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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6937 del 23 giugno 1993
«In tema di responsabilità civile degli insegnanti per i danni cagionati da fatti illeciti di loro allievi, il dovere di vigilanza imposto ai docenti dall'art. 2048, secondo comma, c.c. non ha carattere assoluto, bensì relativo, occorrendo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8418 del 15 ottobre 1994
«La disposizione (art. 276 c.p.c.) che impone la partecipazione, alla deliberazione della decisione, degli stessi giudici che componevano il collegio all'udienza di discussione — da osservarsi anche con riguardo al procedimento (disciplinato dalla...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1501 del 27 febbraio 1996
«Poiché nel nuovo codice di procedura penale non è stata riprodotta la disposizione di cui all'art. 3, secondo comma, del codice abrogato, né sono state reiterate le altre disposizioni alla stessa collegate (artt. 24 ss. dello stesso codice) – con...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6367 del 13 luglio 1996
«La erronea affermazione dell'esistenza di un fatto la cui realtà, invece, debba ritenersi positivamente esclusa in base al tenore degli atti o documenti di causa può costituire motivo di revocazione della sentenza ai sensi dell'art. 395, n. 4,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 969 del 7 febbraio 1996
«È corretto criterio di interpretazione della domanda (nella specie del contenuto della pretesa risarcitoria) che il giudice di primo grado interpreti le conclusioni, di non chiaro tenore letterale, contenute nell'atto di citazione, alle quali si è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11386 del 17 novembre 1997
«Per il disposto degli artt. 40 e 41 c.p., applicabili anche all'illecito civile, il comportamento successivo del danneggiato esclude la responsabilità del danneggiante ove costituisca causa unica ed esclusiva dell'evento dannoso elidendo ogni...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3400 del 21 aprile 1997
«A seguito del fallimento di una società, che è causa di scioglimento ma non di estinzione della medesima, rimangono in vita gli organi sociali con i loro poteri rappresentativi. Inoltre, alla dichiarazione di fallimento consegue, per il fallito,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 622 del 22 gennaio 1997
«La cessazione della materia del contendere costituisce il riflesso processuale del venire meno della ragion d'essere della lite, per la sopravvenienza di un fatto che priva le parti di ogni interesse a proseguire il giudizio, ma di per se non da...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10121 del 13 ottobre 1998
«Nel rito del lavoro, oltre il limite temporale segnato, di norma, dal tempestivo deposito della memoria difensiva a norma dell'art. 416 c.p.c., la parte può legittimamente rilevare, ai fini della valorizzazione nel giudizio della loro efficacia...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9875 del 5 ottobre 1998
«In caso di notificazione in uno dei luoghi pertinenti alla persona del destinatario indicati dall'art. 139 c.p.c. e consegna dell'atto a soggetto non avente una delle qualifiche precisate dalla legge, la conseguente nullità della notificazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13337 del 6 ottobre 2000
«Il dovere del custode di segnalare il pericolo connesso all'uso della cosa si arresta di fronte ad un'ipotesi di utilizzazione impropria, la cui pericolosità sia talmente evidente ed immediatamente apprezzabile da chiunque, tale da renderla del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8326 del 3 maggio 2004
«L'attività di specificazione o di interpretazione di una sentenza di cassazione non può essere oggetto né del procedimento di correzione di errore materiale, né di quello di revocazione a norma dell'art. 391 bis c.p.c. Ne consegue che, sotto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14601 del 12 luglio 2005
«Nel giudizio di cassazione avente ad oggetto una controversia in materia di risarcimento dei danni da circolazione stradale, non è qualificabile come ricorso incidentale adesivo, da proporsi nei termini ordinari, quello proposto dalla compagnia...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14113 del 20 giugno 2006
«Pur costituendo principio generale – desumibile dal combinato disposto degli artt. 132 e 276 c.p.c. – che la paternità della decisione deve essere attribuita esclusivamente al giudice o al collegio che ha elaborato la decisione stessa e che, sia...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 23882 del 9 novembre 2006
«Nel rito del lavoro, il rigoroso sistema delle preclusioni che regola in egual modo sia l'ammissione delle prove costituite che di quelle costituende trova un contemperamento – ispirato alla esigenza della ricerca della «verità materiale» cui è...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9049 del 19 aprile 2006
