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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6275 del 4 giugno 1993
«In tema di assicurazione obbligatoria, il giudizio per il risarcimento dei danni conseguenti ad un sinistro stradale, interrotto a causa della liquidazione coatta amministrativa dell'impresa assicuratrice, può essere indifferentemente riassunto e...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1252 del 5 dicembre 2000
«Le controversie che hanno ad oggetto prestazioni previdenziali integrative che gli enti pubblici non economici corrispondono al proprio personale a mezzo di apposito fondo sono devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20659 del 25 settembre 2009
«Il secondo comma dell'art. 78 c.p.c. si riferisce ai casi in cui sorga un conflitto di interessi tra rappresentante e rappresentato non altrimenti disciplinato da norme sostanziali, per cui, nei casi di conflitto, la parte non può esercitare...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2800 del 10 marzo 1995
«Il principio posto dall'art. 78, secondo comma, c.p.c., secondo cui in caso di conflitto di interessi tra rappresentante e rappresentato deve nominarsi a quest'ultimo un curatore speciale, ha validità generale e comprende tutti i casi in cui vi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1771 del 18 maggio 1976
«In tema di rappresentanza sostanziale, il conflitto di interessi tra rappresentante e rappresentato non può essere rilevato d'ufficio o dedotto per la prima volta in sede di legittimità (come si verifica, al contrario, per il conflitto di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1808 del 29 marzo 1979
«L'esistenza di un conflitto di interessi fra rappresentante e rappresentato, se può legittimare una delle altre parti, che vi abbia interesse, a chiedere la nomina di un curatore speciale al rappresentato ai sensi dell'art. 79 cpv. c.p.c., non può...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7628 del 24 maggio 2002
«La valutazione del carattere offensivo o non di uno scritto o di altra manifestazione del pensiero si pone, per il giudice che deve adottarla, come valutazione di un atto, in ordine alla quale esso ha l'obbligo di dare conto del convincimento cui...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 554 del 20 marzo 1962
«La disposizione contenuta nell'art. 94 c.p.c., presuppone che colui, che è condannato alle spese giudiziali in proprio, abbia effettivamente la rappresentanza del soggetto che è parte in senso sostanziale, ovvero che sia intervenuto in giudizio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15986 del 13 giugno 2008
«In tema di giudizio di equità, rientra fra i principi informatori della materia dell'illecito aquiliano, ai quali è tenuto ad uniformarsi il giudice di pace a seguito della pronuncia n. 206 del 2004 della Corte costituzionale, quello secondo il...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 18641 del 22 aprile 2004
«Sussiste la responsabilità del direttore dei lavori della ditta incaricata della collocazione di un impianto di distribuzione di gas metano per la morte di un pedone caduto all'interno di una voragine formatasi lungo la strada, nel punto in cui...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 441 del 21 gennaio 1983
«Al fine di distinguere il concorso di reati dal reato complesso e se una determinata ipotesi criminosa prevista dalla legge sia da ritenersi diversa ed autonoma rispetto ad un'altra, deve aversi riguardo agli elementi costitutivi delle due...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 34103 del 23 settembre 2005
«Integra il reato di vendita di prodotti industriali con segni mendaci (artt. 517 c.p. e 4, comma quarantanovesimo, L. 24 dicembre 2003 n. 350) la messa in vendita con la dicitura «Made in Italy» di un prodotto che non può considerarsi di origine...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12953 del 9 giugno 2014
«E configurabile, e opponibile al minore rappresentato, la simulazione assoluta di un atto, eccedente i limiti dell'ordinaria amministrazione, compiuto dal legale rappresentante, preventivamente e regolarmente autorizzato dal giudice tutelare.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8096 del 7 aprile 2014
«L'indennità prevista dall'art. 1127 cod. civ. è oggetto di un debito di valore, da determinarsi con riferimento al tempo della sopraelevazione, sicché non trova applicazione la regola dettata dall'art. 1224 cod. civ. per i debiti di valuta,...»
