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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9209 del 11 ottobre 1997
«In tema di falso documentale, le planimetrie catastali che siano state allegate alla domanda di voltura e presentate al competente ufficio assumono la natura di atti pubblici, in quanto costituiscono atti fondamentali attraverso i quali...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8816 del 15 giugno 1990
«...numero di protocollo), oltre che certificativo-dispositivo (accertamento della imposta da iscrivere a ruolo), che, redatto dal pubblico ufficiale, in esplicazione di una funzione tipicamente pubblica, rientra nel novero degli atti pubblici.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 5540 del 3 giugno 1982
«...concernenti un testamento olografo; sicché tale enucleazione, avente carattere di eccezione, testimonia che le falsità sulle altre scritture private equiparate agli atti pubblici quoad poenam sono punibili solo a seguito della privata doglianza.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9927 del 28 settembre 1995
«... Né tale incompatibilità sussiste solo perché l'ente in questione è stato definito «ente pubblico economico», attese le peculiarità di natura pubblicistica che lo contraddistinguono. Tale ente infatti persegue quelle stesse finalità di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13299 del 19 novembre 1999
«...degli artt. 469 c.p. (contraffazione delle impronte di pubblica autenticazione e certificazione) e 476 stesso codice (falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici) nel caso in cui la falsificazione concerna un atto notarile.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 20108 del 9 maggio 2013
«...patteggiamento ad una pena superiore a due anni di reclusione in cui sia omessa la condanna al pagamento delle spese processuali e l'applicazione della pena accessoria obbligatoria per legge della interdizione dei pubblici uffici per anni cinque.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8148 del 22 luglio 1992
«La pena accessoria dell'interdizione perpetua dai pubblici uffici prevista dall'art. 317 bis c.p. per il delitto di peculato e per quello di concussione, trova applicazione anche per il delitto di tentata concussione. Infatti, pur costituendo il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8619 del 26 settembre 1997
«Le sezioni provinciali della Lega italiana per la lotta contro i tumori, alla quale è da attribuire la qualifica di ente pubblico ai sensi della legge 20 marzo 1975, n. 70, partecipano della natura pubblicistica di detto Ente, pur dopo la modifica...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1631 del 21 febbraio 1997
«In particolare la Corte Suprema ha rilevato che, essendo comunque il denaro destinato alla pubblica amministrazione, non potevano rilevare le modalità di esazione e che il possesso del medesimo rimaneva qualificato dalla finalità di natura...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8009 del 24 agosto 1993
«Siffatta nozione di appropriazione è rimasta invariata anche dopo la L. n. 86 del 1990 (recante modifiche in tema di delitti dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione), sicché non può evocarsi la diversa figura di reato prevista...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7772 del 17 febbraio 2003
«Il reato, tuttavia, non sussiste quando le chiamate telefoniche per esigenze personali, per la loro sporadicità ed occasionalità, restano contenute nell'ambito dei “casi eccezionali”, nei quali esse sono consentite, ai sensi dell'art. 10, comma...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13351 del 11 ottobre 1990
«La fattispecie criminosa prevista dall'art. 315 c.p. — a seguito delle modifiche in tema di delitti dei pubblici ufficiali contro la P.A. introdotte dalla L. 26 aprile 1990, n. 86 artt. 1 e 20 — è ricompresa tra le ipotesi di reato di cui all'art....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 23801 del 24 maggio 2004
«Tuttavia non può difettare la connessione tra l'offerta o dazione e la funzione pubblica esercitata dal soggetto agente, non bastando la mera qualità di pubblico ufficiale che questo rivesta prescindendo da un credibile uso della funzione ai fini...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2019 del 3 marzo 1993
«I beni giuridici protetti dall'art. 317 c.p. sono identificabili nell'imparzialità e nel buon andamento della pubblica amministrazione, che vengono vulnerati quando i pubblici ufficiali, o gli incaricati di un pubblico servizio, si valgono della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9769 del 13 ottobre 1992
«Il delitto di concussione è integrato non solo dall'abuso dei poteri pubblici, cioè dalla condotta del pubblico ufficiale che si concretizza nel porre in essere atti ovvero manifestazioni intellettive quali esercizio delle attribuzioni...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6587 del 13 giugno 1991
