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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17026 del 26 luglio 2006
«L'interesse ad agire con un'azione di mero accertamento non implica necessariamente l'attuale verificarsi della lesione d'un diritto o una contestazione, essendo sufficiente uno stato di incertezza oggettiva sull'esistenza di un rapporto giuridico...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5129 del 6 aprile 2001
«La qualificazione giuridica costituisce pronuncia di merito nel solo caso in cui il riconoscimento del rapporto giuridico costituisca contemporaneamente presupposto della competenza e la condizione per l'esercizio dell'azione in modo che, negata...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6746 del 26 luglio 1996
«Il potere-dovere del giudice di qualificare giuridicamente l'azione e di attribuire il nomen iuris al rapporto giuridico sostanziale dedotto in giudizio, anche in difformità rispetto alle deduzioni delle parti, trova tuttavia un limite nel divieto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18602 del 5 agosto 2013
«Poiché nel nostro ordinamento le eccezioni in senso stretto, cioè quelle rilevabili soltanto ad istanza di parte, si identificano o in quelle per le quali la legge espressamente riservi il potere di rilevazione alla parte o in quelle in cui il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13014 del 14 luglio 2004
«Incorre nel vizio di ultrapetizione il giudice di appello che esamini una questione non espressamente prospettata nei motivi d'appello, che non possa ritenersi tacitamente proposta, non essendo in rapporto di necessaria connessione con quelle...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6712 del 15 maggio 2001
«Il potere-dovere del giudice di qualificare giuridicamente l'azione e di attribuire il nomen iuris al rapporto giuridico sostanziale dedotto in giudizio, anche in difformità rispetto alle deduzioni delle parti, trova un limite — la cui violazione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7620 del 5 giugno 2001
«...cui non esiste, in termini generali ed incondizionati, l'obbligo, o l'onere, del soggetto giuridico di ricevere comunicazioni e, in particolare, di accettare la consegna di comunicazioni scritte da parte di chicchessia e in qualunque situazione.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16529 del 21 agosto 2004
«La valutazione in ordine all'attendibilità di un teste deve avvenire soprattutto in relazione, al contenuto della dichiarazione e non aprioristicamente per categorie, in quanto in quest'ultima ipotesi il giudizio sull'attendibilità sfocerebbe...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1756 del 13 luglio 1967
«Le seconde, pur avendo un'identica funzione dichiarativa, mirano allo scopo ulteriore di creare uno status giuridico dapprima inesistente e, pertanto, avendo effetti costitutivi, operano ex nunc, in quanto servono esse stesse come titolo o causa...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 250 del 23 aprile 1999
«...la rendono idonea a curarne la sollecita consegna al destinatario in base ad un rapporto di fiducia, basato sulla solidarietà connessa a questi vincoli familiari e sul dovere giuridico conseguente all'avvenuta accettazione della notifica.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12832 del 3 giugno 2009
«A differenza del difetto di legittimazione passiva - rilevabile d'ufficio in ogni stato e grado del giudizio, salvo il limite del giudicato eventualmente formatosi - l'effettiva titolarità attiva del rapporto giuridico attiene al merito della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17007 del 2 agosto 2007
«La domanda di indennizzo per arricchimento senza causa e quella di adempimento contrattuale non sono intercambiabili, non costituendo articolazioni di un'unica matrice, ma riguardando diritti per l'individuazione dei quali è indispensabile il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15691 del 15 luglio 2011
«Attesa la struttura unitaria della delegazione, che è composta di un rapporto unico con tre soggetti e due rapporti sottostanti, debbono sussistere per gli effetti delegatori due condizioni, vale a dire che il delegante sia creditore del delegato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4659 del 20 agosto 1984
«Seppure il giuramento non può essere deferito al fine di ottenere dichiarazioni sull'esistenza o meno di un rapporto giuridico o di una situazione giuridica, né per provocare la espressione di apprezzamenti su situazioni di tale natura, esso è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1407 del 22 febbraio 1996
«È illegittima la formula del giuramento suppletorio che immuti la causa petendi contenuta nella domanda e che, anziché avere ad oggetto circostanze ben determinate che, quali fatti storici, siano state percepite dal giurante con i sensi o con...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7436 del 10 agosto 1996
