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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1930 del 24 giugno 1998
«Deve ritenersi inammissibile per sopravvenuta carenza di interesse il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza del tribunale di rigetto della richiesta di sequestro conservativo sui beni dell'imputato se nelle more del procedimento la sentenza...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 24 del 3 luglio 1995
«È ammissibile il sequestro preventivo di cosa già soggetta a sequestro probatorio, purché sussista un pericolo concreto e attuale della cessazione del vincolo di indisponibilità impresso da quest'ultimo, che renda reale e non solo presunta la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 874 del 30 maggio 1996
«Atteso il principio generale di tassatività dei mezzi di gravame, stabilito dall'art. 568, commi 1 e 3, c.p.p., e avuto riguardo al fatto che, in tema di sequestro conservativo, è soltanto ammesso, ai sensi dell'art. 318 c.p.p., il riesame avverso...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 804 del 12 marzo 1996
«La constatata mancata convalida del sequestro (probatorio o preventivo) operato dalla polizia giudiziaria impone la restituzione del manufatto abusivo, e ciò ancorché di questo sia stata ordinata la demolizione ai sensi dell'art. 7 della L. 28...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2731 del 20 agosto 1997
«In tema di revoca del sequestro preventivo, l'art. 321 c.p.p., nel disciplinare il relativo procedimento, non prevede che avverso il provvedimento del Giudice per le indagini preliminari possa essere proposto ricorso immediato per Cassazione. Tale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3376 del 28 marzo 1995
«In tema di sequestro preventivo, la sanzione di inefficacia del provvedimento cautelare prevista dall'art. 321, comma terzo c.p.p. non può essere estesa al ritardo («non oltre il giorno successivo a quello del deposito in cancelleria») con cui...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1439 del 17 agosto 1993
«In tema di sequestro preventivo, nessuna inefficacia del provvedimento cautelare consegue alla trasmissione al Gip con ritardo (e cioè «oltre il giorno successivo alla sua presentazione») della istanza di revoca. Le disposizioni penali di natura...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4622 del 29 febbraio 1996
«Il decreto di sequestro preventivo emesso in via di urgenza dal P.M. ex art. 321, comma 2 bis c.p.p. non è autonomamente impugnabile per la sua natura intrinsecamente provvisoria e per il principio di tassatività delle impugnazioni. Perciò la...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1552 del 29 maggio 2000
«Avverso il provvedimento di cui all'art. 260, comma 3, c.p.p., con il quale l'autorità giudiziaria abbia disposto l'alienazione o la distruzione delle cose suscettibili di alterazione, sottoposte a sequestro, non è esperibile l'appello di cui...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 676 del 25 gennaio 1993
«In tema di restituzione di immobile sequestrato, perché abusivamente realizzato, il giudice — di regola — deve restituire lo stesso a colui al quale sia stata sottratta la disponibilità, al momento della esecuzione del provvedimento di sequestro....»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 45795 del 26 novembre 2003
«La facoltà di proporre istanza di riesame del provvedimento che dispone una misura cautelare nelle forme previste dall'art. 583 c.p.p. è ammessa solo per le misure personali e non può estendersi alle misure reali, stante il tassativo disposto...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1591 del 21 aprile 1994
«Qualora avverso un provvedimento di sequestro preventivo venga proposta richiesta di riesame, spetta all'interessato dimostrare la tempestività della sua istanza e, ai fini del raggiungimento della relativa prova, non sono sufficienti meri...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 9290 del 28 febbraio 2003
«Le sommarie informazioni assunte dalla polizia giudiziaria, ai sensi degli art. 350 e 351 c.p.p. ed annotate ex art. 357 c.p.p., non rientrano nell'elencazione tassativa di cui all'art. 431 c.p.p., relativa agli atti che trasmigrano nel fascicolo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 345 del 14 gennaio 1999
«Il mancato invio al pubblico ministero dei verbali di sommarie informazioni assunte dalla polizia giudiziaria non è causa di nullità, in quanto, atteso il principio di tassatività sancito dall'art. 177 c.p.p., la stessa non è prevista da alcuna...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3655 del 15 aprile 1993
«In base al principio di tassatività di cui all'art. 177 c.p.p., la mancata apposizione del sigillo da parte dell'autorità di polizia giudiziaria non dà luogo a nullità non essendo la stessa prevista da alcuna disposizione di legge. Fermo restando...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 366 del 21 gennaio 1999
