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Cassazione civile, sentenza n. 305 del 9 febbraio 1970
«Nell'ipotesi che il processo non sia stato riassunto nei confronti di tutti gli eredi di una parte defunta, il rinvio della causa al primo giudice deve intendersi all'intero procedimento e non soltanto alla domanda proposta dalla parte defunta...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1090 del 19 aprile 1974
«Presupposto necessario, perché sorga l'onere per il convenuto di costituirsi in giudizio, è la notifica legale, a lui eseguita, dell'atto introduttivo del giudizio, la quale non può essere surrogata, ai fini di istituire un valido contraddittorio,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 338 del 7 febbraio 1974
«A differenza dell'estromissione disposta dall'istruttore con ordinanza ai sensi degli artt. 108, 109 e 111 c.p.c., quella disposta con la sentenza, relativamente ad una parte, nel presupposto che nei suoi confronti mancano le condizioni...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3690 del 18 novembre 1974
«È inammissibile la domanda, proposta nella forma del ricorso per ingiunzione, con la quale viene esercitata un'azione di rivendicazione avente per oggetto una cosa mobile determinata. La inammissibilità della domanda comporta la irrituale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 389 del 11 febbraio 1974
«Il giudice del petitorio, al fine di ritenere inammissibile la domanda proposta davanti a lui dalla parte preventivamente convenuta in giudizio possessorio, deve accertare soltanto il fatto della pendenza e della preesistenza di quest'ultimo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1774 del 7 maggio 1975
«Quando la notificazione di un decreto ingiuntivo sia inesistente, e non semplicemente invalida, ben può essere proposta opposizione all'esecuzione, anche se non sia stata fatta opposizione tardiva, ai sensi dell'art. 650 c.p.c.; e va qualificata...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2383 del 13 giugno 1975
«Gli assegni bancari posti a fondamento di un decreto ingiuntivo, quando siano privi dell'indicazione del luogo di emissione e delle altre indicazioni suppletive, sono ex art. 2 ultimo comma, del R.D. 21 dicembre 1933, n. 1736, invalidi come tali e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3708 del 5 novembre 1975
«Ai sensi dell'art. 221, secondo comma, c.p.c., l'atto con il quale la querela di falso viene proposta, in via principale o in corso di causa, deve contenere, a pena di nullità dell'atto stesso, e, quindi, d'inammissibilità della querela,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1320 del 14 aprile 1976
«In tema di competenza ad emettere il decreto ingiuntivo, l'art. 637 c.p.c., riferendosi al giudice che sarebbe competente per la domanda proposta in via ordinaria, richiama implicitamente tutte le norme vigenti al riguardo e, quindi, anche quella...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1750 del 18 maggio 1976
«Lo stato di insolvenza che, a norma dell'art. 1186 c.c., faculta il creditore ad esigere immediatamente la prestazione, è costituito da una situazione di dissesto economico, sia pure temporaneo, in cui il debitore venga a trovarsi, e la quale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4120 del 10 novembre 1976
«Mentre nell'ipotesi di nullità della notificazione della citazione, la costituzione del convenuto comporta una sanatoria della notificazione nulla con effetto ex tunc, con conseguente esclusione della configurabilità di diritti sorti medio tempore...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1053 del 2 marzo 1978
«È valida la querela incidentale di falso proposta e confermata dal difensore munito di procura speciale rilasciata dalla parte in calce od a margine dell'atto di proposizione o rinnovazione della querela medesima, ritualmente depositato ed unito...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4326 del 26 settembre 1978
«La domanda con la quale un soggetto, riconoscendo o non disconoscendo come propria la sottoscrizione apposta ad un documento, neghi di essere autore delle dichiarazioni in esso contenute, e chieda un accertamento giudiziale in proposito, integra...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 136 del 9 gennaio 1979
«Secondo la norma dell'art. 400 c.p.c., al procedimento per revocazione avverso sentenze in materia di controversie individuali del lavoro e di previdenza e assistenza obbligatorie si applicano le disposizioni proprie del rito del lavoro di cui...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2701 del 11 maggio 1979
«Il giudice dell'impugnazione non può provvedere d'ufficio alla correzione degli errori materiali esistenti nella sentenza di primo grado — gravata di appello — in quanto il procedimento di correzione al pari di ogni altro procedimento, richiede...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3591 del 27 giugno 1979
