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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 19927 del 27 luglio 2018
«Per la computabilità nel periodo di comporto delle assenze successive alla scadenza del periodo di aspettativa per malattia previsto dal contratto collettivo è necessario accertare, anche in via presuntiva, che il mancato rientro in servizio del...»
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Cassazione civile, Sez. VI-lav., ordinanza n. 28492 del 7 novembre 2018
«...elementi concreti, di natura oggettiva e soggettiva, della fattispecie, coerenti con la scala valoriale del contratto collettivo, oltre che con i principi radicati nella coscienza sociale, idonei a ledere irreparabilmente il vincolo fiduciario.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 27004 del 24 ottobre 2018
«...tra datore e lavoratore, con il solo limite che non può essere irrogato un licenziamento per giusta causa quando questo costituisca una sanzione più grave di quella prevista dal contratto collettivo in relazione ad una determinata infrazione.»
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Cassazione civile, sentenza n. 1363 del 9 aprile 1977
«Qualora la domanda principale abbia ad oggetto un rapporto di lavoro autonomo, nella richiesta del convenuto di accertare la sussistenza di un rapporto di lavoro subordinato e la conseguente applicabilità del relativo contratto collettivo deve...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 46 del 5 gennaio 1983
«L'art. 2095 c.c. — pur prevedendo tre categorie fondamentali di inquadramento dei lavoratori subordinati, consente alle associazioni sindacali di determinare contrattualmente le mansioni tipiche di ciascuna categoria e — nell'ambito della stessa...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7433 del 16 dicembre 1983
«Le previsioni del contratto collettivo che dispongono un quadro più articolato delle mansioni di un'impresa di non modeste dimensioni, attuano e specificano la cennata tripartizione dei lavoratori subordinati, senza porsi in contrasto con l'art....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2410 del 11 aprile 1985
«Ne consegue che non è possibile considerare come non contestati dal convenuto contumace fatti costitutivi della domanda (come, nella specie, l'applicabilità al rapporto di lavoro di un contratto collettivo privatistico) della cui sussistenza...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 430 del 26 gennaio 1985
«L'analogia costituisce un criterio interpretativo cui il giudice può e deve fare ricorso non soltanto nell'interpretazione della legge – in relazione alla quale tale strumento ermeneutico è espressamente previsto (art. 12 preleggi) – ma anche...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1463 del 11 febbraio 1987
«Con riguardo ai dipendenti con la qualifica di dirigenti, come tali sottratti alle norme limitative dei licenziamenti individuali poste dalle L. 15 luglio 1966, n. 604 e 20 maggio 1970, n. 300, ed in relazione alla clausola del contratto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6524 del 2 dicembre 1988
«Nell'interpretazione di un contratto collettivo, soggetto, per la sua natura privatistica, alle norme di ermeneutica contrattuale dettate dagli artt. 1362 e segg. c.c., non può farsi ricorso all'analogia, prevista, dall'art. 12, secondo comma,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12249 del 15 novembre 1991
«L'art. 1463 c.c., in base al quale l'impossibilità sopravvenuta (totale) della prestazione non imputabile a una delle parti a norma dell'art. 1256 c.c. opera anche con riguardo al contratto di lavoro, in cui può tradursi nel licenziamento...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10367 del 3 dicembre 1994
«Nella domanda con cui il lavoratore abbia dedotto l'insufficienza della retribuzione e abbia chiesto il pagamento di quanto spettantegli sulla base di un determinato contratto collettivo deve ritenersi implicita la richiesta (non configurabile,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1983 del 26 febbraio 1994
«Nell'ipotesi in cui sia stato promosso da una delle parti del rapporto di lavoro il procedimento arbitrale previsto in tema di licenziamenti dal contratto collettivo per i dirigenti di imprese commerciali, l'effettiva volontà dell'altra parte di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3651 del 18 aprile 1994
«...dell'art. 1340 c.c., non nel contratto collettivo ma in quello individuale, di cui integrano il contenuto in senso modificativo (soltanto in melius, ex art. 2077 c.c.) della contrattazione collettiva, obbligano le parti anche se da esse ignorati.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5526 del 19 maggio 1995
«La parte che con ricorso per cassazione denunzi sotto il profilo del difetto di motivazione l'interpretazione del contratto collettivo da parte del giudice di merito in ordine all'inquadramento di determinate mansioni in una certa qualifica ha...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3370 del 11 aprile 1996
