenersi coincidente con quello in cui ha sede il giudice...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12540 del 28 maggio 2009
«Alla stregua di un'interpretazione costituzionalmente orientata (come individuata dalla Corte cost. nella sentenza n. 480 del 2005), l'art. 480, comma terzo, c.p.c. consente al debitore di notificare l'opposizione all'esecuzione nel luogo in cui...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5621 del 15 marzo 2005
«La norma dell'art. 480, terzo comma, c.p.c., attribuisce alla parte che intende promuovere l'esecuzione forzata la facoltà di dichiarare la propria residenza o di eleggere domicilio in uno, a sua scelta, tra i possibili luoghi dell'esecuzione....»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7505 del 16 luglio 1999
«La norma dell'art. 480, terzo comma, c.p.c., attribuisce alla parte che intende promuovere l'esecuzione forzata una facoltà, che consiste nel dichiarare la propria residenza o nell'eleggere domicilio, ma, nel contempo le impone un onere, che...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6880 del 23 luglio 1997
«Se il debitore propone opposizione a precetto dinanzi ad un giudice del luogo di sua residenza, anziché del luogo in cui il creditore ha eletto il domicilio (art. 480, terzo comma, c.p.c.), e questi si limita ad eccepire l'incompetenza per materia...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10591 del 25 ottobre 1993
«Il creditore che, nel giudizio di opposizione a precetto, eccepisce l'incompetenza per territorio del giudice del luogo di notifica del precetto, sostenendo di avere indicato un diverso luogo di residenza o di avere eletto domicilio in altro luogo...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6234 del 24 ottobre 1986
«Il comune nel quale il creditore, con l'atto di precetto, abbia dichiarato la propria residenza od eletto il proprio domicilio, ai sensi dell'art. 480 terzo comma c.p.c., deve ritenersi coincidente con quello in cui ha sede il giudice...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 28627 del 2 dicembre 2008
«In tema di spese inerenti la notificazione del titolo esecutivo e le attività di redazione e notificazione del precetto, costituendo esse un accessorio delle spese processuali riferibili al titolo esecutivo giudiziale (secondo un'interpretazione...»
-
Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 19512 del 19 dicembre 2003
«Il creditore dell'amministrazione pubblica, fornito di titolo esecutivo, ha l'onere di notificare il precetto, atto di natura non processuale, direttamente all'ufficio amministrativo debitore, ai sensi degli artt. 480, ultimo comma, e 144 c.p.c.,...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11578 del 31 maggio 2005
«Il termine di novanta giorni, previsto dall'art. 481 c.p.c., entro cui l'esecuzione deve essere iniziata per ovviare alla comminatoria di inefficacia del precetto, è un termine di decadenza e non di prescrizione, attenendo all'inattività...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2067 del 4 febbraio 2004
«In tema di esecuzione forzata, l'illegittimità dell'inizio dell'esecuzione, derivante dall'inosservanza del termine perentorio per il promovimento della stessa previsto dall'art. 481, primo comma, c.p.c., non può essere fatta valere nel giudizio...»