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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 338 del 7 febbraio 1974
«A differenza dell'estromissione disposta dall'istruttore con ordinanza ai sensi degli artt. 108, 109 e 111 c.p.c., quella disposta con la sentenza, relativamente ad una parte, nel presupposto che nei suoi confronti mancano le condizioni...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1665 del 29 aprile 1975
«Pertanto, la statuizione con la quale il giudice di merito autorizzi il creditore a provvedere direttamente all'esecuzione di uno dei predetti obblighi, a spese del convenuto, deve essere cassata senza rinvio, perché adottata al di fuori dei...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4464 del 25 novembre 1976
«L'ordinanza di rilascio ha efficacia esecutiva provvisoria fino alla conclusione del giudizio di merito, ma, in caso di estinzione del processo, essa non può essere equiparata a una sentenza di merito, ai sensi dell'art. 310 c.p.c., né costituire...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2717 del 25 giugno 1977
«Con la sentenza che accerta la falsità di un documento (nella specie, cambiale), è consentito al giudice del merito di disporne il ripristino nel testo originario, ai sensi degli artt. 226 c.p.c., e 480 c.p.p., attingendo ad elementi estranei al...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5077 del 21 novembre 1977
«Nel procedimento di verificazione di scrittura privata spetta al giudice del merito disporre quali scritture debbano servire di comparazione. A tal fine egli non è vincolato da alcuna graduatoria delle fonti di accertamento della verità, ma è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2543 del 17 aprile 1980
«Di conseguenza, qualora non venga rilevata né dichiarata l'improcedibilità dell'appello, ma questo venga esaminato e deciso nel merito, ancorché sfavorevolmente, l'appellante non ha interesse ad impugnare la sentenza denunciando la violazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2975 del 6 maggio 1980
«Qualora, in sede di opposizione a decreto ingiuntivo, l'originaria domanda, posta a base del ricorso per ingiunzione venga sostituita con una domanda nuova (nella specie, perché fondata su una diversa causa petendi ed avanzata anche nei confronti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6245 del 24 novembre 1980
«Il provvedimento con il quale il giudice dell'esecuzione revoca la propria precedente ordinanza di assegnazione, in favore del creditore esecutante, della somma pignorata presso il terzo, poiché elide gli effetti sostanziali e definitivi del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4752 del 1 settembre 1982
«L'autorità del giudicato opera entro i limiti degli elementi costitutivi dell'azione, ma l'ambito della sua estensione si determina non soltanto relativamente all'oggetto della controversia ed alle ragioni fatte valere dalle parti (giudicato...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6653 del 6 dicembre 1982
«Qualora la causa, relativamente alla quale sia stata presentata istanza di regolamento preventivo di giurisdizione, anziché essere sospesa, venga decisa nel merito con sentenza passata in giudicato, il regolamento medesimo deve essere dichiarato...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2795 del 23 aprile 1983
«Nel nuovo rito del lavoro, la disposizione del quarto comma dell'art. 420 c.p.c. (secondo cui, se sorgono questioni attinenti alla giurisdizione o alla competenza o altre pregiudiziali la cui decisione può definire il giudizio, il giudice invita...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4921 del 16 luglio 1983
«La statuizione di condanna al pagamento delle spese processuali in favore della parte vittoriosa nel giudizio di merito determina l'insorgere di un diritto di credito in favore di quest'ultima con la conseguenza che, impugnata per cassazione la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5226 del 29 luglio 1983
«Le due fasi in cui si articola il procedimento possessorio (quella sommaria, diretta a comporre provvisoriamente la controversia con l'emanazione di provvedimenti immediati richiesti dall'urgenza del caso, e quella di trattazione del merito, che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 82 del 6 gennaio 1983
«Nel procedimento di convalida di sfratto per morosità, qualora il conduttore — riconoscendo parzialmente la morosità — provveda a corrispondere quanto da lui reputato dovuto e, nelle more del susseguente giudizio di merito, a rilasciare...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1230 del 21 febbraio 1984
«La morte o la perdita della capacità della parte costituita, che sopravvengano nel corso di un grado di merito del processo, prima della chiusura della discussione, sono regolamentate esclusivamente dalle disposizioni dell'art. 300 c.p.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1279 del 23 febbraio 1984
