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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 850 del 21 maggio 1993
«Alla stregua dell'art. 303 del nuovo codice di procedura penale il termine massimo della custodia cautelare ricomincia a decorrere ex novo anche nel caso di rinvio del procedimento da un giudice all'altro con sentenza, ipotesi che, come già...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3961 del 19 maggio 1993
«Dichiarata dal giudice, all'udienza preliminare, l'incompetenza per territorio e disposta la trasmissione degli atti al pubblico ministero presso il giudice ritenuto territorialmente competente, i termini di durata della custodia cautelare...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4830 del 13 febbraio 1992
«Dichiarata, da parte del giudice competente, l'inefficacia della misura cautelare della custodia in carcere disposta con ordinanza di giudice successivamente dichiaratosi incompetente, ed emessa contestualmente la rinnovazione della misura con...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 48734 del 17 dicembre 2012
«Una volta riconosciuta in sede di riesame l'incompetenza del giudice che ha adottato una misura cautelare, il Tribunale non può pronunciare l'annullamento nè la riforma del provvedimento impugnato, ma, dopo averlo confermato, deve provvedere, ai...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 25707 del 28 giugno 2011
«L'interesse dell'indagato ad impugnare, con richiesta di riesame, l'ordinanza applicativa di misura cautelare disposta dal giudice dichiaratosi incompetente "ex" art. 27 c.p.p., e divenuta inefficace per il decorso del termine di venti giorni, non...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 33474 del 10 settembre 2001
«In tema di riesame di misura cautelare disposta dal giudice incompetente (art. 27 c.p.p.), non determina la inutilizzabilità degli esiti delle intercettazioni telefoniche la circostanza che non siano stati di nuovo trasmessi al tribunale del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5386 del 18 novembre 1998
«,In tema di emissione di provvedimenti cautelari, ciascun giudice, nell'assumere un provvedimento, è sempre obbligato al rispetto della propria competenza ed è perciò abilitato a verificarne l'esistenza sulla base delle risultanze di cui dispone....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2411 del 2 luglio 1998
«Il tribunale del riesame ha il potere di esaminare la sussistenza della competenza territoriale del giudice che ha disposto la misura cautelare e conseguentemente valutare se il provvedimento sia stato adottato da parte di giudice incompetente...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2123 del 20 settembre 1996
«L'impugnazione contro una sentenza contumaciale può essere proposta dal difensore solo se munito di un mandato specifico, tuttavia non è necessario che questo venga rilasciato dopo la pronuncia della sentenza quando emerga con chiarezza il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3424 del 27 novembre 1995
«Il provvedimento col quale il giudice competente rinnova la misura cautelare disposta da giudice dichiaratosi incompetente è soggetto a riesame: invero tale provvedimento non si traduce in semplice ripetizione di quello a suo tempo adottato, ma...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1608 del 24 aprile 1995
«L'ordinanza con la quale il giudice, che ha ricevuto gli atti a seguito di dichiarazione di incompetenza, applica la misura cautelare ai sensi degli artt. 27 e 292 c.p.p., non è soggetta all'appello di cui all'art. 310, bensì alla richiesta di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4555 del 26 novembre 1993
«Anche quando la misura cautelare sia stata applicata da giudice incompetente e gli atti siano stati tempestivamente trasmessi all'ufficio del P.M. presso il giudice competente, la decisione sull'istanza di riesame spetta al tribunale nel cui...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3218 del 25 luglio 1991
«Il provvedimento con il quale viene elevato un conflitto di competenza non è impugnabile, avendo il giudice di cui all'ultima parte del comma primo dell'art. 31 c.p.p. - obbligato all'immediata trasmissione degli atti alla Corte di cassazione -...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1671 del 25 giugno 1990
«È abnorme, e come tale immediatamente ricorribile per cassazione, l'ordinanza con la quale il giudice rigetti la richiesta di trasmissione degli atti alla Corte di cassazione per la risoluzione di un asserito conflitto di competenza, in quanto la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3855 del 21 ottobre 1993
«Non è abnorme - ed è, pertanto, insuscettibile di ricorso per cassazione - il provvedimento con il quale il giudice per le indagini preliminari presso la pretura rifiuta di declinare la propria competenza per materia in favore del Gip presso il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, ordinanza n. 2630 del 4 settembre 1996
«In tema di conflitti di competenza, in tanto sussiste per il giudice l'obbligo dell'immediata trasmissione degli atti alla Corte di cassazione, ai sensi dell'art. 30, secondo comma, c.p.p., in quanto il contenuto dell'atto di parte, da questa...»