«Il delitto di cui all'art. 317 c.p., oltre che con la forma della «costrizione», si consuma anche con quella della «induzione» per effetto della quale il privato soggiace alla posizione di preminenza del pubblico ufficiale che, abusando della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 45147 del 18 dicembre 2001
«Non dà luogo alla configurabilità del reato di peculato la sola utilizzazione dei materiali e delle attrezzature d'ufficio (carta, fotocopiatrici, computers, etc.), per l'effettuazione di un'attività (nella specie, rilascio di certificati) propria...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12990 del 11 dicembre 1998
«...atto legittimo. (Nella specie si trattava di dipendenti del Fondo pensioni della Cariplo. La Corte, pur affermando il suesposto principio, ha annullato senza rinvio la sentenza impugnata, non rivestendo gli agenti la qualità di pubblici...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10851 del 17 dicembre 1996
«Atteso il principio secondo il quale l'ufficio del procuratore della Repubblica si incarna in tutti i suoi componenti, senza che occorra, verso i terzi, una delega formale del titolare, è da escludere che costituisca causa di nullità del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4072 del 7 aprile 1994
«Il delitto di corruzione (art. 318 c.p.) non è configurabile nel caso di donativi soltanto se questi, per la loro modicità, escludono la ipotizzabilità di corrispettivo dell'atto di ufficio, previo giudizio di proporzione tra il dono e l'atto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5843 del 23 aprile 1990
«...pubblici, mentre nel secondo la parzialità si rivela nell'atto, segnandolo di connotazioni privatistiche, perché formato nell'interesse esclusivo del privato corruttore, e rendendolo pertanto illecito e contrario ai doveri d'ufficio.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6038 del 13 maggio 1999
«Ai fini dell'integrazione dei reati di cui agli articoli 318 e 319 c.p., acquistano la qualità di pubblici ufficiali ai sensi dell'articolo 357 c.p., coloro che concorrono in qualità di organi a formare la volontà e ad attuare gli scopi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 38698 del 22 novembre 2006
«La circostanza aggravante prevista dall'art. 319 bis c.p. (avere conferito pubblici impieghi, stipendi o pensioni o stipulato contratti interessanti la P.A. di appartenenza) si applica anche ai dirigenti di aziende municipalizzate in relazione ai...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16335 del 26 aprile 2011
«In tema di distinzione tra i reati di corruzione e concussione, non è ravvisabile l'ipotesi della concussione cosiddetta "ambientale" qualora il privato si inserisca in un sistema nel quale il mercanteggiamento dei pubblici poteri e la pratica...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11918 del 21 novembre 2000
«Ai fini della configurabilità del reato di concussione c.d. «ambientale» (e della sua differenziazione rispetto al reato di corruzione) non è sufficiente l'accertamento di una situazione ambientale in cui sia diffuso il mercanteggiamento dei...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2233 del 26 gennaio 2001
«Ai fini della configurabilità del reato di istigazione alla corruzione, è persona incaricata di pubblico servizio l'operatore motoristico e meccanico dell'ufficio provinciale della motorizzazione, la cui attività, volta alle certificazioni...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5439 del 13 aprile 1990
«...il convincimento che gli agenti si sarebbero «venduti» per un nonnulla, fosse ravvisabile un gesto di scherno, gravemente lesivo del prestigio dei pubblici ufficiali, e conseguentemente l'ipotesi di reato di cui all'art. 341, primo comma, c.p.).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9306 del 26 agosto 1994
«Di conseguenza, il reato non sussiste, non solo nella generale ipotesi della notizia divenuta di dominio pubblico, ma anche nel caso in cui, trattandosi di notizie di ufficio ancora segrete, le stesse siano rivelate a persone autorizzate a...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 30152 del 9 luglio 2004
«Commette il reato di rivelazione di segreti di ufficio (art. 326 c.p.) l'operatore amministrativo della cancelleria commerciale di un tribunale che fornisca ad un terzo estraneo informazioni su procedure pre-fallimentari in corso, prima ancora che...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7281 del 20 giugno 2000
«...ricezione della denuncia avrebbe esposto i pubblici ufficiali a conseguenze penali e che nel bilanciamento tra l'interesse al buon andamento della pubblica amministrazione e il diritto di difesa doveva essere attribuita prevalenza a quest'ultimo).»