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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10569 del 3 novembre 1992
«La richiesta di giudizio abbreviato, nel caso previsto dall'art. 452 comma secondo c.p.p., deve essere proposta prima dell'apertura del dibattimento. Essa è pertanto da considerare tardiva e, quindi, inammissibile, quando sia stata proposta dopo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 397 del 14 gennaio 1999
«Lo speciale giudizio abbreviato previsto dall'art. 452, comma secondo, c.p.p., si caratterizza per il fatto che, a differenza di quanto previsto per la forma tipica di tale rito, che ha sede nell'udienza preliminare, esso non è legato alla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10283 del 13 novembre 1997
«Nonostante che il giudizio abbreviato conseguente alla trasformazione del rito direttissimo, ai sensi dell'art. 452, comma 2, c.p.p., contempli, a differenza di quello previsto dagli artt. 438 ss. c.p.p., la possibilità di un'attività di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8176 del 22 luglio 1992
«In tema di giudizio abbreviato atipico previsto dall'art. 452 comma 2, c.p.p. come possibile ipotesi di trasformazione del giudizio direttissimo, il dissenso del pubblico ministero è da considerare come giustificato quando, all'atto della sua...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6196 del 27 maggio 1995
«Nell'ipotesi di giudizio abbreviato derivato da giudizio direttissimo, ai sensi dell'art. 452 comma 2 c.p.p., l'impossibilità per la parte di chiedere l'ammissione di mezzi di prova attiene esclusivamente a fatti già verificatisi nel momento in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2987 del 26 marzo 1993
«Nel giudizio abbreviato derivante da trasformazione del giudizio direttissimo, in osservanza della ratio deflattiva del procedimento di cui all'art. 452, secondo comma, c.p.p., viene di norma eliminata la fase dibattimentale sia in primo che in...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1666 del 23 febbraio 1993
«Il giudizio abbreviato instauratosi a seguito di trasformazione del giudizio direttissimo subisce una notevole «deviazione» rispetto allo schema ordinario del giudizio abbreviato stesso in quanto consente al giudice, il quale non ritenga di poter...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5355 del 26 maggio 1993
«...giudizio immediato, pur presupponendo l'evidenza della prova, non implica automaticamente anche la definibilità allo stato degli atti, e non impedisce che nel suo corso si svolga quell'indagine dibattimentale che è estranea al giudizio abbreviato.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3993 del 28 gennaio 2003
«...del termine di sessanta giorni previsto dall'art. 552, comma 3 c.p.p. (ridotto a quarantacinque giorni nei casi di urgenza) e quello di cinque giorni ai sensi dell'art. 464 c.p.p. nel caso in cui sia stato richiesto il giudizio abbreviato.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 35069 del 17 ottobre 2002
«Il giudice dibattimentale investito del giudizio immediato non può declinare la propria competenza funzionale alla sua celebrazione, ritenendo illegittima la determinazione del Gip contraria all'adozione del rito abbreviato, ma può solo applicare,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5594 del 12 maggio 1994
«Né l'imputato può successivamente richiedere il giudizio abbreviato, attesa la precedente istanza di patteggiamento, in quanto l'art. 456, comma 2, c.p.p. pone un'esplicita alternativa tra le due richieste, tra loro incompatibili, escludendo la...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 41646 del 26 ottobre 2004
«Costituisce causa di nullità del decreto di giudizio immediato il fatto che esso, pur essendo stato emesso dopo l'entrata in vigore della legge 1 marzo 2001, n. 63, indichi, come termine entro il quale può essere chiesto il giudizio abbreviato,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5403 del 11 maggio 1995
«Sotto il secondo profilo che potrebbe far prospettare un'eventuale decadenza dal diritto di richiedere il giudizio abbreviato, l'imputato resta comunque tutelato dalla possibilità di richiedere la restituzione nel termine proprio al fine di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1665 del 23 settembre 1993
«La richiesta orale di giudizio abbreviato, formulata nell'udienza di convalida dell'arresto, deve qualificarsi anomala e, comunque, essa potrebbe spiegare la propria efficacia solo nell'udienza preliminare, che è la sede naturale del giudizio...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 31997 del 26 settembre 2002
«La richiesta di giudizio abbreviato incondizionato può essere validamente avanzata, mediante presentazione dell'istanza al pubblico ministero, anche prima che venga emesso e notificato all'imputato il decreto che dispone il giudizio immediato. In...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2027 del 3 marzo 1993
