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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20383 del 11 ottobre 2016
«In materia contrattuale, la mancanza di una "causa adquirendi" - a qualunque titolo accertata - determina la possibilità di avvalersi dell'azione di ripetizione dell'indebito anche quando la controprestazione non sia a propria volta ripetibile,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10499 del 20 maggio 2016
«Atteso il carattere assoluto dei diritti reali, la tutela degli stessi mediante reintegrazione in forma specifica non è soggetta al limite ex art. 2058, comma 2, c.c., salvo che lo stesso titolare danneggiato chieda il risarcimento per equivalente.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15217 del 22 luglio 2016
«Il trattamento estero ha natura retributiva, tanto in presenza di una funzione compensativa della maggiore gravosità del disagio morale e ambientale, quanto nel caso in cui sia correlato alle qualità e condizioni personali concorrenti a formare la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 31598 del 27 giugno 2017
«Non sussiste il delitto di esercizio arbitrario delle proprie ragioni se l'agente usa violenza sulle cose per difendere il diritto di possesso in presenza di un atto di spoglio, a condizione che tale reazione venga posta in essere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1884 del 25 gennaio 2017
«In tema di azione di riduzione per la reintegrazione della quota riservata ai legittimari, nell'ipotesi in cui il relativo obbligo di restituzione debba essere posto a carico di più persone, su un medesimo bene ad esse donato o attribuito per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8911 del 6 aprile 2017
«In tema di reintegrazione nel possesso, il requisito della clandestinità dello spoglio sussiste ogni qual volta lo spossessamento avviene mediante atti che non possano venire a conoscenza di colui che è stato privato del possesso o della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6507 del 14 luglio 1984
«L'autoreintegrazione nel possesso di una cosa, della quale taluno sia stato spogliato (clandestinamente o violentemente), opera come causa speciale di giustificazione allorché risulti che l'agente si sia trovato, senza poter ricorrere al giudice,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4975 del 7 febbraio 2007
«Integra il delitto di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose (art. 392 c.p.) la rimozione, finalizzata alla tutela del possesso, di cartelli posti da altri in un'area di pertinenza dell'agente, considerato che...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6035 del 29 maggio 1995
«L'art. 2058 secondo comma c.c., il quale conferisce al giudice la facoltà di disporre che il risarcimento del danno avvenga per equivalente, se la reintegrazione in forma specifica risulti eccessivamente onerosa per il debitore, non è applicabile...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 26741 del 13 novembre 2017
«Nel giudizio di reintegrazione della quota di riserva, non costituiscono domande nuove e sono conseguentemente ammissibili anche se formulate per la prima volta in appello, le richieste volte all'esatta ricostruzione sia del "relictum" che del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13660 del 30 maggio 2017
«La donazione fatta ad un legittimario dal defunto a valere in conto legittima e per l'eventuale esubero sulla disponibile, con dispensa da collazione, è soggetta a riduzione, secondo i criteri indicati negli artt. 555 e 559 c.c., non implicando...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24305 del 16 ottobre 2017
«La prima domanda, infatti, che postula la colpa dell'appaltatore, è utilizzabile per il ristoro del pregiudizio che non sia eliminabile mediante un nuovo intervento dell'appaltatore (come nel caso di danni a persone o a cose, o di spese di...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 15846 del 26 giugno 2017
«In tema di responsabilità dell'appaltatore ex art. 1669 c.c., il risarcimento del danno riconosciuto al committente per l'eliminazione dei difetti di costruzione dell'immobile può giungere a consentire la completa ristrutturazione di quest’ultimo,...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 27546 del 21 novembre 2017
«Ai sensi del comma 2 dell’art. 2058 c.c., in virtù del quale, anche se il danneggiato abbia chiesto, quando possibile, la reintegrazione in forma specifica, il giudice può disporre che il risarcimento avvenga solo per equivalente ove la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24075 del 13 ottobre 2017
«In tema di liquidazione del danno morale, che, al di fuori dell'ambito applicativo delle lesioni c.d. micropermanenti di cui all'art. 139 del D.L.vo 7 settembre 2005, n. 209, costituisce una voce di pregiudizio non patrimoniale, ricollegabile alla...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 25654 del 27 ottobre 2017
