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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 455 del 11 gennaio 2011
«Ne consegue che il vizio in questione si verifica quando il giudice pronuncia oltre i limiti delle pretese o delle eccezioni fatte valere dai contraddittori, attribuendo alla parte un bene della vita non richiesto o diverso da quello domandato....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7620 del 5 giugno 2001
«In particolare, nel rapporto di lavoro subordinato è configurabile in linea di massima l'obbligo del lavoratore di ricevere comunicazioni, anche formali, sul posto di lavoro, in dipendenza del potere direttivo e disciplinare al quale egli è...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 239 del 10 gennaio 2007
«In caso di notificazione effettuata a norma dell'art. 139, comma secondo, c.p.c., con consegna dell'atto a persona qualificatasi (secondo le dichiarazioni rese all'ufficiale giudiziario e dal medesimo riportate nella relata di notificazione) quale...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 793 del 19 novembre 1999
«In tema di notificazione eseguita ai sensi dell'art. 139 c.p.c., l'invalidità della stessa non può essere contestata sulla base del solo difetto di rapporto di lavoro subordinato tra consegnatario e destinatario, essendo, invece, sufficiente che...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1677 del 26 febbraio 1985
«La prova dell'insussistenza di un rapporto siffatto, nel caso in cui il consegnatario si sia qualificato addetto alla ricezione degli atti per la persona giuridica destinataria, dev'essere fornita da quest'ultima ed il relativo onere non è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9836 del 19 novembre 1994
«Nella notifica a mezzo del servizio postale, eseguita mediante consegna a persona che, vincolata al destinatario da rapporto di lavoro continuativo, è, comunque, incaricata di ricevere e riconsegnare la posta, la prova del rapporto di lavoro...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10545 del 9 maggio 2007
«Il lavoratore subordinato è incapace a testimoniare nei giudizi di opposizione ad ordinanza-ingiunzione, nei casi in cui l'addebito che ha dato luogo alla sanzione attenga ad elementi del rapporto di lavoro di chi depone come teste, non potendo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17330 del 25 agosto 2005
«Il venir meno, a seguito di sentenza della Corte di cassazione, della pronuncia che aveva riconosciuto un rapporto di lavoro subordinato in luogo di un rapporto di lavoro autonomo e disposto il ripristino del rapporto con la reintegrazione del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16620 del 28 luglio 2011
«La controversia fra il socio e la cooperativa di produzione e lavoro, attinente a prestazioni lavorative comprese fra quelle che il patto sociale pone a carico dei soci per il conseguimento dei fini istituzionali, per effetto dell'art. 5 della l....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7489 del 5 giugno 2000
«Ai fini della competenza territoriale nelle controversie di lavoro la nozione di «dipendenza» alla quale è stato o è addetto il lavoratore ricorrente — richiamata dal secondo comma dell'art. 413 c.p.c. per l'ipotesi del rapporto di lavoro...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2723 del 22 marzo 1994
«Per dipendenza dell'azienda, ai fini dell'applicazione del relativo foro, ai sensi dell'art. 413, secondo comma, c.p.c., con riguardo a controversia concernente un rapporto di lavoro subordinato, deve intendersi una struttura organizzativa di...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 13530 del 27 luglio 2012
«Nel rito del lavoro, si applica anche alle controversie introdotte dal datore di lavoro il principio secondo il quale i fori speciali esclusivi, alternativamente concorrenti tra loro, indicati dall'art. 413, secondo e terzo comma, c.p.c., per...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2618 del 25 marzo 1996
«Nelle controversie individuali di lavoro subordinato, l'art. 413, secondo comma, c.p.c. prevede soltanto due fori speciali ed esclusivi, tra loro alternativamente concorrenti, rappresentati il primo dal foro del luogo in cui è sorto il rapporto di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12729 del 29 maggio 2006
«Nel giudizio tra datore di lavoro ed istituti previdenziali o assistenziali avente ad oggetto il pagamento di contributi, qualora sorga contestazione sull'esistenza del rapporto di lavoro subordinato, con conseguente necessità di preliminare...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 23018 del 15 novembre 2005
«La decisione resa dal giudice ex art. 426 c.p.c., qualora contenga una pronuncia circa la natura del rapporto dedotto in giudizio, decidendo parzialmente la causa nel merito, preclude, a norma dell'art. 41 c.p.c., il regolamento preventivo di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 22115 del 19 ottobre 2009
