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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 25274 del 6 aprile 2023
«In tema di rapina, è legittima l'applicazione cumulativa dell'aggravante comune di cui all'art. 112, n. 1, cod. pen. e dell'aggravante speciale di cui all'art. 628, comma primo, cod. pen., posto che la prima punisce più severamente la maggior...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 29044 del 22 giugno 2023
«Integra il delitto di rapina impropria la condotta di colui che, non avendo partecipato alla sottrazione della cosa mobile altrui, riceva immediatamente dopo dall'agente il provento della sottrazione e ponga in essere violenza o minaccia per...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 32083 del 12 maggio 2023
«In tema di estorsione, l'altrui danno, avendo necessariamente connotazione patrimoniale, comprende anche la desistenza dal tempestivo esercizio di un'azione giudiziaria finalizzata a tutelare un diritto o un interesse, posto che il patrimonio va...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 40457 del 7 giugno 2023
«Integra il delitto di estorsione la condotta con la quale l'agente costringe, con minacce, il coimputato di un delitto di rapina precedentemente commesso a consegnargli parte del provento illecito, posto che la provenienza da una pregressa...»
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Cassazione penale, Sez. VII, ordinanza n. 27249 del 17 maggio 2022
«Ai fini della perseguibilità di ufficio del delitto di invasione di terreni o edifici, devono considerarsi "pubblici" - secondo la nozione che si ricava dagli art. 822 e seg. cod. civ., mutuata dal legislatore penale - i beni appartenenti a...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 610 del 4 dicembre 2017
«Integra il reato di cui all'art. 634 cod. pen. anche il fatto commesso dal compossessore, poiché la commissione del reato non postula una situazione di possesso esclusivo della parte offesa.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 29538 del 15 giugno 2023
«Ai fini della configurabilità dell'aggravante di cui all'art. 635, comma secondo, n. 1, cod. pen., assume rilievo la destinazione del bene danneggiato all'esercizio di un pubblico servizio e, quindi, la connotazione pubblicistica dell'attività cui...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 27050 del 12 aprile 2023
«Non integra il delitto di danneggiamento aggravato ex art. 635, comma secondo, n. 1, cod. pen., in relazione all'ipotesi di cui all'art. 625, comma primo, n. 7, cod. pen., la condotta di chi infrange la vetrina di un esercizio commerciale, al cui...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 27061 del 28 aprile 2023
«In tema di truffa, la persona offesa dal reato, titolare del diritto di querela, è il detentore del bene giuridico leso o messo in pericolo e, dunque, colui che subisce le conseguenze patrimoniali dell'azione delittuosa correlative al...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 33588 del 13 luglio 2023
«In tema di truffa contrattuale, il momento di consumazione del reato deve essere individuato alla luce delle peculiarità del singolo accordo e della specifica volontà contrattuale, avuto riguardo alle modalità e ai tempi delle condotte, onde...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 13713 del 9 febbraio 2023
«Integra il delitto di frode informatica, e non quello di indebita utilizzazione di carte di pagamento di cui all'art. 55, comma 9, d.lgs. 21 novembre 2001, n. 231, la condotta di chi, servendosi di carte per l'erogazione di carburante in...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 24397 del 20 gennaio 2022
«Integra la contravvenzione di disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone, di cui all'art. 659, comma primo, cod. pen., la condotta del gestore di un pubblico esercizio (nella specie, di un bar) che non impedisca i continui schiamazzi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12194 del 5 ottobre 1994
«Non è configurabile il reato contravvenzionale di cui all'art. 663, comma secondo, cod. pen. nel caso di affissione di manifesti in spazi non consentiti, atteso che l'art. 113 del T.U.L.P.S., che prevedeva l'obbligo della preventiva licenza...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12058 del 20 gennaio 2021
«Ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 689 cod. pen., è necessaria la prova della "somministrazione", da intendersi quale effettiva cessione materiale o dazione, anche in un'unica soluzione, di bevande alcoliche a minori di anni...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 48159 del 17 luglio 2019
«Non configura il reato di truffa ma quello di cui all'art. 718 cod. pen., il gioco dei "tre campanelli" - e quelli similari delle "tre tavolette" o delle "tre carte" - in ragione del fatto che la condotta del soggetto che dirige il gioco non...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 22550 del 23 ottobre 2014
