-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 19678 del 28 aprile 2003
«La richiesta di procedimento di cui agli artt. 9, terzo comma, c.p. e 342 c.p.p. - al pari del rifiuto di dar corso ad una rogatoria dall'estero o per l'estero e del decreto di estradizione - seppure connotata da una larga discrezionalità, riveste...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12061 del 19 dicembre 1992
«Il giudice d'appello, anche nel caso in cui il gravame sia stato proposto avverso pronuncia adottata all'esito di giudizio abbreviato, può, in applicazione dell'art. 597 comma terzo c.p.p., dare al fatto una nuova definizione giuridica, anche più...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6548 del 21 gennaio 1998
«...giuridica di esso, con il richiamo all'art. 129 c.p.p. per escludere la ricorrenza di alcuna delle ipotesi in tale norma previste, con la verifica della congruità della pena patteggiata ai fini e nei limiti indicati dall'art. 27 Cost.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4436 del 22 luglio 1999
«...dell'art. 444 c.p.p., comporta anche il venir meno della possibilità, per lo stesso giudice, di definire nuovamente con sentenza di procedimento sulla base di quel medesimo accordo, non più giuridicamente esistente perché non ritenuto valido.»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7483 del 24 giugno 1998
«...una prima richiesta di patteggiamento era stata respinta nella considerazione della erroneità della qualificazione giuridica del fatto; successivamente le parti l'avevano riproposta con una diversa qualificazione e il tribunale l'aveva accolta).»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10097 del 24 settembre 1994
«La parte che richiede l'applicazione della pena a norma dell'art. 444 c.p.p. è tenuta ad attribuire al fatto-reato la sua corretta qualificazione giuridica, indipendentemente dal nomen juris indicato nel libello dell'accusa, non essendo lo stesso...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4675 del 22 febbraio 1997
«...che riduce ad unità giuridica ed irretrattabile negozio processuale i rapporti ed i contrasti, anche dialettici, delle parti e, in definitiva, la preparatoria trattativa che si instaura tra il procuratore speciale ed il pubblico ministero.»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 10048 del 8 novembre 1993
«Tale omissione, pertanto, anche se ascritta come reato autonomo, opera altresì come circostanza aggravante del concorrente reato di omicidio colposo, essendo distinti e giuridicamente autonomi gli interessi offesi, rispettivamente la pubblica...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3253 del 29 marzo 1996
«Questa interpretazione deriva dall'art. 521 c.p.p., che, contrapponendo la «definizione giuridica diversa» al «fatto diverso», evidenzia il valore di diversità materiale racchiuso nella seconda espressione, ed è confermata dagli artt. 423 primo...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4132 del 15 gennaio 1997
«In conseguenza, va qualificato, non come falso ideologico, ma come abuso di ufficio, per la parte che ha autonoma compiutezza storica e giuridica, il fatto del medico veterinario dell'unità sanitaria locale che, dovendo istituzionalmente eseguire...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2749 del 16 marzo 1995
«In tema di correlazione tra accusa e sentenza sia sotto la vigenza dell'art. 477 del codice di procedura penale che secondo quanto stabilito dall'art. 521 c.p.p. attuale, il giudice ben può attribuire una definizione giuridica diversa senza...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6753 del 13 gennaio 1998
«Non è ravvisabile violazione del principio di specialità, di cui all'art. 14 della Convenzione europea di estradizione, approvata con legge 30 gennaio 1963, n. 300, quando il giudice attribuisca, con la sentenza, ai fatti per i quali...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 156 del 8 marzo 1994
«Ne consegue che il giudice di appello (che ai sensi dell'art. 597 c.p.p. può dare al fatto una definizione giuridica diversa), ben può trasmettere gli atti con ordinanza al P.M. per la contestazione dell'aggravante ai sensi del secondo comma...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10137 del 25 settembre 1998
«... L'agente è quindi punibile per reato istantaneo senza che abbia nessun rilievo l'ininterrotta protrazione dell'inattività individuale, giacché la legge non riconosce alcuna efficacia giuridica a detta persistenza e nemmeno all'eventuale...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 2110 del 23 febbraio 1996
«Il delitto di calunnia può essere commesso non solo nella forma diretta, cioè attraverso una denuncia presentata all'autorità giudiziaria, ma anche in forma indiretta, cioè attraverso una segnalazione del fatto-reato a un'altra autorità che a...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 226 del 16 marzo 1994
