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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 487 del 26 gennaio 1990
«L'azione dell'Inail per la rivalsa delle prestazioni erogate all'infortunato o ai suoi superstiti è disciplinata dagli artt. 10 e 11 del D.P.R. n. 1124 del 1965, se diretta contro il responsabile dell'evento lesivo che sia anche titolare del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8192 del 6 giugno 2002
«Le transazioni concluse da un ente pubblico debbono, a pena di nullità, assumere forma scritta, in quanto prevale, sulla regola generale di cui all'art. 1967 c.c., che richiede, per tale tipo di contratto, detta forma solo ad probationem ,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4542 del 16 maggio 1996
«La transazione richiede la forma scritta (atto pubblico o scrittura privata) ad substantiam solo quando riguardi uno dei rapporti considerati dall'art. 1350 n. 12 c.c. Negli altri casi, in cui lo scritto è richiesto ad probationem, la prova...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24685 del 24 novembre 2009
«Il concorso a sorte indetto da una società di distribuzione commerciale costituisce un'offerta al pubblico ai sensi dell'art. 1989 c.c., di contenuto aleatorio, soggetta alla disciplina dell'errore viziante di cui agli am. 1427 ess. c.c.; ne...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2636 del 17 luglio 1969
«La negotiorum gestio prohibente domino , di cui al secondo comma dell'art. 2031 c.c. è configurata normalmente come intervento di un terzo, che, stante l'inadempimento di un obbligo, avente contenuto di dovere giuridico d'ordine pubblico, da...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15389 del 13 luglio 2011
«La disciplina di cui all'art. 2051 cod. civ. è applicabile agli enti pubblici proprietari o manutentori di strade aperte al pubblico transito in riferimento a situazioni di pericolo derivanti da una non prevedibile alterazione dello stato della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12449 del 16 maggio 2008
«...destinati all'uso pubblico è esposto a fattori di rischio potenzialmente indeterminati, a causa dei comportamenti degli innumerevoli utilizzatori che non può escludere dall'uso del bene e di cui solo entro certi limiti può sorvegliare le azioni.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17377 del 8 agosto 2007
«In materia di responsabilità da cosa in custodia, sempre che questa non sia esclusa dall'oggettiva impossibilità per l'ente pubblico proprietario o gestore di esercitare sul bene quel potere di governo in cui si estrinseca la custodia, il giudice,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 24772 del 8 ottobre 2008
«...anche nel caso di arricchimento indiretto nei soli casi in cui lo stesso sia stato realizzato dalla P.A., in conseguenza della prestazione resa dall'impoverito ad un ente pubblico, ovvero sia stato conseguito dal terzo a titolo gratuito.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 14215 del 3 ottobre 2002
«L'azione generale di arricchimento ha come presupposto che la locupletazione di un soggetto a danno dell'altro sia avvenuta senza giusta causa, per cui, quando questa sia invece la conseguenza di un contratto o comunque di un altro rapporto, non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3322 del 12 febbraio 2010
«L'azione generale di arricchimento senza causa nei confronti della P.A. presuppone, oltre al fatto materiale dell'esecuzione di una prestazione economicamente vantaggiosa per l'ente pubblico, anche il riconoscimento dell'utilità della stessa da...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21079 del 28 ottobre 2005
«L'azione di indebito arricchimento nei confronti della P.A. differisce da quella ordinaria, in quanto presuppone non solo il fatto materiale dell'esecuzione di un'opera o di una prestazione vantaggiosa per l'ente pubblico, ma anche il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3811 del 25 febbraio 2004
«Tale riconoscimento può avvenire in maniera esplicita, cioè con un atto formale, oppure risultare in modo implicito da qualsiasi forma di utilizzazione dell'attività o dell'opera ricevuta (nel caso, un progetto commissionato dall'amministrazione e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11454 del 23 luglio 2003
«In tema di azione di arricchimento senza causa proposta nei confronti della Pubblica Amministrazione, relativamente a lavori effettuati da un imprenditore in favore di un ente pubblico in difetto di un valido contratto, il vantaggio conseguito...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9348 del 27 giugno 2002
«L'azione di indebito arricchimento nei confronti della pubblica amministrazione differisce da quella ordinaria in quanto non è sufficiente il fatto materiale dell'esecuzione di un'opera o di una prestazione vantaggiosa per l'ente pubblico, che...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1884 del 11 febbraio 2002
