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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2417 del 26 febbraio 1998
«Qualora l'imputato eserciti la facoltà, riconosciutagli dall'art. 161 c.p.p., di dichiarare o eleggere un nuovo domicilio con dichiarazione resa dinanzi ad organi della polizia giudiziaria, incombe su di lui l'onere di trasmettere tempestivamente...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1946 del 28 febbraio 1997
«In materia di comunicazione del domicilio dichiarato o eletto (art. 162 c.p.p.), l'omessa autenticazione della sottoscrizione prescritta dal primo comma dell'articolo citato, determina la nullità assoluta — per i suoi effetti sull'intervento...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8818 del 30 settembre 1996
«Gli effetti della elezione di domicilio durano in ogni stato e grado del procedimento, salve le eventuali notificazioni al detenuto ovvero nel procedimento davanti alla cassazione; deve escludersi pertanto che al negozio processuale di elezione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11924 del 25 novembre 1994
«Una volta effettuata una valida dichiarazione di domicilio da parte dell'imputato, ove a questa non segua una dichiarazione di domicilio diversa, correttamente le notificazioni vengono effettuate mediante consegna al difensore, a nulla rilevando...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5280 del 5 maggio 1994
«L'istituto della elezione di domicilio è stato introdotto nell'ordinamento per consentire all'autorità giudiziaria di individuare un recapito certo e al destinatario di assicurarsi una tempestiva e sicura ricezione di atti. Ne consegue che...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9376 del 19 ottobre 1993
«È valida la notificazione del decreto di citazione a giudizio al domicilio precedentemente dichiarato, disposta anteriormente alla ricezione della elezione di domicilio successivamente effettuata. Infatti, con l'espressione «notificazione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7941 del 23 agosto 1993
«Non sussiste nullità del decreto di citazione a giudizio in appello notificato al precedente domicilio dell'imputato, quando la comunicazione del nuovo domicilio sia pervenuta alla cancelleria del giudice di appello il giorno stesso della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7569 del 3 agosto 1993
«Nel caso in cui l'imputato abbia omesso di comunicare il mutamento del domicilio dichiarato, deve ritenersi comunque valida la notificazione effettuata non ai sensi dell'ultimo comma dell'art. 161 c.p.p. ma al domicilio effettivo dell'interessato,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10414 del 17 luglio 1990
«Ciò che caratterizza l'atto pubblico fidefaciente è, oltre all'attestazione di fatti appartenenti all'attività del pubblico ufficiale o caduti sotto la sua percezione, la circostanza che esso sia destinato ab initio alla prova, ossia precostituito...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7545 del 11 giugno 1999
«In tema di notificazione all'imputato, la dichiarazione o l'elezione di domicilio hanno efficacia dalla data in cui pervengono all'autorità procedente. Pertanto la notifica è legittimamente eseguita al domicilio precedente quando la comunicazione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 306 del 10 gennaio 2007
«Avuto riguardo al disposto di cui all'art. 164 c.p.p., secondo cui « la determinazione del domicilio dichiarato o eletto è valida per ogni stato e grado del procedimento salvo quanto è previsto dagli artt. 156 e 613 comma secondo» l'elezione di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7412 del 1 marzo 2006
«In fase di esecuzione devono considerarsi estese al soggetto interessato, in quanto praticabili, tutte le garanzie previste per l'imputato nel procedimento di cognizione; conseguentemente anche le notifiche devono essere eseguite con l'osservanza...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 645 del 7 aprile 1992
«Principio generale in materia di notificazione di atti ed avvisi al difensore è che la stessa sia effettuata, ai sensi degli artt. 167 e 157 c.p.p., mediante consegna di copia alla persona e, nei casi di urgenza, ai sensi dell'art. 149 stesso codice.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 24695 del 31 maggio 2004
«In tema di notifica all'imputato all'estero, la notifica del primo atto (nella specie l'atto di chiusura delle indagini preliminari ex art. 415 bis c.p.p.) avvenuta a mani proprie in Italia, contenente l'invito previsto dall'art. 161, comma primo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5323 del 5 giugno 1997
«L'art. 169 c.p.p., il quale disciplina le modalità per le notificazioni all'imputato all'estero, trova applicazione soltanto quando alla persona che risulti avere residenza o dimora all'estero debba essere data la notizia del procedimento penale...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1926 del 15 maggio 1996