«L'opposizione agli atti esecutivi proposta prima dell'inizio della esecuzione appartiene alla competenza del giudice dell'esecuzione indicato nel terzo comma dell'art. 480 c.p.c., cioè al tribunale o al pretore, a seconda che l'esecuzione riguardi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 374 del 18 gennaio 1979
«La domanda di correzione dell'errore materiale, non essendo diretta alla riforma della sentenza, non deve necessariamente formare oggetto di uno specifico motivo di gravame, o di appello incidentale, ma può essere proposta al giudice d'appello...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5852 del 12 novembre 1979
«Poiché la revocazione è un'impugnazione prevista per i soli motivi tassativamente indicati nell'art. 395 c.p.c., la parte contro la quale detta impugnazione è proposta non può sollevare nel giudizio di revocazione una questione già dedotta nel...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2034 del 27 marzo 1980
«Nell'azione di accertamento tutte le parti del giudizio di primo grado sono litisconsorti necessari processuali nel processo d'appello: deve perciò essere cassata con rinvio la sentenza che abbia deciso l'impugnazione senza provvedere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3337 del 21 maggio 1980
«Quando l'opposizione all'esecuzione, proposta innanzi al pretore, sia relativa ad un credito di lavoro, non trova applicazione la regola della remissione della causa al giudice competente per valore, contenuta nell'art. 616 c.p.c., giacché, ai...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3449 del 26 maggio 1980
«La richiesta in appello di danni e frutti, in via eccezionale consentita dall'art. 345 c.p.c. limitatamente a quelli successivi alla sentenza impugnata, è ammissibile soltanto se sia stata proposta in primo grado una domanda per danni e frutti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5167 del 8 settembre 1980
«Nella querela di falso proposta in via principale l'istruzione della causa va condotta nei modi ordinari ai sensi degli artt. 187 e 188 c.p.c. e pertanto l'ordine di esibizione in giudizio di un documento, di cui il giudice ritenga necessaria...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5299 del 18 settembre 1980
«L'opposizione al precetto cambiario è regolata dalle disposizioni del codice, salvo le modificazioni del regime processuale imposte dagli artt. 64 e 65 della legge cambiaria applicabile in quanto non sia formalmente incompatibile con le...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6331 del 4 dicembre 1980
«La mancata opposizione nel termine di cinque giorni, ex art. 617 c.p.c., avverso il precetto sottoscritto da persona priva del necessario potere di rappresentanza non comporta – ove non sia intervenuta ratifica da parte del dominus – che il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6355 del 9 dicembre 1980
«La dichiarazione di improcedibilità dell'opposizione a decreto ingiuntivo preclude la possibilità di riproporre in diverso giudizio la domanda tendente a contrastare l'accertamento contenuto nel decreto ingiuntivo stesso, ma non la domanda...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2635 del 29 aprile 1981
«Proposta in primo grado una domanda di pensione di riversibilità, previo accertamento del diritto alla cumulabilità di periodi assicurativi afferenti ad attività lavorative diverse dell'assicurato, costituisce domanda nuova, ai sensi dell'art. 437...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4488 del 8 luglio 1981
«La limitazione della domanda, ad alcuni soltanto dei capi prima formulati, fatta dal procuratore costituito non munito di procura speciale in sede di precisazione delle conclusioni non costituisce valida rinuncia agli atti del giudizio ex art. 306...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5539 del 22 ottobre 1981
«La querela di falso può essere proposta dinanzi alla Corte di cassazione solo quando sia rivolta contro atti e documenti relativi al procedimento di legittimità, e non quando concerna documenti prodotti in fase di merito.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5760 del 13 ottobre 1981
«La ripartizione dei compiti fra il tribunale ordinario e quello per i minorenni, che costituiscono uffici nettamente distinti per composizione, circoscrizione e sfera di attribuzioni, attiene, anche quando i due uffici abbiano la stessa sede, alla...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1167 del 24 febbraio 1982
«Pur nell'assenza di alcuna particolare previsione nella L. 11 agosto 1973, n. 533, il rito speciale del lavoro è applicabile al procedimento di revocazione relativo a sentenze pronunciate nelle controversie in materia di lavoro e di previdenza ed...»