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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 970 del 17 gennaio 2007
«Per effetto delle innovazioni introdotte dalla legge n. 353 del 1990, tra gli elementi che la citazione in appello deve contenere — in virtù del richiamo operato dall'art. 342, primo comma, c.p.c. — vi è anche l'avvertimento di cui all'art. 163,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3051 del 25 maggio 1979
«Ove sia stato assegnato al convenuto un termine di comparizione minore di quello stabilito dalla legge, l'atto introduttivo del giudizio è nullo e la relativa nullità, se non sia stata sanata con effetti ex nunc dalla costituzione del convenuto,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12794 del 27 settembre 2000
«L'inammissibilità dell'appello proposto tardivamente può essere eccepita per la prima volta in sede di legittimità dalla parte interessata, ed è comunque rilevabile d'ufficio dalla Corte di cassazione quando la relativa questione non sia stata...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4601 del 11 aprile 2000
«L'inammissibilità dell'appello per tardivo deposito del relativo atto, siccome rilevabile d'ufficio in ogni stato e grado del giudizio, può essere eccepita anche in sede di legittimità e non è sanata dalla costituzione dell'appellato, in quanto la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6235 del 9 luglio 1996
«L'inammissibilità dell'appello, ancorché non rilevata dal giudice del gravame, può essere rilevata nella successiva sede di legittimità anche d'ufficio, salvo i limiti del giudicato, nel caso in cui la relativa questione sia stata già esaminata e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11657 del 19 novembre 1998
«L'appello avverso una sentenza pronunciata all'esito di un giudizio celebrato, in primo grado, con rito ordinario è inammissibile, perché tardivo, se proposto con la forma prescritta per l'impugnazione delle sentenze pronunciate all'esito di rito...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10425 del 21 ottobre 1998
«Per il principio dell'ultrattività del rito, ove la controversia, ancorché introdotta con ricorso, sia stata trattata in primo grado con rito ordinario in luogo di quello del lavoro al quale è assoggettata (nella specie: determinazione dell'equo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7158 del 1 agosto 1997
«Nel procedimento di impugnazione della sentenza di separazione personale dei coniugi, l'appello va proposto con ricorso e non con citazione; tuttavia, ove l'appello sia stato proposto con citazione, in applicazione del principio generale di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10725 del 19 settembre 1992
«Contro le sentenze di separazione personale e di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio, pubblicate successivamente alla data di entrata in vigore della L. 5 marzo 1987, n. 74 — ancorché rese in procedimenti anteriormente...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2631 del 5 febbraio 2014
«L'inammissibilità dell'appello, per la mancata esposizione degli elementi di fatto e per la genericità delle censure, ove sia stata esclusa dal giudice d'appello, non può essere rilevata d'ufficio in sede di legittimità, né può essere dedotta, per...»
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Cassazione civile, Sez. VI-5, ordinanza n. 10440 del 6 maggio 2013
«L'inammissibilità dell'appello, in ragione del deposito del relativo atto oltre il termine annuale di decadenza previsto dall'art. 327, primo comma, c.p.c. ("ratione temporis" vigente), è rilevabile in ogni stato e grado del giudizio e, quindi,...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 10025 del 24 aprile 2013
«L'atto di citazione in appello è nullo qualora vi sia contrasto tra l'intestazione del gravame (indicante quale giudice il tribunale) e la "conventio in ius" (contenente l'invito a comparire davanti alla corte d'appello), ciò determinando assoluta...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 30603 del 30 dicembre 2011
«Non sussiste nullità dell'atto di appello, allorché esso manchi dell'avvertimento secondo cui l'appellato, in caso di mancata costituzione nel termine, decade dal diritto di proporre l'appello incidentale, in quanto l'art. 342 c.p.c., nel...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17474 del 9 agosto 2007
«In relazione alla nullità dell'atto di citazione in appello, la disciplina dettata dal nuovo testo dell'art. 164 c.p.c. (come sostituito, a far data dal 30 aprile 1995, dall'art. 9 della legge n. 353 del 1990) opera una distinzione quanto alle...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4035 del 21 febbraio 2007
«L'erronea indicazione nell'atto di appello della data di nascita della parte appellata non determina la configurazione di un valido motivo di nullità o addirittura di inesistenza dell'atto stesso e della relativa notificazione trattandosi di una...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 24412 del 29 ottobre 2013
