-
Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 31032 del 27 novembre 2019
«L'impugnazione per revocazione delle sentenze della Corte di cassazione è ammessa nell'ipotesi di errore compiuto nella lettura degli atti interni al giudizio di legittimità, errore che presuppone l'esistenza di divergenti rappresentazioni dello...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 20856 del 2 agosto 2019
«In tema di revocazione delle sentenze della Corte di Cassazione, la valutazione di "non inammissibilità" del ricorso per revocazione che la Corte compie ai fini del rinvio alla pubblica udienza della sezione semplice, in base all'art. 391 bis,...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 27337 del 24 ottobre 2019
«I limiti dei poteri attribuiti al giudice di rinvio sono diversi a seconda che la sentenza di annullamento abbia accolto il ricorso per violazione o falsa applicazione di norme di diritto, ovvero per vizi di motivazione in ordine a punti decisivi...»
-
Cassazione civile, Sez. V, ordinanza n. 4070 del 12 febbraio 2019
«In caso di cassazione con rinvio, il giudice di merito, se è tenuto ad uniformarsi al principio di diritto enunciato dalla Corte per le questioni già decise, per gli altri aspetti della controversia rimasti impregiudicati o non definiti nelle...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25917 del 15 ottobre 2019
«Nel giudizio civile di rinvio ex art. 622 c.p.p. si determina una piena "translatio" del giudizio sulla domanda civile, sicché la Corte di appello civile competente per valore, cui la Cassazione in sede penale abbia rimesso il procedimento ai soli...»
-
Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 5137 del 21 febbraio 2019
«La riassunzione della causa - a seguito di cassazione della sentenza - dinanzi al giudice di rinvio instaura un processo chiuso, nel quale è preclusa alle parti, tra l'altro, ogni possibilità di presentare nuove domande, eccezioni, nonché...»
-
Cassazione civile, Sez. VI-lav., ordinanza n. 167 del 7 gennaio 2019
«Nell'ipotesi di cassazione con rinvio innanzi al giudice di primo ed unico grado, la sentenza del giudice di rinvio (salvo il caso di rinvio cd. restitutorio) è impugnabile in via ordinaria solo con ricorso per cassazione, senza che rilevi...»
-
Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 29634 del 14 novembre 2019
«In tema di revocazione, ai fini della configurabilità dell'errore di fatto di cui all'art. 395, n. 4, c.p.c. tra gli "atti e documenti della causa" dai quali l'errore stesso deve risultare, vanno compresi – in attuazione dei principi del giusto...»
-
Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 8630 del 28 marzo 2019
«L'inammissibilità della revocazione delle decisioni della Corte di cassazione ai sensi dell'art. 395 n. 5 c.p.c. non si pone in contrasto - oltre che con i principi di cui agli artt. 3, 24 e 111 Cost. - con il diritto dell'Unione europea, non...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1939 del 21 febbraio 1996
«Ai fini del divieto di inversione di marcia di cui all’art. 176 D.Lgs. 30 aprile 1992, n. 285, la zona di carreggiata antistante o retrostante il casello autostradale, compresa tra i segnali di inizio e fine di autostrada, non è...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2512 del 6 marzo 1996
«La Corte di Cassazione, nell’annullarne con rinvio la decisione, ha altresì evidenziato che i caselli autostradali e le zone immediatamente circostanti fanno parte delle autostrade stesse e sono soggetti alla medesima...»
-
Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 28432 del 5 novembre 2019
«Il decreto di rigetto della Corte d'Appello, pronunziato sul ricorso avverso il rifiuto del cancelliere di rilasciare alla parte copia in forma esecutiva del decreto ingiuntivo reso ai sensi dell'art. 5 della l. n. 89 del 2001 e motivato sul...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3829 del 8 aprile 1995
«Lo stato di ebbrezza alcoolica del conducente di un veicolo, ai fini della ravvisabilità del reato previsto dall’art. 186 D.Lgs. 30 aprile 1992, n. 285, e dall’art. 132 d.P.R. 15 giugno 1959, n. 393, non deve essere necessariamente...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 11220 del 24 aprile 2019
«Nel procedimento possessorio, non è ammissibile il ricorso per regolamento preventivo di giurisdizione prima della conclusione della fase sommaria o interdittale, e della introduzione della fase di merito ai sensi dell'art. 703, comma 4, c.p.c.,...»