«Allorquando l'imputato abbia compiuto rituale elezione di domicilio, corredata dall'indicazione delle generalità del domiciliatario, secondo quanto prescritto dall'art. 62 att. c.p.p., l'omessa indicazione del domiciliatario stesso nella richiesta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 35438 del 23 ottobre 2006
«È legittima l'elezione di domicilio effettuata contestualmente a un atto del procedimento avente diverse finalità, purché ne sia certa l'autenticità e non equivoco il contenuto. (Nella specie, l'elezione di domicilio, apposta in calce alla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7080 del 22 febbraio 2010
«Il rigetto della richiesta di restituzione nel termine per impugnare la sentenza contumaciale, non può essere fondato sul solo fatto che la sentenza sia stata notificata al difensore d'ufficio presso cui egli aveva in precedenza eletto domicilio e...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 15903 del 9 maggio 2006
«L'accoglimento dell'istanza di restituzione nei termini per l'impugnazione della sentenza pronunciata in contumacia, in base alla novella dell'art. 175 c.p.p. introdotta con il D.L. n. 17 del 2005, conv. con modif. dalla L. n. 60 del 2005, è...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2547 del 24 gennaio 2004
«La notifica della sentenza contumaciale effettuata mediante consegna al difensore presuppone l'impossibilità della notificazione al domicilio dichiarato e richiede, ai fini della restituzione nel termine, la dimostrazione che il contumace non si...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4969 del 5 gennaio 2001
«In tema di restituzione nel termine di restituzione nel termine per forza maggiore, l'impossibilità a lasciare il proprio domicilio, a causa di malattia documentata da certificato medico, costituisce uno stato di assoluta incapacità che impedisce...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 16330 del 10 aprile 2013
«In tema di restituzione nel termine per impugnare, la notifica dell'estratto contumaciale della sentenza al difensore di fiducia presso cui l'imputato ha eletto domicilio deve ritenersi regolare anche quando il legale abbia nel frattempo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 24 del 4 gennaio 2012
«Il rigetto della richiesta di restituzione nel termine per impugnare la sentenza contumaciale non può essere fondato sul solo fatto che la sentenza sia stata notificata al difensore d'ufficio, presso cui l'imputato aveva eletto domicilio al...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 22247 del 3 giugno 2011
«Non ha diritto alla restituzione nel termine per l'impugnazione della sentenza l'imputato contumace che abbia nominato un difensore di fiducia ed eletto domicilio presso il medesimo, quando il mandato difensivo sia stato effettivamente esercitato...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9940 del 11 marzo 2010
«Va accolta la richiesta di restituzione dell'imputato nel termine per impugnare una sentenza contumaciale quando sia provato che il soggetto (nella specie, un parente) presente nel domicilio eletto dall'imputato, cui l'estratto contumaciale è...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 27485 del 6 luglio 2009
«È illegittima la decisione con cui il Tribunale, in composizione monocratica, rigetti l'istanza di restituzione nel termine ritenendo la ritualità della notifica dell'estratto contumaciale della sentenza eseguita all'imputato detenuto nel...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 28912 del 19 luglio 2007
«L'art. 175, comma secondo, c.p.p., come mod. dalla L. n. 60 del 2005, non inficia la presunzione di conoscenza derivante dalla rituale notificazione dell'atto, ma si limita a escluderne la valenza assoluta, imponendo al giudice di verificare la...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 45627 del 16 dicembre 2005
«In tema di notificazione di atti, non costituisce causa di nullità, ma semplice irregolarità formale il fatto che, trattandosi di atto destinato a due destinatari aventi il medesimo domicilio, sia stata consegnata una sola copia dell'atto anziché...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 41069 del 4 novembre 2008
«Dà causa alla nullità assoluta per omessa citazione la notificazione all'imputato del decreto di citazione in appello, in luogo diverso dal domicilio dallo stesso eletto con l'istanza di ammissione al patrocinio a spese dello Stato, proposta nel...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34170 del 26 agosto 2008
«La nullità assoluta ed insanabile della citazione dell'imputato, ai sensi dell'art. 179 c.p.p., ricorre soltanto nel caso in cui la notificazione della citazione sia stata omessa o quando, eseguita in forme diverse da quelle prescritte, risulti...»