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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5498 del 12 aprile 2001
«Nel caso in cui, successivamente al deposito delle memorie, autorizzato dagli arbitri, vengano esperiti incombenti istruttori di qualsiasi tipo, la verifica del rispetto del principio del contraddittorio (inteso quale diritto di difendersi...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 10945 del 25 luglio 2002
«In tema di specificità dei motivi di ricorso per cassazione, quando si denuncia il difetto di motivazione, oltre alla precisazione del punto della controversia al quale detto difetto si riferisce, è necessaria anche l'indicazione delle questioni...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1206 del 30 gennaio 2002
«La rappresentanza processuale del minore (da parte del genitore, del tutore, o, ove ricorra, del curatore speciale) non cessa automaticamente allorché il minore diventa maggiorenne ed acquista, a sua volta, la capacità processuale, rendendosi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12317 del 21 agosto 2003
«Nel rito del lavoro, il convenuto, rimasto contumace nel giudizio di primo grado, ben può nell'atto di appello contestare la fondatezza della domanda, nel rispetto delle disposizioni di cui agli artt. 434 e 437 c.p.c. La previsione dell'obbligo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12761 del 9 luglio 2004
«Qualora il ricorso per cassazione venga proposto da un soggetto diverso da quello nei cui confronti sia stata pronunciata la sentenza impugnata, la documentazione diretta a provare la legittimazione del ricorrente all'impugnazione deve essere...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 15854 del 13 agosto 2004
«In tema di legittimazione processuale, nel giudizio di cassazione non può dichiararsi il difetto di capacità processuale di una delle parti, se esso non risulti dagli atti e se la controparte abbia svolto le proprie difese nelle precedenti fasi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16284 del 19 agosto 2004
«Nell'ipotesi in cui la sentenza impugnata abbia preso in esame una domanda diversa da quella effettivamente proposta, sotto taluni profili della causa petendi, il ricorso per cassazione proposto dall'avversario impone al controricorrente, che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19126 del 23 settembre 2004
«Soltanto la parte totalmente vittoriosa in primo grado non ha l'onere di riproporre con appello incidentale le domande od eccezioni non accolte nella sentenza di primo grado e, per sottrarsi alla presunzione di rinuncia di cui all'art. 346,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19395 del 28 settembre 2004
«L'«atto di integrazione del contraddittorio» davanti alla Corte di cassazione disposto ai sensi dell'art. 371 bis c.p.c. deve corrispondere, a pena di inammissibilità, al ricorso originario nella sua interezza – con l'eventuale aggiunta delle...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7917 del 26 aprile 2004
«Nelle controversie agrarie, cui è applicabile il rito del lavoro, il ricorso introduttivo e la memoria difensiva delimitano ab initio processualmente e nel merito, l'intero ambito del dibattito, con i temi ed i punti da discutere, e costituiscono...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7918 del 26 aprile 2004
«La riproposizione in oggetto delle domande e delle eccezioni non accolte in primo grado, pur se libera da forme, deve essere tuttavia compiuta in modo specifico, non essendo, all'uopo, sufficiente un generico richiamo alle difese svolte ed alle...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11322 del 27 maggio 2005
«Il successore a titolo particolare, fermo restando che il giudizio si svolge comunque tra le parti originarie, può ben impugnare per cassazione la sentenza di merito, entro i termini di decadenza, ma non può intervenire nel giudizio di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5416 del 11 marzo 2005
«Poiché nelle controversie soggette al rito del lavoro (nella specie, controversia relativa ad affitto agrario) trova applicazione l'art. 208 c.p.c., concernente la decadenza dall'assunzione della prova, secondo cui il giudice, dichiarata la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3586 del 20 febbraio 2006
«A norma dell'art. 416 c.p.c. la costituzione del convenuto (sia essa tempestiva che tardiva), nel rito del lavoro (così come in quello ordinario, ai sensi degli artt. 166 e 167 c.p.c. in relazione all'art. 293 c.p.c. dello stesso codice), si...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5400 del 13 marzo 2006
«In tema di giudizio di cassazione, il controricorso non deve necessariamente riportare, a pena di inammissibilità, la esposizione sommaria dei fatti di causa, ma deve invece contenere i motivi di diritto su cui si fonda, che ne costituiscono...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7825 del 4 aprile 2006