«In tema di sequestro probatorio, l'attività della polizia giudiziaria necessita di convalida ex art. 355 c.p.p. ogniqualvolta il decreto del P.M. non indichi l'oggetto specifico della misura, ma contenga un generico richiamo a quanto rinvenuto;...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7605 del 15 luglio 1991
«La redazione del verbale, nelle forme di cui all'art. 373 c.p.p., imposta per numerosi atti, fra cui le «informazioni assunte, a norma dell'art. 351, nel corso delle perquisizioni ovvero sul luogo e nell'immediatezza del fatto», dall'art. 357,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 42969 del 21 novembre 2007
«Il provvedimento con cui il giudice delle indagini preliminari, al quale il P.M. ha trasmesso gli atti a norma dell'art. 368 c.p.p., respinge la richiesta di emissione di un ordine di sequestro probatorio presentata dalla parte privata, è...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2881 del 21 gennaio 2003
«Il provvedimento con cui il giudice delle indagini preliminari, al quale il P.M. ha trasmesso gli atti a norma dell'art. 368 c.p.p., respinge la richiesta di emissione di un ordine di sequestro probatorio presentata dalla parte privata, è...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 515 del 2 novembre 1990
«(Omissis). Ai sensi dell'art. 389 c.p.p. la pronuncia di convalida dell'arrestato o del fermo si impone, come necessaria quando si tratti di protrarre nel tempo, oltre i termini tassativamente indicati nell'art. 13 comma 3 Cost., gli effetti del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 492 del 9 gennaio 2004
«Il procedimento di convalida dell'arresto va attivato anche quando, trascorsi i termini entro i quali la convalida deve avere lugo, l'arrestato sia stato posto in libertà, poiché è sempre configurabile l'interesse all'accertamento giurisdizionale...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 25458 del 8 giugno 2004
«In tema di misure cautelari personali, la durata massima della custodia nella fase delle indagini preliminari è aumentata, ai sensi dell'art. 303, comma primo lett. a) nn. 2 e 3, c.p.p., da sei mesi ad un anno per i delitti consumati indicati...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 40484 del 29 novembre 2002
«Il ricorso per cassazione avverso il decreto di archiviazione per violazione dell'art. 408, comma 2, c.p.p. non è previsto da alcuna disposizione del codice di rito; non appare, pertanto, consentito disapplicare, in virtù dell'interpretazione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 47717 del 15 dicembre 2003
«È illegittima (ma non abnorme, e dunque contro di essa non può esperirsi — per il principio della tassatività delle impugnazioni — ricorso per cassazione) l'ordinanza con la quale il Gip, sulla richiesta di archiviazione, restituisca gli atti al...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 34717 del 24 settembre 2001
«Non è abnorme e non è altrimenti impugnabile, in virtù del principio di tassatività dei mezzi di impugnazione ex art. 568, comma 1, c.p.p. l'ordinanza con cui il Gip ordini al P.M. la formulazione dell'imputazione e l'iscrizione di un reato...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 120 del 9 febbraio 1998
«Il decreto di archiviazione è ricorribile in cassazione in caso di nullità per violazione del contraddittorio allorché sia stata violata la disposizione dell'art. 408, comma secondo c.p.p. e, quindi, preclusa l'opposizione ex art. 410 stesso...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 2 del 15 marzo 1996
«È impugnabile mediante ricorso per cassazione il decreto di archiviazione carente di motivazione in ordine all'inammissibilità dell'opposizione proposta dalla persona offesa dal reato ai sensi dell'art. 410 c.p.p.; l'arbitraria ovvero illegittima...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5689 del 7 giugno 1996
«In tema di giudizio abbreviato, la definibilità del processo «allo stato degli atti», che costituisce la condizione per l'accesso al rito semplificato ai sensi del comma 1 dell'art. 440 c.p.p., è data dalla non suscettibilità di modificazione del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5144 del 12 gennaio 1998
«La persona offesa, nonostante goda di facoltà e diritti processuali limitatamente a taluni istituti, in quanto interessata alla decisione presa nel procedimento penale, non è parte processuale in senso tecnico; con la conseguenza che ad essa non è...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5050 del 15 novembre 1999
«Non è impugnabile il provvedimento del Gip che, decidendo su richiesta di archiviazione, disponga che il P.M., previo invito all'indagato per rendere l'interrogatorio, formuli il capo di imputazione, e ciò anche se, in detto provvedimento il Gip...»