«L'intervento in appello, recante una domanda volta ad ottenere l'esecuzione in forma specifica in proprio favore di un contratto preliminare concluso "inter alios", è inammissibile, attesi i limiti sanciti dall'art. 344 c.p.c., tendendo non ad...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22925 del 9 ottobre 2013
«È inammissibile l'intervento in appello ex art. 344 c.p.c. della curatela fallimentare che, avendo esercitato vittoriosamente l'azione di risarcimento di danni a tutela della massa in un separato giudizio, intende contestare il diritto dei soci...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 20696 del 22 novembre 2012
«A norma dell'art. 344 c.p.c., il terzo proprietario di un immobile in virtù di atto trascritto anteriormente alla trascrizione della domanda giudiziale "inter alios", definita con sentenza di trasferimento di una quota indivisa dell'immobile che...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10590 del 25 giugno 2012
«Nei casi di intervento in appello, a norma dell'art. 344 c.p.c., da parte di chi prospetti che la situazione giuridica accertata o costituita dalla sentenza di primo grado possa pregiudicare un proprio autonomo diritto, legittimazione e merito si...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 25999 del 23 dicembre 2010
«La controversia tra due associazioni, in ordine alla nullità di una deliberazione assunta dagli organi di una terza associazione estranea al giudizio, è utilmente decisa sulla base di accertamenti che acquistano l'efficacia del giudicato soltanto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4251 del 22 febbraio 2010
«In tema di regolamento delle spese giudiziali, allorquando il giudice di appello dichiari inammissibile un intervento dinanzi a sé per ragioni meramente processuali (nella specie, per difetto dei presupposti di cui all'art. 344 c.p.c. e per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 18560 del 20 agosto 2009
«L'interesse del terzo ad intervenire in appello, ai sensi dell'art. 344 c.p.c., va valutato non già "ex post", e cioè in base all'incidenza che la decisione impugnata può concretamente avere sulla posizione del terzo, ma "ex ante", e cioè con...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12385 del 25 maggio 2006
«Ai sensi dell'art. 344 c.p.c. l'intervento in appello-precluso a chi non abbia partecipato al giudizio di primo grado, a meno che non sia successore a titolo particolare nel diritto controverso (art. 111 c.p.c.) — è limitato a coloro che sarebbero...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5071 del 25 maggio 1999
«In caso di contratti agrari in cui sia parte una famiglia coltivatrice, la quale ha la struttura della società semplice, la domanda giudiziale relativa a rapporti che rientrano nell'oggetto sociale può essere proposta nei confronti di ciascuno dei...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8500 del 27 agosto 1998
«L'intervento dei terzi nel giudizio di appello, data la formulazione dell'art. 344 c.p.c., che ne impedisca un'interpretazione diversa da quella letterale, può ritenersi ammesso limitatamente ai soli terzi che potrebbero proporre opposizione a...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 134 del 10 gennaio 2012
«Qualora venga notificato un atto di appello durante la sospensione feriale dei termini processuali (ovvero tra il 1° agosto ed il 15 settembre), il termine per la costituzione dell'appellante di cui all'art. 347 c.p.c. è anch'esso soggetto alla...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10864 del 18 maggio 2011
«Il termine per la costituzione dell'attore, nel caso in cui l'atto introduttivo del giudizio venga notificato a più persone, è di dieci giorni decorrenti dalla prima notificazione sia nel giudizio di primo grado che in quello d'appello; tale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25640 del 17 dicembre 2010
«In caso di pluralità di appellati, è costituito tempestivamente in giudizio l'appellante cha abbia depositato in cancelleria - nei dieci giorni dalla prima notifica (art. 165, primo comma, c.p.c.) - copia dell'atto di impugnazione notificato ad...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9329 del 20 aprile 2010
«Il termine per la costituzione dell'appellante, ai sensi dell'art. 347 c.p.c., in relazione all'art. 165 c.p.c., decorre dal momento del perfezionamento della notificazione dell'atto di appello nei confronti del destinatario e non dal momento...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11783 del 21 maggio 2007
«Ai fini dell'osservanza del termine di costituzione in appello da parte dell'appellante, per «giorno della notificazione» ai sensi degli artt. 165 e 347 c.p.c., s'intende quello in cui si realizza non l'effetto, anticipato e provvisorio, a...»