«Nell'ipotesi di sospensione contrattuale del rapporto di lavoro (nella quale rientra la sospensione del lavoratore sottoposto a procedimento penale, unilateralmente disposta dal datore di lavoro conformemente a quanto previsto dal contratto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3209 del 26 marzo 1998
«Ne deriva, con riguardo all'ipotesi di sospensione cautelare adottata in forza di conforme previsione del contratto collettivo e successivamente revocata in conseguenza dell'esito favorevole per il lavoratore del procedimento penale a suo carico,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2492 del 18 marzo 1999
«Nel giudizio di cassazione, nel quale non sono previsti ricorsi principali condizionati e in cui, a norma dell'art. 366, primo comma, n. 4, il ricorrente è tenuto ad esporre motivi specifici, completi e riferibili alla decisione impugnata, deve...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 431 del 15 gennaio 2000
«...il ruolo dirigenziale dal contratto collettivo di categoria, e la relativa valutazione costituisce un giudizio di fatto riservato al giudice di merito e insindacabile in sede di legittimità se sorretto da logica e adeguata motivazione. (Omissis).»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9401 del 14 luglio 2000
«... non è configurabile un mutamento della causa petendi quando il lavoratore, avendo chiesto l'accertamento del suo diritto ad un superiore e specificato livello di inquadramento sulla base delle mansioni effettivamente espletate, si limiti a...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10767 del 3 agosto 2001
«Nella domanda con cui il lavoratore abbia dedotto l'insufficienza della retribuzione e abbia chiesto il pagamento di quanto spettantegli sulla base di un determinato contratto collettivo deve ritenersi implicita la richiesta (non configurabile,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 206 del 9 gennaio 2001
«Le valutazioni del datore di lavoro concernenti le note di qualifica dei dipendenti non sono insindacabili in giudizio, poiché il datore di lavoro è soggetto ai limiti posti da eventuali criteri obiettivi previsti dal contratto collettivo e agli...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4649 del 29 marzo 2001
«Qualora il datore di lavoro sia convenuto in giudizio dal lavoratore per l'anticipazione del trattamento erogato dall'Inail e per l'integrazione di siffatto trattamento fino al raggiungimento dell'ammontare della retribuzione che il lavoratore...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8064 del 27 aprile 2004
«...di firma limitato alla richiesta di biglietti gratuiti o a tariffa scontata, fosse da inquadrare come impiegato con funzioni direttive, qualifica prevista dal contratto collettivo FAIRO, piuttosto che nella richiesta categoria dirigenziale ).»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13455 del 9 giugno 2006
«...ne costituiscono l'oggetto, la quale può essere operata anche per relationem alla qualifica di assunzione, ove questa (come nella specie ) corrisponda ad una declaratoria del contratto collettivo che definisca le mansioni comprese nella qualifica.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16876 del 24 luglio 2006
«L'art. 45, comma secondo, del D.Lgs. n. 165 del 2001, nell'imporre alle amministrazioni pubbliche di garantire ai propri dipendenti parità di trattamento contrattuale, non comporta che la Corte di cassazione, adita ai...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19467 del 20 settembre 2007
«In tema di determinazione della giusta retribuzione, il giudice del merito che assuma come criterio orientativo un contratto collettivo non vincolante per le parti, mentre deve prendere in considerazione solo gli elementi e gli istituti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11372 del 8 maggio 2008
«...il rapporto di lavoro va fatta unicamente attraverso l'indagine della volontà delle parti risultante, oltre che da espressa pattuizione, anche implicitamente dalla protratta e non contestata applicazione di un determinato contratto collettivo.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18584 del 7 luglio 2008
«Alla parte che invoca in giudizio l'applicazione di un contratto collettivo post-corporativo incombe l'onere di produrlo, con la conseguenza che, in caso di mancata produzione di esso e di contestazione della controparte in ordine all'esistenza e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2796 del 6 febbraio 2008
«Nella procedura ai sensi dell'art. 420 bis c.p.c. la Corte di cassazione può liberamente ricercare, all'interno del contratto collettivo, qualunque clausola ritenuta utile all'interpretazione, ma non può assumere nuove iniziative istruttorie –...»