«Nel rito del lavoro, l'art. 432 c.p.c., che consente al giudice di liquidare in via equitativa il compenso dovuto al lavoratore subordinato o parasubordinato, non deroga al principio dell'onere della prova sancito dall'art. 2967 c.c., trovando...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11210 del 22 agosto 2001
«Nell'esercizio di tale potere, che è discrezionale e non già arbitrario, il giudice è tenuto a dare congrua ragione del processo logico attraverso il quale perviene alla liquidazione del quantum debeatur, indicando i criteri assunti a base del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7827 del 8 giugno 2001
«La valutazione equitativa delle prestazioni, prevista dall'art. 432 c.p.c., consente al giudice del lavoro di liquidare secondo equità il valore economico di un diritto del lavoratore che sia certo nella sua esistenza, una volta indicati, con...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7263 del 5 agosto 1994
«Nelle controversie relative al pagamento di contributi previdenziali, promosse dall'Inps nei confronti di enti pubblici non economici, l'esistenza del rapporto di lavoro (subordinato), costituente il presupposto del rapporto previdenziale, può...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12283 del 3 dicembre 1998
«Ne consegue che sia nell'ipotesi in cui l'Istituto abbia negato la pensione sia nell'ipotesi in cui abbia annullato o revocato un precedente provvedimento di concessione della prestazione, l'azione proposta davanti al giudice per ottenere la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11345 del 9 ottobre 1999
«La parziale impignorabilità delle somme dovute a titolo di stipendio, salario e altre indennità derivanti dal rapporto di lavoro o di impiego sancita dall'art. 545 c.p.c., essendo disposizione intesa a tutelare la fonte esclusiva di reddito del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19967 del 14 ottobre 2005
«In relazione alla disciplina dell'espropriazione presso terzi di cui agli artt. 543 e seguenti c.p.c., la dichiarazione resa dal terzo ai sensi dell'art. 547 c.p.c. deve includere, con riferimento alle posizioni giuridiche attive del lavoratore...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11417 del 11 marzo 2003
«Al fine di individuare se l'attività svolta da un soggetto possa essere qualificata come pubblica, ai sensi e per gli effetti di cui agli artt. 357 e 358 c.p., è necessario verificare se essa sia o meno disciplinata da norme di diritto pubblico o...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3273 del 7 marzo 1990
«Chi coinvolge nel proprio lavoro pericoloso un'altra persona, in base a un rapporto non di lavoro subordinato, ma di amicizia e riconoscenza, è egualmente tenuto alla adozione di tutte le necessarie cautele antinfortunistiche e, in caso di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 7730 del 20 febbraio 2008
«In tema di lesioni personali colpose, la configurabilità della circostanza aggravante della violazione di norme antinfortunistiche esula dalla sussistenza di un rapporto di lavoro subordinato, atteso che il rispetto di tali norme è imposto anche...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18610 del 22 settembre 2015
«Ne consegue che la responsabilità della casa di cura (o dell'ente) nei confronti del paziente ha natura contrattuale e può conseguire, ai sensi dell'art. 1218 c.c., all'inadempimento della prestazione medico-professionale svolta direttamente dal...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5816 del 23 novembre 1985
«Con riguardo alla domanda proposta nei confronti di un'impresa messa in liquidazione coatta amministrativa, per ottenere l'accertamento ed il soddisfacimento di crediti, anteriori o posteriori all'instaurazione di detta procedura, inclusi quelli...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5818 del 23 novembre 1985
«Il temporaneo difetto di giurisdizione del giudice ordinario, con riguardo a domande proposte nei confronti dell'impresa messa in liquidazione coatta amministrativa per far valere pretese creditorie, incluse quelle derivanti da un rapporto di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5817 del 23 novembre 1985
«Qualora il lavoratore subordinato impugni il licenziamento intimatogli dal commissario liquidatore di un'impresa messa in liquidazione coatta amministrativa, per ottenere il pagamento di mensilità retributive, a titolo di risarcimento del danno, e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1266 del 25 gennaio 2016
«Ne consegue che, in un tale contesto, l'attività lavorativa e di assistenza svolta in favore del convivente "more uxorio" assume una siffatta connotazione quando sia espressione dei vincoli di solidarietà ed affettività di fatto esistenti,...»