«Anche nel rito processuale del lavoro sono ammissibili sentenze non definitive per risolvere questioni pregiudiziali di merito, atteso che la decisione parziale, oltre a non pregiudicare i diritti delle parti e a non comportare alcuna nullità, non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1316 del 24 febbraio 1984
«Ne consegue che non può essere considerata generica quella indicazione temporale che, correlata ad altri elementi della fattispecie, consenta l'immediato controllo della verificazione dell'evento nonché del suo collocarsi in un momento utile ai...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1910 del 22 marzo 1984
«In armonia con il principio costituzionale del diritto alla difesa, come l'improponibilità di nuove eccezioni nel giudizio di appello, disposta dall'art. 437, secondo comma, c.p.c., va intesa come limitata alle eccezioni proponibili (e tuttavia...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 280 del 13 gennaio 1984
«Nel procedimento possessorio, la sospensione dei termini processuali durante il periodo feriale, di cui alla L. n. 742 del 1969, si applica soltanto alla fase sommaria, caratterizzata dall'urgenza, e non anche alla successiva fase di merito, che...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4353 del 25 luglio 1984
«Ai fini dell'ammissibilità dell'impugnazione per revocazione ai sensi dell'art. 395 n. 3 c.p.c. è necessario che la impossibilità di produrre in giudizio il documento — che va riportata al fatto che esso era in precedenza sconosciuto o che era...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6069 del 23 novembre 1984
«Qualora il pretore, adito a norma dell'art. 700 c.p.c., oltre ad adottare provvedimenti cautelari e provvisori, definisca la questione di competenza, la relativa pronuncia, indipendentemente dalla forma, assume natura sostanziale di sentenza sulla...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1176 del 12 febbraio 1985
«La mancata assunzione di prove testimoniali precedentemente ammesse e poi ritenute superate da altre risultanze probatorie non comporta alcuna nullità della sentenza, atteso che la riduzione, ex art. 245 c.p.c., delle liste testimoniali...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1640 del 26 febbraio 1985
«Nell'ipotesi in cui avverso una sentenza di merito, già impugnata con ricorso principale per cassazione, sia stato successivamente proposto da un'altra parte in causa un ulteriore ricorso presentato come autonomo, anziché come incidentale, senza...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2273 del 3 aprile 1985
«La sentenza emessa da un pretore diverso da quello davanti al quale si sia svolta l'udienza di discussione di cui all'art. 62 disp. att. c.p.c. con l'assegnazione della causa a sentenza, ovvero emessa, nel nuovo processo del lavoro, da un pretore...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2918 del 10 maggio 1985
«Qualora l'opposizione di terzo, a norma dell'art. 404 c.p.c., venga proposta da chi deduca la qualità di litisconsorte necessario pretermesso nel procedimento conclusosi con la sentenza opposta, l'accertamento del fondamento di detta deduzione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3236 del 28 maggio 1985
«Qualora il petitum della domanda attrice sia fondato su un duplice ordine di ragioni giuridiche, collegate a presupposti antitetici e formulate in via alternativa o subordinata, la sentenza del giudice del merito, la quale, dopo aver aderito alla...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4262 del 19 luglio 1985
«Il giudicato formatosi su una pronuncia di merito si estende ai necessari presupposti della pronuncia medesima, ivi inclusa quella qualificazione del rapporto, su cui si fonda la domanda, da giustificare la competenza giurisdizionale del giudice...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4931 del 10 ottobre 1985
«È inammissibile il motivo di ricorso per cassazione che si risolva nella proposizione, o riproposizione, di questioni di legittimità costituzionale, od in critiche alla sentenza del giudice del merito circa la ritenuta irrilevanza di dette...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1760 del 14 marzo 1986
«Infatti, se tale pronuncia è giuridicamente esatta, l'erronea o carente motivazione in diritto è modificata o integrata dalla Corte di cassazione in applicazione dell'art. 384, secondo comma, c.p.c., mentre, se è inesatta, essa deve essere cassata...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2100 del 24 marzo 1986
«L'esperibilità del ricorso per regolamento preventivo di giurisdizione postula, oltre la mancanza di una decisione nel merito in primo grado, che la questione della giurisdizione sia ancora suscettibile di esame e decisione, in quanto non preclusa...»