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Cassazione penale, Sez. I, ordinanza n. 4817 del 21 dicembre 1993
«In presenza di un atto di parte, da questa qualificato come denuncia di conflitto, il giudice è tenuto a disporne l'immediata trasmissione alla Corte di cassazione, ai sensi dell'art. 30, comma secondo, c.p.p., solo in quanto il contenuto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4493 del 3 dicembre 1993
«Per aversi un conflitto di competenza occorre la coesistenza di volontà contrastanti di due o più giudici di prendere o ricusare la cognizione del medesimo reato, con conseguente paralisi del procedimento. Ne consegue che presupposto necessario di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3588 del 20 ottobre 1992
«La denuncia di conflitto ad iniziativa della parte presuppone l'attualità di contrasto tra giudici (due o più) reale ed effettivo. In caso diverso la denuncia della parte vale a stimolare l'attenzione del giudice sul tema della competenza e ad...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 888 del 17 aprile 1990
«Nel caso in cui il presidente del tribunale, avendo constatato che a seguito di astensione è venuta meno la possibilità di comporre il collegio, rimetta il procedimento penale, ai sensi dell'art. 70, quarto comma, c.p.p. 1930 (ora art. 43, secondo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2890 del 23 agosto 1994
«È inammissibile la denuncia di conflitto di competenza non presentata per iscritto. (Nella specie, di essa si dava atto solo nell'ordinanza del giudice di merito che aveva rimesso gli atti alla Cassazione, peraltro senza precise indicazioni sui...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3402 del 28 ottobre 1991
«È inoppugnabile il provvedimento del giudice che eleva conflitto di competenza.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 666 del 29 aprile 1999
«Ai fini della determinazione della competenza, la Corte di cassazione non è vincolata dal normale limite istituzionale del divieto di valutazione del merito, ma ha anzi il potere-dovere di esaminare anche sotto tale profilo le risultanze...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4960 del 9 novembre 1995
«Presupposto del procedimento incidentale di risoluzione di un conflitto di competenza è l'esistenza di due formali provvedimenti con cui due giudici prendano, o ricusino di prendere, contemporaneamente, cognizione di un medesimo fatto costituente...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 38112 del 21 novembre 2006
«La assegnazione di un affare ad una sezione piuttosto che ad altra non attiene alla giurisdizione, ma piuttosto alla competenza interna, e, pertanto, non si considera afferente alla capacità del giudice, ai sensi dell'art. 33 c.p.p., salva...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 33519 del 5 ottobre 2006
«In tema di delitto di corruzione, l'accertamento dell'avvenuto pagamento degli eventuali intermediari non consente ex se l'individuazione del momento consumativo del reato, in mancanza di altri elementi che possano ragionevolmente indurre a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16214 del 11 maggio 2006
«Le irregolarità in tema di formazione dei collegi e di destinazione dei giudici agli uffici giudiziari incidono sulla capacità del giudice, con conseguente nullità ex art. 178, lett. a) c.p.p., solo quando hanno per scopo l'elusione o la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10255 del 5 marzo 2003
«In tema di intercettazioni telefoniche, la circostanza che nell'ambito di un'unica operazione di intercettazione si avvicendino diversi magistrati dell'ufficio del Gip nell'emanazione dei decreti di autorizzazione e di proroga non viola il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7604 del 17 febbraio 2003
«Nel procedimento di prevenzione il richiamo del comma sesto dell'art. 4 della legge 27 dicembre 1956 n. 1423, che rinvia, per la individuazione delle norme applicabili, agli artt. 636 e 637 del codice di rito abrogato, deve intendersi riferito...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 27862 del 11 luglio 2001
«La destinazione a funzioni monocratiche dibattimentali di magistrato che non abbia esercitato — come prescritto dall'art. 7 bis R.D. 30 gennaio 1941 n. 12, inserito dall'art. 57, comma 1, della legge 16 dicembre 1999 n. 479 — per almeno tre anni...»