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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2281 del 29 agosto 1995
«È ammissibile il ricorso per cassazione sottoscritto da tre difensori di fiducia, dei quali soltanto quello nominato per ultimo risulti scritto nell'albo della Corte di cassazione. La regola sancita dall'art. 96, comma 1, c.p.p., secondo cui...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 787 del 4 maggio 1992
«Il numero d'ordine del registro delle notizie di reato istituito dall'art. 335 c.p.p. costituisce un dato estrinseco dell'iscrizione sicché, per determinare il dies a quo ai fini della decorrenza dei termini di durata massima delle indagini...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2756 del 1 giugno 2000
«Gli atti, non classificabili sulla base di schemi aprioristici, che il pubblico ministero ritenga inidonei ad assurgere a dato rilevante ai fini dell'esercizio dell'azione penale possono essere iscritti nel registro mod. 45, previsto appunto per...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3399 del 12 luglio 1997
«L'istanza della persona offesa dal reato di essere informata della richiesta di archiviazione avanzata dal pubblico ministero può essere utilmente presentata anche il giorno precedente all'emissione del provvedimento di archiviazione, perché deve...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5405 del 11 maggio 1998
«In tema di modificazione dell'imputazione, fatto diverso — che legittima la contestazione all'imputato presente anche senza il suo consenso — è quello con connotati materiali anche difformi da quelli descritti nel capo d'imputazione ma...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 31728 del 21 luglio 2004
«In tema di diffamazione commessa mediante scritti (art. 595 c.p.), sussiste il requisito della comunicazione con più persone, necessario per integrare il reato, anche quando le espressioni offensive siano comunicate ad una sola persona ma...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 39340 del 21 novembre 2002
«Ai fini dell'applicazione dell'art. 431, comma 1, lett. b), c.p.p. (ai sensi del quale, in deroga al principio dell'oralità cui è espirata la disciplina del processo penale, è consentito l'inserimento nel fascicolo per il dibattimento degli atti...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 32343 del 9 agosto 2007
«I verbali d'ispezione dei luoghi eseguiti dalla polizia giudiziaria sono atti irripetibili, come tali legittimamente acquisibili al fascicolo del dibattimento, allorché si limitino alla descrizione di situazioni o luoghi suscettibili di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10278 del 23 maggio 2006
«Ai fini dell'applicazione dell'art. 431, comma 1, lett. b), c.p.p. (ai sensi del quale, in deroga al principio dell'oralità cui è ispirata la disciplina del processo penale, è consentito l'inserimento nel fascicolo per il dibattimento degli atti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 37286 del 7 novembre 2002
«Ai fini dell'applicazione dell'art. 431, comma 1, lett. b), c.p.p. (ai sensi del quale, in deroga al principio dell'oralità cui è ispirata la disciplina del processo penale, è consentito l'inserimento nel fascicolo per il dibattimento degli atti...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 9284 del 12 agosto 1998
«L'accertamento realizzato in sede investigativa dal pubblico ministero non urgente e sicuramente ripetibile non può essere inserito nel fascicolo di cui all'art. 431 c.p.p. e non può essere utilizzato in dibattimento, neppure attraverso...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 11493 del 3 novembre 1998
«La mancanza, nell'atto di impugnazione, dei requisiti prescritti dall'art. 581 c.p.p., in tutta la sua estensione e in ciascuna delle sue articolazioni, impedisce di rilevare e dichiarare la sussistenza di eventuali cause di non punibilità, dato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7483 del 24 giugno 1998
«In tema di rivelazione ed utilizzazione di segreti d'ufficio da parte degli impiegati dello Stato, il contenuto dell'obbligo la cui violazione è sanzionata dall'art. 326 c.p., deve essere desunto dal nuovo testo dell'art. 15 del D.P.R. 10 gennaio...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10284 del 30 novembre 1996
«In tema di esame testimoniale, la parte che non ha indicato il teste a suo favore non può porre, in sede di controesame di quello introdotto da altra parte, domande su circostanze diverse da quelle specificate da chi ne ha richiesto l'esame al...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3253 del 29 marzo 1996
«La nozione di «fatto diverso» differenziata da quella di «fatto nuovo» comprende non solo un fatto che integri una diversa imputazione restando storicamente invariato, ma anche quello che abbia connotati materiali difformi da quelli descritti nel...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8351 del 9 marzo 2006
