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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6340 del 28 novembre 1981
«Poichè ai sensi dell'art. 2372 cod. civ. (applicabile anche alle società a responsabilità limitata per effetto del richiamo contenuto nell'art. 2486, secondo comma) il potere di rappresentanza dei soci in assemblea deve essere conferito per...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15950 del 17 luglio 2007
«Non può essere annullata, per conflitto d'interessi, una delibera di società di capitali, di modificazione della denominazione sociale se non risulti, oltre al conseguimento dell'interesse personale del socio che ha esercitato in modo determinante...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 27387 del 12 dicembre 2005
«Ai fini dell'annullamento per conflitto di interessi ai sensi dell'art. 2373 c.c., è essenziale che la delibera sia idonea a ledere l'interesse sociale, inteso come l'insieme di quegli interessi che sono comuni ai soci, in quanto parti del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20771 del 26 ottobre 2004
«In tema di società di capitali, nei confronti dei terzi creditori estranei all'organizzazione sociale, tra amministratore e società opera, in generale, il principio di immedesimazione organica, il quale comporta che la relativa obbligazione sorga...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3052 del 2 marzo 2001
«La delibera di aumento del capitale sociale fondata sulla consapevole falsità dei presupposti di fatto realizza un insanabile contrasto con la norma di ordine pubblico diretta a conservare, anche a tutela dei terzi, la veridicità dei presupposti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2637 del 21 febbraio 2003
«Il socio di una cooperativa al quale, in applicazione di una clausola statutaria illegittima, non sia stato consentito di partecipare ad un'assemblea in cui siano state adottate deliberazioni idonee a spiegare un qualche effetto nei riguardi di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6468 del 25 marzo 2005
«Quando l'attività di gestione di una società dotata di personalità giuridica è affidata ad un consiglio d'amministrazione si verifica (a differenza del caso dell'amministratore unico) una separazione del potere deliberativo, diretto a formare la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18191 del 28 agosto 2007
«In tema di rappresentanza, l'applicabilità del principio dell'apparenza del diritto richiede che il rappresentato abbia tenuto un comportamento colposo tale da ingenerare nel terzo il ragionevole convincimento che al rappresentante apparente fosse...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2850 del 28 marzo 1996
«Con riguardo ad aumento di capitale di una Spa mediante emissione di nuove azioni, è legittima la deliberazione con la quale il consiglio di amministrazione fissi, per l'assegnazione delle azioni rimaste non optate, un prezzo diverso (e maggiore)...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1089 del 1 febbraio 1992
«Con riguardo al contratto, che sia stato stipulato, in posizione di conflitto di interessi, dall'amministratore unico di una società di capitali, ovvero dall'amministratore delegato che abbia agito nell'ambito dei poteri conferitigli e quindi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10488 del 22 ottobre 1998
«La responsabilità verso la società degli amministratori di una società per azioni, prevista e disciplinata dagli artt. 2392 e 2393 c.c. (applicabili anche alle srl, giusta richiamo dell'art. 2487 stesso codice), trova la sua fonte...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8699 del 2 settembre 1998
«In ipotesi di società a responsabilità limitata composta da soli due soci (titolari ciascuno del 50% del capitale sociale) entrambi amministratori, è valida la deliberazione assembleare con la quale si decida l'azione di responsabilità nei...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9619 del 22 aprile 2009
«L'azione di responsabilità dei creditori sociali nei confronti degli amministratori di società è soggetta a prescrizione quinquennale, decorrente dal momento in cui i creditori sono oggettivamente in grado di venire a conoscenza dell'insufficienza...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20476 del 25 luglio 2008
«In tema di azione di responsabilità contro amministratori e sindaci, ai sensi degli artt. 2393 e 2394 cod. civ., la decorrenza del termine di prescrizione quinquennale (dal momento in cui il patrimonio sociale risulti insufficiente al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5287 del 28 maggio 1998
«L'azione di responsabilità nei confronti degli amministratori e dei sindaci di una società, esperibile, ex art. 2394 c.c., dai creditori sociali (ovvero, come nella specie, dal curatore fallimentare della società poi fallita, ex art. 146 legge...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14640 del 31 maggio 2008
