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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 403 del 10 gennaio 2019
«In tema di impugnazione della sentenza di separazione personale tra coniugi, l'art. 23 l. n. 74 del 1987, in forza del quale "l'appello è deciso in camera di consiglio", postula l'applicazione del rito camerale con riferimento all'intero giudizio...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 15383 del 1 luglio 2009
«Non si verifica tale condizione quando, in una causa promossa davanti al Consiglio di Stato, il consigliere relatore risulti collocato fuori ruolo ed assegnato al Consiglio di giustizia amministrativa della regione Siciliana, con provvedimento di...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 880 del 3 marzo 2017
«Nei giudizi soggetti al regime del processo amministrativo telematico, pur volendo opinare che l'omissione del deposito della copia d'obbligo, ex art. 7, comma 4, D.L. 31 agosto 2016, n. 168, non precluda l'eventuale concessione di misure...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 4017 del 26 agosto 2015
«La mancata comparizione delle parti costituite all'udienza in camera di consiglio non può impedire la definizione del giudizio nel merito, ai sensi e per gli effetti dell'art. 60 c.p.a., con sentenza in forma semplificata, così frustrando, anche...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 3165 del 19 maggio 2010
«Nel processo amministrativo la fase cautelare è autonoma e distinta rispetto al giudizio di impugnazione e non è idonea ad esplicare effetti sul rapporto processuale principale; deve quindi escludersi che la fissazione della camera di consiglio...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 2405 del 20 aprile 2018
«Ai fini della validità della sentenza in forma semplificata è necessario che il Collegio, oltre alla previa verifica della regolarità del contraddittorio e della completezza dell'istruttoria, abbia puntualmente informato le parti costituite - e...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 3952 del 20 agosto 2015
«Per essere dichiarata la nullità di una sentenza è necessaria la prova della non coincidenza di composizione del Collegio deliberante e quella del Collegio che ha assistito alla discussione della causa, coincidenza che è munita da presunzione...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 4519 del 13 luglio 2010
«Il principio codificato dall'art. 23 bis, L. 6 dicembre 1971, n. 1034, introdotto dalla L. 21 luglio 2000, n. 205, per il quale la pubblicazione del dispositivo della decisione rende immutabile la stessa, nel senso che il Collegio non può avere...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 22438 del 24 settembre 2018
«Viceversa, ove il destinatario della notificazione a mezzo PEC del ricorso nativo digitale rimanga solo intimato (così come nel caso in cui non tutti i destinatari della notifica depositino controricorso) ovvero disconosca la conformità...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 27124 del 25 ottobre 2018
«Nel giudizio di cassazione svolto nelle forme del procedimento in camera di consiglio, non essendo prevista la fase della discussione orale propria dell'ordinario giudizio di legittimità in pubblica udienza, non è ammissibile la costituzione...»
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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 21280 del 29 agosto 2018
«La riduzione del termine per la proposizione del ricorso per la correzione degli errori materiali o per la revocazione delle sentenze della Corte di cassazione, disposta – in sede di conversione del d.l. n. 168 del 2016 – dalla l. n. 197 del 2016...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8312 del 25 marzo 2019
«Ai fini della verifica d'ufficio della tempestività del ricorso per cassazione è sufficiente il deposito, da parte del ricorrente, della decisione comunicatagli a mezzo PEC (nel suo testo integrale) a cura della cancelleria; ai fini della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1916 del 19 febbraio 2000
«Nel giudizio di appello avverso la sentenza dichiarativa dello scioglimento degli effetti civili del matrimonio (che va deciso, ex art. 8, L. n. 74/1987, «in camera di consiglio»), tra la data di notificazione del ricorso e del decreto e quella...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4290 del 8 maggio 1996
«L'art. 4, comma 12, L. n. 898 del 1970, come sostituito dall'art. 8, L. n. 74 del 1987 — applicabile, ai sensi dell'art. 23, comma 3 di quest'ultima legge, alle sentenze di separazione personale pubblicate successivamente alla sua entrata in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11319 del 27 maggio 2005
«Nel giudizio di divorzio in appello — che si svolge secondo il rito camerale, ai sensi dell'art. 4, dodicesimo comma, della legge 1 dicembre 1970, n. 898 (nel testo sostituito ad opera dell'art. 8 della legge 6 marzo 1987, n. 74) — l'acquisizione...»