«L'efficacia preclusiva del decreto di archiviazione non opera in presenza di fatto qualificato come oggettivamente diverso da quello cui si riferiva il provvedimento di archiviazione, all'esito di elementi acquisiti anche nella fase di giudizio e...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 36551 del 13 ottobre 2010
«In tema di correlazione tra imputazione contestata e sentenza, per aversi mutamento del fatto occorre una trasformazione radicale, nei suoi elementi essenziali, della fattispecie concreta nella quale si riassume l'ipotesi astratta prevista dalla...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35225 del 21 settembre 2007
«Il principio di correlazione tra imputazione e sentenza risulta violato quando nei fatti, rispettivamente descritti e ritenuti, non sia possibile individuare un nucleo comune, con la conseguenza che essi si pongono, tra loro, non in rapporto di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8824 del 11 agosto 1995
«In tema di assicurazione della R.C.A. la clausola di polizza che condizioni la garanzia assicurativa alla circostanza che il contraente sia munito di valida patente implica l'inoperatività della garanzia stessa, in ipotesi di patente di guida...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 874 del 29 aprile 1998
«L'individuazione concreta delle testate sulle quali disporre la pubblicazione della sentenza non comporta alcuna valutazione riferibile alla specie ed all'entità della sanzione, ma si risolve in una attività meramente descrittiva e ricognitiva che...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6298 del 25 maggio 1992
«La deposizione resa da un testimone non contenuto in una lista depositata nei termini prescritti dall'art. 567, comma 2, c.p.p. 1988 è colpita da sanzione di inammissibilità e, quindi, è inutilizzabile ai fini della decisione (art. 191 c.p.p....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7551 del 11 giugno 1999
«In tema di diffamazione commessa mediante scritti, il requisito della comunicazione con più persone non sussiste qualora la propagazione dell'offesa, contenuta in una lettera diretta ad un determinato soggetto, non sia voluta dall'agente, ma sia...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2349 del 19 gennaio 2006
«L'art. 587 comma primo c.p.p., che consente al coimputato non impugnante (o che abbia proposto impugnazione inammissibile) di partecipare al procedimento di impugnazione promosso da altro imputato, giovandosi della impugnazione di quest'ultimo,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6810 del 12 luglio 1997
«L'effetto estensivo di cui all'art. 587 c.p.p. non opera nel senso di una riammissione nei termini prescritti per l'impugnazione, ma intende assicurare soltanto la par condicio degli imputati che si trovino in situazioni identiche; ne consegue che...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 24 del 16 dicembre 1999
«L'indagine di legittimità sul discorso giustificativo della decisione ha un orizzonte circoscritto, dovendo il sindacato demandato alla Corte di cassazione essere limitato - per espressa volontà del legislatore - a riscontrare l'esistenza di un...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5036 del 9 febbraio 1994
«La disciplina contenuta nell'art. 669 c.p.p. in tanto è applicabile in quanto la pluralità di sentenze, oltre che lo stesso imputato, concernano lo «stesso fatto», inteso quest'ultimo come coincidenza fra tutte le componenti delle concrete...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1210 del 27 maggio 1995
«A norma dell'art. 700 c.p.p. l'estradizione è consentita sulla base di una domanda alla quale sia allegata copia del provvedimento restrittivo della libertà personale nonché una relazione sui fatti addebitati alla persona della quale è domandata...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9554 del 1 luglio 2002
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, il rilascio del certificato assicurativo, completo di tutte le indicazioni e gli elementi prescritti dalla legge...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8154 del 18 agosto 1998
«In tema di disciplina dell'assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli ed in relazione agli illeciti amministrativi previsti, con riferimento ai sinistri con soli danni a cose, a carico degli...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6593 del 24 marzo 2006
«A norma dell'art. 38 c.p.c., nel testo introdotto dall'articolo della legge n. 353 del 1990, l'incompetenza per materia o per territorio, nei casi previsti dall'art. 28 c.p.c., non può più essere rilevata d'ufficio in ogni stato e grado del...»