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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3722 del 9 marzo 2012
«In tema di esecuzione forzata, l'ordinanza, con la quale il giudice dell'esecuzione, ai sensi dell'art. 612 c.p.c., determina le modalità dell'esecuzione forzata di una sentenza per violazione di un obbligo di fare o di non fare, si caratterizza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11458 del 17 maggio 2007
«In tema di esecuzione forzata degli obblighi di fare e di non fare, il provvedimento che il pretore pronuncia, ai sensi dell'art. 612 c.p.c., per determinare le modalità dell'esecuzione, stabilendo il modo in cui, in concreto, deve essere eseguito...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8928 del 9 settembre 1998
«Nelle opposizioni agli atti esecutivi la presenza del debitore è richiesta anche per le irregolarità riguardanti la fase dell'aggiudicazione, perché in essa il debitore, il creditore procedente e creditori intervenuti hanno un comune interesse a...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2643 del 25 maggio 1978
«Il giudice dell'esecuzione immobiliare al quale venga rivolta istanza di revoca di una sua precedente ordinanza, con la quale aveva disatteso taluni rilievi mossi contro il progetto di distribuzione della somma ricavata dalla vendita dell'immobile...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7608 del 14 agosto 1997
«I provvedimenti indilazionabili emessi ex art. 618 c.p.c. in relazione a proposte opposizioni agli atti esecutivi hanno natura incidentale e funzione ordinatoria, con la conseguenza che essi non sono impugnabili con autonomo ricorso per cassazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3136 del 8 febbraio 2008
«L'opposizione del terzo che pretende avere la proprietà sui beni pignorati è proponibile, a norma degli artt. 619 e 620 c.p.c., prima che sia disposta la vendita o l'assegnazione dei beni e, se in seguito all'opposizione il giudice non sospende la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5789 del 4 novembre 1982
«L'azione di opposizione di terzo nel procedimento esecutivo non è un'azione reale di revindica, ma un'azione di accertamento della illegittimità dell'esecuzione in rapporto al suo oggetto e nei confronti del terzo che sullo stesso vanti un diritto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15030 del 6 giugno 2008
«In tema di esecuzioni forzate, il terzo che si pretende legittimato all'opposizione ai sensi dell'art. 619 c.p.c. fa valere una situazione giuridica soggettiva sul bene esecutato o relativa al diritto che l'esecuzione è diretta a realizzare, a suo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17876 del 31 agosto 2011
«Ai sensi dell'art. 619 c.p.c., può essere proposta opposizione soltanto dal terzo che pretenda di avere la proprietà o altro diritto reale sui beni pignorati, oppure che si presenti come titolare di alcuni particolari diritti di credito ad...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8397 del 7 aprile 2009
«Nel giudizio di opposizione di terzo all'esecuzione, disciplinato dagli artt. 619 e ss. c.p.c., il terzo opponente non è legittimato ad eccepire i vizi della procedura esecutiva ovvero ad impugnare la validità del titolo posto a base di essa,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4000 del 23 febbraio 2006
«Il rimedio dell'opposizione di terzo all'esecuzione ai sensi dell'art. 619 c.p.c. è azione concessa all'alienante del bene con patto di riservato dominio, e non al debitore esecutato che deduca che il bene debba essere sottratto all'esecuzione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 758 del 16 febbraio 1978
«Nel giudizio di opposizione all'esecuzione, proposto da un terzo ai sensi dell'art. 619 c.p.c., è litisconsorte necessario, oltre al creditore procedente, il debitore esecutato, nei cui confronti deve stabilirsi a chi appartenga la proprietà dei...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1652 del 28 aprile 1975
«In tema di opposizione di terzo all'esecuzione, ai sensi dell'art. 619 c.p.c., la nullità del giudizio di primo grado per la mancata citazione del debitore esecutato, litisconsorte necessario assieme al terzo opponente ed al creditore procedente,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15278 del 13 ottobre 2003
«La domanda di opposizione ex art. 619 c.p.c. dà vita ad un ordinario giudizio di cognizione, autonomo rispetto all'esecuzione nella quale si inserisce, in cui l'onere di provare la titolarità del diritto del terzo opponente di sottrarre il bene...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5194 del 23 ottobre 1985
«Il terzo che proponga opposizione all'esecuzione immobiliare, a norma dell'art. 619 c.p.c., assumendo di essere proprietario esclusivo dell'immobile pignorato in danno del debitore, deve dedurre un titolo di proprietà — od una domanda giudiziale,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2419 del 6 aprile 1983