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Cassazione civile, Sez. VI-5, ordinanza n. 458 del 13 gennaio 2014
«In tema di riscossione delle imposte sui redditi, l'emissione del ruolo straordinario con obbligo di pagamento immediato delle imposte iscritte, ai sensi dell'art. 11 del d.P.R. 29 settembre 1973, n. 602, è legittima quando sussiste fondato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10515 del 7 settembre 1999
«Il furto d'uso (art. 626 c.p.), ipotesi attenuata del reato di furto dal quale non si differenzia per la condotta di sottrazione o impossessamento e per la natura e tipologia delle cose apprensibili, può avere per oggetto qualsiasi cosa mobile...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7259 del 19 giugno 2000
«Nell'ipotesi in cui gli uffici comunali siano indotti al rilascio di una concessione edilizia mediante la falsa rappresentazione dei luoghi contenuta nel progetto e negli elaborati tecnici presentati dal soggetto richiedente, si configura il reato...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2529 del 14 marzo 1997
«Le attestazioni della concessione edilizia in ordine allo stato dei luoghi interessati dall'edificazione rappresentano un elemento essenziale della stessa, nel cui contenuto vengono incorporate, trattandosi di un presupposto indispensabile per...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2689 del 13 marzo 1996
«Bene è ipotizzabile il concorso materiale dei reati di patrocinio infedele e di truffa nell'ipotesi in cui il patrocinatore, con la sua condotta infedele, occultando notizie o comunicando notizie false sul corso del processo, oltre a recare danno...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 30790 del 18 settembre 2006
«In relazione alla fattispecie di cui all'art. 640 bis c.p., in forza del combinato disposto degli artt. 322 ter e 640 quater c.p., il sequestro preventivo può avere ad oggetto anche beni o valori equivalenti al profitto del reato. (Nel caso di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 39761 del 21 ottobre 2003
«Integra il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, di altri Enti pubblici o delle Comunità europee, previsto dall'art. 316 ter c.p., e non quello di cui all'art. 640 bis c.p. (truffa aggravata per il conseguimento di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11655 del 12 ottobre 1999
«In tema di appropriazione indebita, ai fini della ricorrenza dell'aggravante della prestazione d'opera, è sufficiente la esistenza di un rapporto, anche di natura meramente fattuale, che abbia rappresentato, quantomeno, occasione (se non anche...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6917 del 1 giugno 1999
«Integra il delitto di appropriazione indebita e non quello di furto la condotta di chi, avendo il possesso di energia elettrica sulla base di regolare contratto, la destina ad uso diverso rispetto a quello previsto nello stesso contratto, per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5905 del 17 marzo 2006
«La procura alle liti abilita il procuratore, per la discrezionalità tecnica che gli spetta nell'impostazione della lite, a scegliere, in relazione anche agli sviluppi della causa, la condotta processuale da lui ritenuta più rispondente agli...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9280 del 13 settembre 1991
«Ai fini dell'applicazione dell'attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuità, deve ritenersi che nel caso di ricettazione di assegni circolari e bancari già compilati, il danno cagionato dal reato non è solo quello del valore cartaceo dei...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1497 del 15 gennaio 2014
«In tema di giudizio contumaciale, ove risulti perfezionata la "vocatio in ius" e le parti non abbiano addotto circostanze dimostrative dell'impossibilità di partecipare al giudizio, l'omissione formale di una tempestiva dichiarazione di contumacia...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5845 del 17 maggio 1988
«Al fine di escludere l'elemento di colpa, di cui all'art. 672, primo comma, c.p., rappresentato dalla mancata adozione delle debite cautele nella custodia di un cane da guardia, non basta che l'animale pericoloso si trovi in luogo privato o...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10844 del 10 novembre 1992
«Ai fini della configurabilità della responsabilità per l'omissione di lavori in edifici o costruzioni che minacciano rovina, il contratto di locazione finanziaria (contratto cosiddetto di «leasing») non è assoggettabile alla disciplina dettata per...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7634 del 7 luglio 1994
«L'elemento oggettivo della contravvenzione di cui all'art. 707 c.p., rappresentato dal fatto che l'agente sia «colto in possesso» di chiavi alterate o di grimaldelli, non va inteso nel senso che, oltre al possesso di tali oggetti, si richiede...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2637 del 27 aprile 1984
«Il ricorso per regolamento di competenza ove non sia sottoscritto dal procuratore che ha rappresentato la parte nel giudizio di merito per il quale non si richiede il requisito dell'iscrizione nell'albo speciale del patrocinio in cassazione, esige...»