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Cassazione civile, Sez. VI-lav., ordinanza n. 2302 del 6 febbraio 2015
«In tema di regolamento di competenza, l'art. 45 della legge 18 giugno 2009, n. 69, nel modificare l'art. 42 cod. proc. civ., prevedendo la forma decisoria dell'ordinanza, non ha inciso sul relativo regime impugnatorio, sicché in caso di ordinanza...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3409 del 11 febbraio 2011
«Ne consegue che l'ordinanza interlocutoria con la quale la Corte di Cassazione abbia ritenuto che non ricorressero i presupposti per la trattazione in camera di consiglio ai sensi dell'art. 375 cod. proc. civ. non impedisce la successiva...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 1525 del 21 gennaio 2019
«In tema di procedimento camerale per equa riparazione ai sensi della l. n. 89 del 2001, ha natura ordinatoria il decreto con il quale la corte d'appello, dopo avere dato atto della mancata comparizione delle parti in camera di consiglio, dichiari...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 28985 del 10 dicembre 2008
«Nella fase che precede la dichiarazione di fallimento, il diritto di difesa dell'imprenditore insolvente, in considerazione del carattere camerale e sommario del relativo procedimento, può essere garantito non solo, ai sensi dell'art. 15 legge...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 2720 del 5 febbraio 2020
«Nel giudizio di cassazione la proposta di trattazione camerale ai sensi dell'art. 380-bis c.p.c. non riveste carattere decisorio e non deve essere motivata, essendo destinata a fungere da prima interlocuzione fra il relatore e il presidente del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 20734 del 20 aprile 2021
«Nel giudizio di riesame, per effetto del rinvio operato dall'art. 309, comma 8, cod. proc. pen. alle forme del procedimento in camera di consiglio previste dall'art. 127 cod. proc. pen., l'avviso di deposito del provvedimento decisorio deve essere...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 29530 del 3 aprile 2003
«In tema di avocazione delle indagini preliminari, è inammissibile per difetto di legittimazione il ricorso per cassazione proposto dal procuratore generale avverso l'ordinanza di archiviazione di un procedimento avocato successivamente all'udienza...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5678 del 31 ottobre 1996
«Nel procedimento di camera di consiglio disciplinato dall'art. 127 c.p.p., pur non prevedendosi espressamente l'obbligo di deposito dei relativi atti, prima dell'udienza di discussione (come invece previsto, ad esempio, dagli art. 309 comma 8, 416...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 42449 del 21 ottobre 2009
«L'assunzione delle prove urgenti nella fase degli atti preliminari al dibattimento si svolge in camera di consiglio, davanti al presidente del collegio giudicante, perché Il rinvio alle forme dibattimentali non sta a significare che l'acquisizione...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 13964 del 22 febbraio 2008
«Non costituisce atto abnorme la lettura in pubblica udienza di un dispositivo preceduto da deliberazione avvenuta in luogo diverso da quello in cui ha avuto luogo il dibattimento, quando il differimento temporale della deliberazione, dovuto alla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11180 del 27 febbraio 2009
«La decisione sulla richiesta di revoca della misura cautelare applicata in sede di procedimento di estradizione per l'estero non va adottata "de plano", bensì previa fissazione di apposita udienza in camera di consiglio. (Annulla con rinvio, App....»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 16830 del 24 marzo 2010
«In tema di estradizione per l'estero, la decisione sulla richiesta di revoca o sostituzione della misura cautelare va adottata dalla Corte di appello in composizione collegiale, previa fissazione di apposita udienza in camera di consiglio....»