-
Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 6030 del 28 febbraio 2019
«Tuttavia, ove il tribunale, invece di dichiarare inammissibile il reclamo proposto, lo esamini nel merito, tale provvedimento, avente natura di sentenza, è ricorribile per cassazione; in questa ipotesi, se il provvedimento gravato è firmato dal...»
-
Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 12018 del 7 maggio 2019
«Il decreto pronunciato dalla corte d'appello in sede di reclamo avverso il provvedimento del tribunale in materia di modifica delle condizioni della separazione personale concernenti l'affidamento dei figli ed il rapporto con essi, ovvero la...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4024 del 27 aprile 1999
«Al fine di stabilire la natura del termine di sessanta giorni, concesso al prefetto dell’art. 204 primo comma del nuovo codice della strada per l’emanazione dell’ordinanza-ingiunzione, irrogativa di una sanzione amministrativa...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11006 del 3 novembre 1994
«Né vi era alcuna altra norma che punisse in maniera più grave la guida di veicolo con patente ritirata perché scaduta. È da escludere, pertanto, che, nella vigenza del nuovo codice della strada, prima della modifica introdotta con il...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10152 del 14 ottobre 1998
«Contro il provvedimento di sospensione della patente di guida emesso dal Prefetto, ex art. 223 del nuovo cod. strada (d.lgs. 30 aprile 1992, n. 285 come novellato dall’art. 120 del d.lgs. 10 novembre 1993, n. 360) deve ritenersi...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1880 del 19 gennaio 2016
«In caso di patteggiamento relativo ai reati di omicidio colposo e guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, da cui sia derivato un incidente stradale, qualora il giudice abbia applicato erroneamente la sanzione amministrativa...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22346 del 26 novembre 2004
«Nella disciplina della cessazione degli effetti civili conseguenti alla trascrizione del matrimonio celebrato con il rito religioso, lo stato di separazione dei coniugi concreta un requisito dell'azione, necessario secondo la previsione dell'art....»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10210 del 16 maggio 2005
«Con riguardo alla quantificazione dell'assegno di divorzio, deve escludersi la necessità di una puntuale considerazione, da parte del giudice che dia adeguata giustificazione della propria decisione, di tutti, contemporaneamente, i parametri di...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6974 del 21 giugno 1995
«Il decreto con il quale la Corte di appello provvede, su reclamo delle parti, alla revisione dell'assegno di divorzio, è ricorribile per cassazione ai sensi dell'art. 111 Cost. solo per violazione di legge. Di conseguenza, nel caso in cui venga...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9882 del 28 aprile 2006
«Nel processo di divorzio non trovano applicazione gli artt. 183 e 190 c.p.c., venendo in rilievo la disciplina speciale di cui all'art. 4 della legge 1 dicembre 1970, n. 898 (come modificato dall'art. 8 della legge 6 marzo 1987, n. 74) volta ad...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7620 del 4 aprile 2011
«Nel giudizio di scioglimento e cessazione degli effetti civili del matrimonio, l'ordinanza della corte di appello, pronunciata su reclamo avverso il provvedimento di diniego di misure provvisorie ed urgenti emesso dal presidente del tribunale, non...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3552 del 13 giugno 1985
«Nelle cause di divorzio fra coniugi che non abbiano figli, o non abbiano figli minori od incapaci, deve escludersi, in sede di legittimità, l'esigenza di integrare il contraddittorio nei confronti del pubblico ministero presso il giudice a quo,...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10763 del 14 ottobre 1995
«La pronuncia della Corte d'appello, resa in esito al reclamo proposto contro il provvedimento camerale del tribunale sulla domanda congiunta di divorzio (art. 4 tredicesimo comma, nuovo testo, della legge 1 dicembre 1970, n. 898), è impugnabile...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6787 del 15 giugno 1995
«L'obbligo del giudice del rinvio di attenersi al principio enunciato dalla Corte di cassazione, a norma dell'art. 384 c.p.c., viene meno nel caso in cui, dopo la riassunzione del giudizio di rinvio, muti la norma dalla quale il principio di...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10852 del 17 dicembre 1994
«Il procedimento di revisione delle disposizioni della sentenza di cessazione degli effetti civili o di scioglimento di matrimonio concernenti gli assegni di divorzio e di mantenimento dei figli, regolato dall'art. 9 della L. 1 dicembre 1970, n....»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3808 del 21 aprile 1994
«Il divieto di prendere conclusioni nuove in sede di rinvio (art. 394, terzo comma, c.p.c.), non opera quando la necessità di una nuova attività assertiva e probatoria sorga nella nuova fase, in conseguenza delle statuizioni della Corte di...»