«L'incarico di componente del collegio sindacale anche nella società cooperativa è, ai sensi dell'art. 2402 c.c. (richiamato dall'art. 2516 c.c., nel testo ratione temporis vigente), necessariamente oneroso, in quanto non riflette solo interessi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 403 del 13 gennaio 2010
«Il procedimento previsto dall'art. 2409 c.c. per il controllo giudiziario della società per azioni non è applicabile alla società a responsabilità limitata, in tal senso deponendo, oltre alla diversità dei connotati attribuiti a tale tipo di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17939 del 4 agosto 2009
«E' ammissibile il reclamo avverso il decreto, avente natura sostanziale di sentenza, con cui il tribunale abbia negato l'approvazione del conto della gestione dell'amministratore giudiziario, nominato ex art. 2409 c.c. e poi revocato, se...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4874 del 7 marzo 2006
«La circostanza che il bilancio d'esercizio di una società di capitali abbia come destinatari non solo i soci, ma tutta una pluralità di terzi, i quali, potendo venire in contatto con la società, abbiano interesse a valutarne la situazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23269 del 17 novembre 2005
«Ai sensi dell'art. 2446 c.c., l'assemblea è tenuta a deliberare la riduzione del capitale per perdite in proporzione delle perdite accertate: e ciò sia nel senso che non può ritenersi consentita una riduzione che superi l'ammontare di queste,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17210 del 28 agosto 2004
«In tema di società per azioni, l'utilità patrimoniale di cui all'art. 2426, primo comma, numero 5, c.c., costituente il presupposto per la capitalizzazione della spesa, tra l'altro, di ampliamento e per la sua iscrizione nell'attivo dello stato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 543 del 13 gennaio 2006
«La riduzione facoltativa del capitale sociale per perdite inferiori al terzo è un'operazione destinata per sua stessa natura ad incidere sull'assetto sociale, e quindi ad interferire nella sfera soggettiva dei soci, in particolare sul loro diritto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7980 del 30 marzo 2007
«In tema di società a responsabilità limitata, i versamenti effettuati dai soci in conto capitale, ovvero indicati con dizione analoga, sebbene non diano luogo ad un immediato incremento del patrimonio sociale e non attribuiscano alle relative...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2909 del 14 marzo 2000
«In sede espropriativa concorsuale della quota sociale, il curatore, a norma dell'art. 2480 c.c., non è vincolato da un prezzo determinato, ma, quale amministratore del patrimonio del fallito e nel contempo garante degli interessi della massa, deve...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13760 del 12 giugno 2009
«È inammissibile il ricorso straordinario per cassazione di cui all'art. 111, settimo comma, Cost. avverso il decreto pronunciato dal giudice designato dal presidente del tribunale, ai sensi dell'art. 28 del D.L.vo 17 gennaio 2003, n. 5, con il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19813 del 15 settembre 2009
«In materia di aumento del capitale di una società a responsabilità limitata, l'obbligo di versamento per il socio deriva non dalla deliberazione, ma dalla distinta manifestazione di volontà negoziale, consistente nella sottoscrizione della quota...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1035 del 28 gennaio 1995
«La causa di scioglimento della società prevista dall'art. 2448, n. 1, c.c. (decorso del tempo) opera automaticamente con ii suo verificarsi
avendo l'accertamento del suo verificarsi carattere esclusivamente dichiarativo, non già costitutivo dello...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5597 del 26 ottobre 1982
«Le disposizioni dell'art. 2506 cod. civ., in tema di società estere con sedi secondarie nel territorio dello Stato, non fanno perdere a dette sedi la natura di organi di società straniere e, pertanto, il trasferimento di un dipendente da una sede...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10135 del 2 maggio 2006
«In tema di società cooperative, il recesso convenzionale, contemplato dagli ant. 2518 e 2526 c.c. (nel testo anteriore alle modifiche introdotte dall'ari. 8 del D.L.vo 17 gennaio 2006, n. 6), in quanto previsto dall'atto costitutivo, costituisce...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3437 del 2 aprile 1991
«In materia di cooperative edilizie operanti con il contributo anche parziale dello Stato, la controversia fra il socio e la cooperativa medesima, insorta prima della stipulazione del mutuo individuale, avente ad oggetto, fra l'altro, il recesso o...»