«La sottoscrizione della sentenza non implica che la firma del provvedimento debba essere apposta in maniera tale da consentire l'individuazione del giudice (o dei giudici) da cui la decisione promana, non essendo ciò richiesto da alcuna norma...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1210 del 27 maggio 1995
«...restrittivo della libertà personale nonché una relazione sui fatti addebitati alla persona della quale è domandata l'estradizione, con l'indicazione del tempo e del luogo della commissione dei fatti stessi e della loro qualificazione giuridica.»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3597 del 30 ottobre 1995
«In materia di estradizione per l'estero, nel procedimento davanti alla corte di appello, (art. 704 c.p.p.), il mancato rispetto del termine a comparire configura una nullità di ordine generale ai sensi dell'art. 178 lett. c) c.p.p., che deve...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 121 del 21 marzo 2001
«Le questioni inerenti all'esistenza nell'ordinamento di norme o principi che astrattamente contemplino o tutelino la posizione soggettiva fatta valere in giudizio attengono al fondamento nel merito della domanda e non alla giurisdizione, spettando...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1136 del 10 febbraio 1999
«...di domande bensì, attesa l'identità del titolo e della relativa natura giuridica, di un'unica domanda di risarcimento dei danni articolata in più voci illiquidate ed indeterminate, con conseguente inapplicabilità dell'art. 10 comma secondo c.p.c.»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13514 del 8 giugno 2007
«...sotto l'aspetto soggettivo, di modo che nell'uno e nell'altro caso l'accertamento della invocata responsabilità esclusiva dell'uno è, non solo logicamente, ma anche giuridicamente incompatibile con quello della responsabilità civile dell'altro.»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23005 del 26 ottobre 2006
«L'Agenzia del demanio, come le altre agenzie fiscali istituite dal D.L.vo 30 luglio 1999, n. 300 (capo secondo del titolo quinto) e divenute operative a partire dal 1° gennaio 2001 (art. 1 D.M. 28 dicembre 2000), è un ente dotato di personalità...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12977 del 13 luglio 2004
«Infatti, le istituzioni scolastiche statali, alle quali è stata attribuita l'autonomia e la personalità giuridica a norma dell'art. 21 della legge n. 59 del 1997, sono compenetrate nell'Amministrazione dello Stato e ad esse è stato conservato il...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1758 del 17 febbraio 2000
«Ove siano in questione queste ultime, trova pertanto applicazione la regola generale secondo cui è competente per l'esecuzione — anche ai fini della citazione del terzo perché renda la prescritta dichiarazione — a norma degli artt. 26 e 543,...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11251 del 7 ottobre 1999
«In materia di espropriazione forzata di crediti, la previsione della competenza del giudice del luogo di residenza del debitore (artt. 26, secondo comma, e 543, secondo e quarto comma, c.p.c.) comporta, ove il terzo debitore sia una persona...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18642 del 5 dicembre 2003
«Nell'ipotesi di intervento del fondo di garanzia per sinistro cagionato da mezzo non identificato, con riferimento ai limiti di massimale, dopo la dichiarazione di illegittimità costituzionale dell'art. 21 della L. n. 990/1069 (sent. n. 560 del...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 13659 del 13 giugno 2006
«Nel sistema normativo conseguente alla legge 21 luglio 2000, n. 205, in tema di tutela giurisdizionale intesa a far valere la responsabilità della P.A. da attività provvedimentale illegittima, la giurisdizione sulla tutela dell'interesse legittimo...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8540 del 28 agosto 1998
«... A fronte di tale obbligo non sussiste discrezionalità dell'ente pubblico espropriante, e la situazione giuridica del privato assume la consistenza di vero e proprio diritto soggettivo, in quanto oggetto di tutela diretta ed immediata della...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1113 del 14 febbraio 1984
«...pure in termini di dichiarazione d'inammissibilità, tenuto conto che detto giudice ricusato si trova in situazione di carenza assoluta del potere di statuire sull'istanza medesima, sicché la sua decisione deve ritenersi giuridicamente inesistente.»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3598 del 12 marzo 2003
«Ne consegue che è inammissibile il ricorso al Consiglio nazionale forense sottoscritto dal solo interessato, praticante avvocato e non avvocato; né ciò determina alcun vulnus agli artt. 3 e 24 della Costituzione, stante la diversità di posizioni e...»