«Il dovere di fedeltà del lavoratore nei confronti del datore di lavoro permane sia durante il processo sia dopo la sentenza di reintegra, e anche durante le ferie del lavoratore, poiché il licenziamento dichiarato illegittimo incide solo sulla...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 15510 del 13 giugno 2018
«In tale situazione, infatti, detta lesione assurge a "causa petendi" accanto al fatto della simulazione ed il legittimario, benché successore del defunto, non può, pertanto, essere assoggettato ai vincoli probatori previsti per le parti dall'art....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1361 del 19 gennaio 2017
«Non incorre nella violazione dell'art. 112 c.p.c. il giudice che, a fronte della domanda di restituzione di beni oggetto di compravendita dissimulante una donazione, pronunci d'ufficio una condanna del convenuto al pagamento del loro valore, per...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19000 del 2 settembre 2010
«In caso di fusione per incorporazione di una società in un'altra ai sensi degli artt. 2501 e 2504 bis c.c., sussiste il diritto alla reintegrazione del lavoratore illegittimamente licenziato, già dipendente della società incorporata, nella società...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 20971 del 22 agosto 2018
«Il legittimario totalmente pretermesso dall'eredità che, a tutela del proprio diritto alla reintegrazione della quota di legittima, impugna per simulazione un atto compiuto dal "de cuius", agisce in qualità di terzo e non in veste di erede -...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 23850 del 2 ottobre 2018
«L'azione di reintegrazione è idonea ad interrompere il possesso "ad usucapionem", non rilevando l'esito dell'azione medesima, ma la volontà di riacquistare il possesso mediante un atto idoneo ad instaurare il giudizio.»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 21457 del 31 agosto 2018
«Lo spoglio costituisce atto illecito che lede il diritto del possessore alla conservazione della disponibilità della cosa e obbliga chi lo commette al risarcimento del danno, sicché la relativa condotta materiale deve essere sorretta da dolo o...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1502 del 21 maggio 1974
«L'omessa indicazione del termine perentorio per la notificazione del decreto con il quale il pretore, investito di una domanda di reintegrazione, abbia dato immediatamente i provvedimenti necessari fissando nel contempo l'udienza per la conferma,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1701 del 3 maggio 1975
«La norma dell'art. 125 c.p.c. che prevede la possibilità di rilasciare la procura al difensore in data posteriore alla notificazione dell'atto, purché anteriormente alla costituzione della parte rappresentata non può trovare applicazione nei...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3546 del 13 luglio 1978
«In materia di determinazione del danno da invalidità permanente, che colpisca una persona non ancora giunta alla piena capacità lavorativa, seppure si deve escludere una rivalutazione che tenga conto di opinabili oscillazioni future del potere di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1046 del 17 febbraio 1979
«In tema di azioni possessorie, il termine stabilito dal pretore per la notificazione del ricorso e del decreto di fissazione dell'udienza di comparizione si deve considerare di natura ordinatoria, mancando un'espressa attribuzione legislativa di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6894 del 19 novembre 1983
«Qualora il pretore, adito con azione di reintegrazione nel possesso, ravvisi la competenza del tribunale, davanti al quale sia pendente giudizio petitorio, e rimetta a questi la causa ai sensi dell'art. 704 primo comma c.p.c., senza emettere...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 170 del 19 gennaio 1985
«Il lavoratore, quando l'imprenditore non ha versato regolarmente i contributi dovuti agli enti previdenziali, può chiedere, senza limitazione temporale, la condanna dell'imprenditore alla reintegrazione in forma specifica, mediante la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1782 del 1 marzo 1985
«Sia il provvedimento di urgenza ex art. 700 c.p.c. (nella specie, di reintegrazione del lavoratore nel posto di lavoro) – che è revocabile, da parte dello stesso giudice che l'ha emesso, prima della definizione del giudizio di merito, per...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1677 del 12 marzo 1986
«Con riguardo al giudizio conclusosi in primo grado con l'accertamento dell'illegittimità del licenziamento e la condanna al risarcimento del danno in favore del lavoratore non è precluso al datore di lavoro di eccepire in grado d'appello – al fine...»