«Poiché a norma dell'art. 621 c.p.c. il terzo che si oppone all'esecuzione ai sensi del precedente art. 619 non può provare con testimoni (e quindi neppure con presunzione) il suo preteso diritto (di proprietà o altro diritto reale) sui beni mobili...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4811 del 19 settembre 1979
«Alla proroga del contratto a tempo determinato pattuita per l'ipotesi di mancata disdetta in un termine anteriore alla scadenza stabilita, la quale si attua (come la rinnovazione tacita) in difetto di una manifestazione espressa, è inapplicabile...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3193 del 24 maggio 1984
«In tema di opposizione di terzi avverso l'esecuzione mobiliare, avente ad oggetto beni pignorati presso l'abitazione del debitore, i soggetti conviventi con il debitore medesimo, ivi compresa la moglie, se sono esonerati, in ragione del rapporto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2459 del 16 aprile 1984
«L'opposizione, rivolta a far valere la proprietà od altro diritto reale sui beni mobili pignorati nella casa del debitore, è soggetta alle limitazioni probatorie di cui all'art. 621 c.p.c. anche quando venga proposta da familiare conviventi, ivi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18539 del 3 settembre 2007
«In materia di esecuzione, la sospensione disposta dal giudice dell'esecuzione a seguito della sospensione della esecutorietà del titolo esecutivo da parte del giudice avanti al quale lo stesso è impugnato costituisce una presa d'atto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 405 del 12 gennaio 2006
«La sospensione dell'esecuzione, quando non è disposta dalla legge, costituisce espressione della rilevanza conferita dal sistema normativo, in funzione cautelare, ai gravi motivi dedotti da parte dell'interessato, nel cui concorso può essere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7413 del 9 agosto 1997
«La sospensione dell'esecuzione prevista dalla norma di cui all'art. 624 c.p.c. (che ne individua i presupposti nella pendenza del relativo giudizio di opposizione, nell'esistenza di gravi motivi, nella proposizione della relativa istanza da parte...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5943 del 21 novembre 1984
«I consorzi di bonifica, per i contributi dovuti dai proprietari degli immobili siti nel relativo comprensorio (artt. 10, 11 e 12 del R.D. 13 febbraio 1933, n. 215), hanno il potere di emettere provvedimenti impositivi esecutori, con natura analoga...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12970 del 29 settembre 2000
«Il potere di revoca della sospensione del processo esecutivo — precedentemente disposta ai sensi dell'art. 624 c.p.c. — appartiene al giudice dell'esecuzione e rientra tra i poteri ordinatori del processo esecutivo indicati dall'art. 616 c.p.c. La...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8378 del 27 luglio 1993
«L'ordinanza di sospensione del processo esecutivo prevista dall'art. 624 c.p.c., è sempre revocabile e modificabile dal giudice che l'ha pronunciata, ai sensi dell'art. 487 dello stesso codice, e tale revoca può essere anche implicitamente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21882 del 19 novembre 2004
«In caso di opposizione di terzo avverso l'esecuzione esattoriale, qualora sia stata disposta la sospensione dell'esecuzione, spetta al giudice dell'esecuzione fissare il termine di riassunzione, mentre il concessionario procedente deve provvedere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5266 del 21 aprile 2000
«Nell'esecuzione forzata, l'esistenza e il carattere documentale del titolo esecutivo non sono condizioni dell'intervento dei creditori, essendo sufficiente la preesistenza e l'allegazione di una ragione di credito e potendo farsi luogo al deposito...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1826 del 13 febbraio 1993
«In tema di esecuzione forzata, l'esistenza del titolo (esecutivo) che abilita il creditore intervenuto a compiere atti di esecuzione ed esclude che la rinuncia agli atti del creditore procedente e degli altri creditori eventualmente intervenuti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3383 del 29 marzo 1991
«Il provvedimento del giudice dell'esecuzione di revoca di una precedente ordinanza, che abbia dichiarato l'estinzione del processo esecutivo e liquidato le spese, non è impugnabile con ricorso per cassazione ex art. 111 Cost. essendo soggetto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13354 del 19 luglio 2004
«Qualora in sede di incanto non siano presenti il creditore procedente nè i creditori muniti di titolo esecutivo non si applica l'art. 631 c.p.c., che prevede il rinvio dell'udienza da parte del giudice dell'esecuzione se nessuna delle parti si...»