«Per soddisfare il requisito imposto dall'articolo 366 comma primo n. 3 c.p.c. il ricorso per cassazione deve contenere l'esposizione chiara ed esauriente, sia pure non analitica o particolareggiata, dei fatti di causa, dalla quale devono risultare...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5026 del 26 febbraio 2008
«Nel rito del lavoro – in cui non sono previste udienze di mero rinvio né l'udienza di precisazione delle conclusioni – ogni udienza, a partire dalla prima, è destinata, oltre che all'assunzione di eventuali prove, alla discussione e, quindi,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10796 del 11 maggio 2009
«In materia di procedimento civile, in mancanza di una norma specifica sulla forma nella quale l'appellante che voglia evitare la presunzione di rinuncia ex art. 346 c.p.c. deve reiterare le domande e le eccezioni non accolte in primo grado, queste...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22687 del 27 ottobre 2009
«Nel giudizio di appello, la parte appellata vittoriosa in primo grado, non riproponendo ovviamente alcuna richiesta di riesame della sentenza, ad essa favorevole, deve manifestare in maniera univoca la volontà di devolvere al giudice del gravame...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4488 del 25 febbraio 2009
«In applicazione dei principi della tassatività delle ipotesi di rimessione di cui agli artt. 353 e 354 cod. proc. civ. e della conversione nei motivi di nullità in motivi di impugnazione (art. 161, comma primo, cod. proc. civ.), con la conseguente...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7057 del 24 marzo 2010
«È inammissibile, per difetto di interesse, il ricorso incidentale proposto dalla parte totalmente vittoriosa in appello e diretto soltanto alla modifica della motivazione della sentenza impugnata, potendo tale correzione essere ottenuta mediante...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16582 del 28 luglio 2011
«La parte, cui sia stato notificato l'atto di impugnazione della decisione di primo grado nel termine annuale di cui all'art. 327 c.p.c., che intenda invocare l'applicabilità del termine breve di cui all'art. 325 c.p.c. e l'avvenuto superamento...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 21216 del 13 ottobre 2011
«Nel giudizio di gravame dinanzi alla corte d'appello non è applicabile l'art. 281 sexies c.p.c., che disciplina la decisione a seguito di trattazione orale nel procedimento davanti al tribunale in composizione monocratica, dovendosi invece fare...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 28703 del 23 dicembre 2011
«Le allegazioni del datore di lavoro circa l'impossibilità di reintegrare il prestatore licenziato, non concernendo l'esercizio di diritti potestativi e non costituendo quindi eccezioni in senso stretto, rappresentano mere difese, per le quali non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12448 del 19 luglio 2012
«Il disconoscimento della propria sottoscrizione, ai sensi dell'art. 214 cod. proc. civ., deve avvenire in modo formale ed inequivoco: è, pertanto, inidonea a tal fine una contestazione generica oppure implicita, perché frammista ad altre difese o...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14635 del 24 agosto 2012
«Il deposito della comparsa di risposta contenente l'appello incidentale è idoneo a costituire il contraddittorio in ordine al gravame incidentale, ma solamente nei confronti delle parti costituite; nell'ipotesi di parti contumaci, invece, è sempre...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 20157 del 16 novembre 2012
«Nel rito del lavoro, il divieto di "jus novorum" in grado di appello, di cui all'art. 437, secondo comma, c.p.c. ha ad oggetto le sole eccezioni in senso proprio e non si estende alle eccezioni improprie ed alle mere difese, ossia alle deduzioni...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3445 del 6 marzo 2012
«Quando il ricorso per cassazione deduce una censura di violazione dell'art. 102 cod. proc. civ. per omessa integrazione del contraddittorio necessario, il potere di rilevazione d'ufficio del difetto di quella integrità non esclude l'onere del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8272 del 24 maggio 2012
«Pur potendo le scritture private provenienti da terzi estranei alla lite essere liberamente contestate dalle parti, un diverso trattamento deve riservarsi a quelle, come il testamento olografo, la cui natura conferisce loro un'incidenza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16107 del 26 giugno 2013
«L'appello incidentale proposto con atto autonomo, notificato dopo il deposito della comparsa di risposta relativa all'appello principale, è ammissibile, se proposto nel rispetto dei termini previsti dalla legge per tale tipo di impugnazione, da...»