«Pertanto, qualora il progetto di un'opera pubblica, fornito da un professionista a un ente pubblico senza un valido conferimento di incarico, sia stato utilizzato per chiedere il finanziamento dell'opera progettata, l'ente medesimo è tenuto a...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3222 del 2 aprile 1999
«L'azione di indebito arricchimento nei confronti della pubblica amministrazione presuppone non solo il fatto materiale dell'esecuzione dell'opera o della prestazione vantaggiosa per l'ente pubblico, ma anche il riconoscimento da parte di questo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 25439 del 6 dicembre 2007
«In tema di azione di arricchimento senza causa, proposta nei confronti di un ente pubblico territoriale, l'esistenza di una delibera di spesa giustificativa del contratto di fornitura di servizi (rilevabile d'ufficio dal giudice) determina, nel...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6570 del 29 marzo 2005
«Pertanto, nel caso dell'elaborazione, a favore di un ente pubblico, che poi ne abbia riconosciuto l'utilità, di un progetto di opera pubblica non preceduta da un valido incarico professionale conferito contrattualmente, l'indennizzo dovuto ex art....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5021 del 5 giugno 1997
«...che, nel caso di forniture di merci effettuate da un imprenditore in favore di un ente pubblico in assenza di un valido contratto, la diminuzione patrimoniale subita dall'imprenditore non è costituita dal solo costo d'acquisto delle merci fornite.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6647 del 9 maggio 2002
«L'azione di indebito arricchimento, ai sensi dell'art. 2042 c.c., ha carattere sussidiario e non è esercitabile quando il danneggiato possa esperire un'altra azione tipica nei confronti dell'arricchito o di altre persone che siano obbligate per...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19570 del 20 dicembre 2003
«La lesione di un interesse legittimo può essere fonte di responsabilità aquiliana, e quindi dar luogo a risarcimento del danno ingiusto, a condizione che risulti danneggiato, per effetto dell'attività illegittima della P.A., l'interesse al bene...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11917 del 13 maggio 2008
«Il principio in forza del quale gli atti e comportamenti di un pubblico dipendente non sono riferibili all'amministrazione, se dettati da fini assolutamente estranei ad essa e non legati da un nesso di necessaria occasionalità con le funzioni del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20986 del 8 ottobre 2007
«...e si manifesti come esplicazione dell'attività dell'ente pubblico, e cioè tenda, pur se con abuso di potere, al conseguimento dei fini istituzionali di questo nell'ambito delle attribuzioni dell'ufficio o del servizio cui il dipendente è addetto.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10929 del 7 novembre 1997
«Ne consegue che il comune può essere chiamato a rispondere del danno derivato dal colpevole ritardo dei propri impiegati nella trasmissione dell'atto ai messi notificatori o di quello addebitabile direttamente a questi ultimi e la relativa...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15383 del 6 luglio 2006
«In tema di responsabilità per danni da beni demaniali, qualora non sia applicabile la disciplina dell’art. 2051 c.c., in quanto sia accertata in concreto l’impossibilità dell’effettiva custodia sul bene demaniale, l’ente pubblico...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13015 del 9 dicembre 1992
«...del contratto di leasing automobilistico più favorevole al concedente, perché limitative della responsabilità di quest'ultimo, possano assumere validità nei confronti dei terzi, stante l'interesse pubblico che presiede la disciplina in esame.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5946 del 15 giugno 1999
«Quando un medesimo danno è provocato da più soggetti, per inadempimenti di contratti diversi, intercorsi rispettivamente tra ciascuno di essi ed il danneggiato, tali soggetti debbono essere considerati corresponsabili in solido, non tanto sulla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25010 del 10 ottobre 2008
«Poiché l'ambiente naturale costituisce un bene pubblico di rango costituzionale, la lesione di esso fa sorgere in capo alle pubbliche amministrazioni preposte alla sua tutela il diritto al risarcimento del danno non patrimoniale derivatone. Tale...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13544 del 26 maggio 2008
«Anche nell'ambito del pubblico impiego privatizzato, il contrasto fra contratti collettivi di diverso ambito territoriale (nazionale, regionale, provinciale; aziendale) deve essere risolto non già in base al criterio della gerarchia (che...»