«Le controversie sugli accertamenti sanitari delle commissioni mediche per l'invalidità civile, ai sensi dell'art. 1 della legge 15 ottobre 1990, n. 295, appartengono alla giurisdizione del giudice ordinario, anche quando investano il contenuto...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 24862 del 23 novembre 2006
«Le controversie in materia di accertamento sanitario della possibilità di inserimento del disabile in un determinato contesto lavorativo, ai sensi dell'art. 10, comma 3, legge 12 marzo 1999 n. 68, investendo un atto di certazione della commissione...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 304 del 15 luglio 1994
«L'art. 7, primo comma, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, prevedendo che l'erogazione di prestazioni riabilitative agli handicappati avvenga solo da parte di strutture pubbliche o convenzionate con il Servizio sanitario nazionale, non determina...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 406 del 29 ottobre 1992
«E' inammissibile la censura di illegittimità costituzionale dell'art. 10, 1° comma, l. 5 febbraio 1992, n. 104, sollevata per violazione delle competenze regionali (art. 117 e 118 cost.), nella parte in cui attribuisce ai comuni, alle comunità...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 25101 del 8 ottobre 2019
«La predisposizione di un piano educativo individualizzato, elaborato con il concorso di insegnanti della scuola di accoglienza e di operatori della sanità pubblica, che abbia indicato il numero di ore necessarie per il sostegno scolastico...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 25011 del 25 novembre 2014
«In tema di sostegno all'alunno in situazione di handicap, il "piano educativo individualizzato", definito ai sensi dell'art. 12 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, obbliga l'amministrazione scolastica a garantire il supporto per il numero di ore...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 226 del 6 luglio 2001
«L'obbligo di frequenza della scuola fino a quattordici anni è elevato per gli alunni disabili a 18 anni. Dopo tale età, per gli alunni handicappati l'istruzione costituisce un diritto, non più un obbligo, che potrà essere esercitato mediante la...»
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TAR Palermo, Sez. II, sentenza n. 715 del 24 giugno 1994
«Posto che in forza dell'art. 19 l. 5 febbraio 1992 n. 104 (emanata in seguito alla sentenza 2 febbraio 1990 n. 50 della corte cost.) le disposizioni di cui alla l. 2 aprile 1968 n. 482, e successive modificazioni, devono intendersi applicabili, in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18762 del 23 settembre 2016
«In materia di eliminazione di barriere architettoniche, ai sensi dell'art. 24 della l. n. 104 del 1992 e della l. n. 13 del 1989, oltre che delle leggi della Regione Toscana n. 1 del 2005, art. 37 lett. g), e n. 47 del 1991 (applicabili "ratione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4060 del 7 febbraio 2018
«Il dolo d'impeto è compatibile con la circostanza aggravante ad effetto speciale di cui all'art. 36, comma 1, legge 5 febbraio 1992, n. 104 che attiene alla condizione della persona offesa facente parte di una categoria di soggetti diversamente...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 25 del 29 gennaio 1993
«Le questioni di costituzionalità sollevate dalla Corte dei Conti assumendo che la copertura dei fondi speciali previsti dalla legge finanziaria 1992 per il triennio 1992-1994 (e, conseguentemente, la stessa copertura di varie leggi di spesa...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 25173 del 28 novembre 2011
«In tema di diritto d'autore, il concetto giuridico di creatività, cui fa riferimento l'art. 1 della legge n. 633 del 1941, non coincide con quello di creazione, originalità e novità assoluta, riferendosi, per converso, alla personale e individuale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 33100 del 28 novembre 2023
«L'opera di industrial design può ricevere tutela nell'ambito del diritto d'autore ove, ai sensi dell'art. 2, n. 10, della l. n. 633 del 1941, contenga un quid pluris, costituito dal valore artistico - che va provato da chi ne invoca la protezione...»
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TAR Lazio, Sez. I, sentenza n. 1827 del 27 dicembre 1993
«La tutela attribuita dagli art. 3, 7 e 8 l. 22 aprile 1941 n. 633 e 34 del regolamento di attuazione approvato con r.d. 18 maggio 1942 n. 1369 in ordine al deposito e alla registrazione delle opere collettive - tra le quali sono esplicitamente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11464 del 3 giugno 2015
«L'opera derivata, cui l'art. 4 della legge 22 aprile 1941, n. 633, conferisce autonoma tutela, attribuendo al suo autore un diritto esclusivo morale e di utilizzazione economica, si caratterizza per un'elaborazione creativa dell'opera originale e...»