«Viceversa la suddetta notifica è necessaria quando la domanda proposta nei confronti del terzo si fondi su un titolo giuridico diverso da quello fatto valere nei confronti dell'originario convenuto, atteso che in tale ipotesi si verifica una...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7688 del 13 luglio 1993
«...dell'ultrattività del mandato, il quale esplica la sua efficacia con riguardo al rapporto giuridico sostanziale, ma non con riguardo a quello processuale, che non può venire ad esistenza se manca uno dei soggetti che devono esserne titolari.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12985 del 5 giugno 2009
«Anche nel giudizio di opposizione allo stato passivo, la relazione di dipendenza della domanda riconvenzionale "dal titolo dedotto in giudizio dall'attore", che giustifica la trattazione simultanea delle cause, si configura non già come identità...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3748 del 2 novembre 1993
«Invero, una volta che si è proceduto al cumulo delle pene che il condannato deve espiare, si instaura un unico rapporto esecutivo e le singole pene ricomprese nel cumulo, materiale o giuridico, perdono ogni autonomia e si deve avere riguardo alla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14503 del 21 giugno 2007
«L'art. 162 legge fall. stabilisce un rapporto logico-giuridico di consequenzialità necessaria tra il decreto di inammissibilità della domanda di concordato e la dichiarazione di fallimento del debitore; qualora la data di deliberazione e deposito...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2546 del 7 marzo 2000
«Poiché anche nel processo fallimentare la pubblicazione costituisce il momento in cui la sentenza viene giuridicamente ad esistenza mentre la deliberazione in camera di consiglio è momento interno all'organo decidente privo di effetti immediati e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4882 del 15 maggio 1996
«È ammissibile la formazione progressiva del giudicato nello sviluppo dinamico del rapporto processuale non solo quando l'annullamento parziale viene pronunciato nel processo cumulativo e riguarda solo alcuni degli imputati o talune delle...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6543 del 11 maggio 2001
«...ritenersi impedimento giuridico o di fatto all'esercizio dell'azione causale nel procedimento fallimentare (da ritenersi «virtualmente dedotta in giudizio fra soggetti che cumulano la veste di parti del rapporto cartolare e di quello sottostante).»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1409 del 24 febbraio 1990
«...dalla sentenza riformata o cassata: tra tali provvedimenti devono ricomprendersi anche le successive sentenze, che, pronunciate nello stesso procedimento, abbiano il loro necessario presupposto logico giuridico nella sentenza riformata o cassata.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5006 del 8 aprile 2002
«In tema di sospensione del processo, poiché l'art. 295 c.p.c., la cui ratio è quella di evitare il rischio di un conflitto tra giudicati, fa esclusivo riferimento all'ipotesi in cui fra due cause pendenti davanti allo stesso giudice o a due...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2217 del 1 febbraio 2007
«...dal gravame e le censure in concreto mosse alla motivazione della sentenza di primo grado, accompagnandole con argomentazioni che confutino e contrastino le ragioni addotte dal primo giudice, così da incrinarne il fondamento logico-giuridico.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3905 del 20 aprile 1999
«...proposte dall'appellante le quali appaiono, tuttavia, nell'ambito della censura proposta, in rapporto di diretta connessione con quelle espressamente dedotte nei motivi stessi costituendone un necessario antecedente logico e giuridico.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10168 del 26 maggio 2004
«La domanda di indennizzo per arricchimento senza causa integra, rispetto a quella di adempimento contrattuale originariamente formulata, una domanda nuova, come tale inammissibile nel giudizio di appello a norma dell'art. 345 c.p.c., in quanto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2800 del 9 aprile 1988
«...del tutto autonome rispetto a quelle aventi ad oggetto il rapporto giuridico controverso (ancora sub iudice per effetto della cassazione con rinvio), per la decisione delle quali occorre la riassunzione della causa ai sensi dell'art. 392 c.p.c.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 499 del 13 gennaio 2009
«Ne consegue che l'accertamento della natura industriale dell'attività imprenditoriale effettuato in una controversia relativa al diritto agli sgravi contributivi fa stato nella successiva causa relativa alla fiscalizzazione degli oneri sociali,...»