«Pertanto, la richiesta di giudizio abbreviato che l'imputato detenuto formuli a norma dell'art. 458, comma primo, stesso codice, deve ritenersi virtualmente notificata al P.M. attraverso la semplice traditio al direttore dell'istituto, sempre che...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 39645 del 22 novembre 2002
«La sentenza della Corte costituzionale n. 120 del 16 aprile 2002, con la quale è stata dichiarata l'illegittimità costituzionale dell'art. 458, comma 1, c.p.p., nella parte in cui non prevedeva che il termine per la richiesta di giudizio...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 26303 del 10 luglio 2002
«In tema di richiesta di giudizio abbreviato, da parte dell'imputato, al quale sia stato notificato il decreto di giudizio immediato, ricorre l'ipotesi della decadenza prevista dall'art. 458, comma 1 c.p.p. solo nel caso di intempestivo deposito...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 29115 del 19 luglio 2007
«...di accesso ai riti alternativi dell'imputato, il quale può reiterare la richiesta al giudice del dibattimento, senza però modificare le richieste istruttorie né trasformare la richiesta di rito abbreviato da condizionata a incondizionata.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5585 del 12 maggio 1994
«Qualora, disposto il giudizio immediato, venga ritualmente avanzata dall'imputato, ai sensi dell'art. 458 c.p.p., richiesta di giudizio abbreviato, in ordine alla quale il P.M. non esprima il proprio consenso, il Gip deve trasmettere gli atti al...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1129 del 1 febbraio 2000
«Nel giudizio abbreviato, anche allorché esso si instauri ex art. 458 c.p.p., e cioè a seguito di richiesta di giudizio immediato, non può essere contestata l'utilizzabilità degli atti che, legalmente compiuti o formati, non sarebbero direttamente...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9435 del 31 agosto 1994
«A seguito del provvedimento che dispone il giudizio abbreviato, anche nell'ipotesi di trasformazione del rito prevista dall'art. 458 comma secondo c.p.p., è preclusa la possibilità di contestazioni suppletive o di modificazione dell'imputazione da...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 6574 del 18 febbraio 2002
«In tema di procedimento per decreto, nell'ipotesi in cui, a seguito di opposizione, l'opponente non chieda il giudizio abbreviato o il patteggiamento, oppure manchi per quest'ultimo il consenso del P.M., oppure sia rigettata la richiesta di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3009 del 4 luglio 1994
«Il difensore dell'imputato, pur essendo autonomamente legittimato all'opposizione a decreto penale di condanna in virtù dell'art. 461, comma 1, c.p.p., non è legittimato a richiedere il giudizio abbreviato. Ciò perché le norme riguardanti la detta...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9355 del 6 marzo 2007
«La richiesta di giudizio abbreviato condizionato, priva dell'indicazione delle attività di integrazione probatoria ritenute necessarie ma comunque tempestivamente proposta a seguito della notificazione del decreto penale di condanna, non può...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4062 del 4 dicembre 1991
«Nel caso di opposizione al decreto penale di condanna, né l'art. 464, primo comma, c.p.p., né alcun'altra disposizione prevedono che il decreto col quale il Gip fissa il termine, entro il quale il P.M. deve esprimere il consenso al rito abbreviato...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 32418 del 29 agosto 2001
«...diretta a giudizio davanti al giudice monocratico, salvo che venga fatta richiesta di giudizio abbreviato, nel qual caso il termine va individuato in quello di cinque giorni, stabilito dal secondo periodo del primo comma dell'art. 464 c.p.p.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12894 del 19 dicembre 1991
«Orbene, poiché tale accertamento trova collocazione anche nell'udienza relativa al giudizio abbreviato, nella quale si osservano, per quanto applicabili, le disposizioni previste per l'udienza preliminare - e tra esse, quindi, anche l'art. 420...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 46753 del 2 dicembre 2004
«Il principio della decisione «allo stato degli atti» è previsto dalla legge solo per il giudizio abbreviato (ex art. 440 c.p.p.), mentre nel rito normale il dibattimento è l'asse portante del processo. (Nella specie, in ossequio a detto principio...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 39718 del 12 ottobre 2009
«...della verità”, deve ritenersi manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 441, comma 5, c.p.p.,che, nell'ambito del giudizio abbreviato, assolve ad una finalità del tutto analoga a quella del citato art. 507.»