«Colui che attivamente o passivamente si espone all'esito del processo, oltre a conseguire i vantaggi, deve anche sopportare le eventuali conseguenze sfavorevoli che, in ordine alle spese, sono stabilite a suo carico in base al principio della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17460 del 9 agosto 2007
«In tema di esecuzione forzata immobiliare, il mancato versamento del prezzo determina non l'inesistenza del decreto di trasferimento ex art. 586 c.c. bensì la nullità assoluta dello stesso; ne consegue che tale provvedimento, in quanto atto del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4797 del 1 marzo 2007
«È affetta da vizio di motivazione la sentenza con la quale il giudice di merito, a fronte di precise e circostanziate critiche mosse dal consulente tecnico di parte alle risultanze della consulenza tecnica d'ufficio, non le abbia in alcun modo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5120 del 6 marzo 2007
«Per denunciare il vizio di motivazione è necessario collegare le censure a specifiche questioni sottoposte al vaglio del giudice, mentre il principio fondamentale dell'interesse (art. 100 c.p.c.), impedisce di domandare la cassazione di una...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12444 del 16 maggio 2008
«In tema di responsabilità derivante da circolazione stradale, il giudice che abbia in concreto accertato la colpa di uno dei conducenti non può, per ciò solo, ritenere superata la presunzione posta a carico anche dell'altro dall'art. 2054, secondo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 406 del 11 gennaio 2008
«Nella fase di impugnazione delle sentenze emesse in controversie aventi ad oggetto richiesta di risarcimento danni derivanti dalla circolazione di autoveicoli, promosse dal danneggiato soccombente sia contro il conducente sia contro il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11320 del 15 maggio 2009
«Pur essendo la procedura di correzione degli errori materiali di cui agli artt. 287 e 288 c.p.c. applicabile, benché non richiamata, al processo di esecuzione, l'intervenuta correzione con ordinanza del giudice dell'esecuzione, in materia di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1893 del 27 gennaio 2009
«Qualora con il ricorso per cassazione si sollevino censure che comportino l'esame di delibere comunali, decreti sindacali e regolamenti comunali, è necessario – in virtù del principio di autosufficienza del ricorso stesso – che il testo di tali...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5331 del 5 marzo 2009
«Non è ammissibile la proposizione del regolamento di competenza necessario (previsto dall'art. 42 cod. proc. civ.) nel caso in cui, provvedutosi alla riunione di cue cause connesse (che conservano, in ogni caso, la loro autonomia), il giudice...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 22171 del 29 ottobre 2010
«L'istanza di revocazione di una sentenza della Corte di cassazione, proponibile ai sensi dell'art. 391 c.p.c., implica, ai fini della sua ammissibilità, un errore di fatto riconducibile all'art. 395, primo comma, n. 4, c.p.c. e che consiste in un...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25439 del 16 dicembre 2010
«La disposizione dell'ultimo comma dell'art. 306 c.p.c., a norma della quale, se non vi è un diverso accordo, la parte che ha rinunciato agli atti del processo deve rimborsare le spese alle altre parti, è applicabile, in virtù dell'espresso...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 12664 del 20 luglio 2012
«Anche laddove vengano denunciati con il ricorso per cassazione "errores in procedendo", in relazione ai quali la Corte è anche giudice del fatto, potendo accedere direttamente all'esame degli atti processuali del fascicolo di merito, si prospetta...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10727 del 8 maggio 2013
«Non può dedursi con ricorso per cassazione l'errore materiale consistente nella mancata previsione in dispositivo di un diritto riconosciuto in motivazione in quanto, in caso di non coincidenza tra quanto riportato in dispositivo e quanto scritto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9193 del 7 maggio 2015
«L'amministratore di una società che, succedendo ad una precedente gestione d'altro amministratore caratterizzata da gravi irregolarità, ometta del tutto di informare l'assemblea dei soci, è responsabile non già di tali irregolarità ma della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24951 del 6 dicembre 2016
«La non corrispondenza del collegio, così come riportato nell’epigrafe della sentenza, con quello innanzi al quale sono state precisate le conclusioni è causa di nullità della decisione solo in caso di effettivo mutamento del collegio medesimo;...»