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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 41357 del 14 ottobre 2015
«Non integra il delitto di truffa, bensì quello di appropriazione indebita nei confronti del lavoratore, aggravata ex art. 61, n. 11, cod. pen., la condotta del datore di lavoro, il quale, abusando delle relazioni d'ufficio o di prestazione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6809 del 17 febbraio 2015
«In tema di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, il momento consumativo del delitto di cui all'art. 316-ter cod. pen., nell'ipotesi in cui le erogazioni pubbliche sono conferite in ratei periodici e in tempi diversi, coincide con...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 30528 del 26 luglio 2007
«Il delitto di falso di cui all'art. 483 c.p., è assorbito nella fattispecie di cui all'art. 316 ter c.p. anche quando, per il non superamento della soglia minima del valore del contributo o della erogazione, sia configurabile soltanto una...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 23623 del 6 luglio 2006
«La fattispecie criminosa di cui all'art. 316 ter c.p. (inserito dall'art. 4 della legge 29 settembre 2000, n. 300), che sanziona l'indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, costituisce norma sussidiaria rispetto al reato di truffa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 38292 del 21 settembre 2015
«Nel delitto di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, il superamento della soglia quantitativa, oltre la quale l'illecito amministrativo integra il reato, non configura una condizione obiettiva di punibilità, ma un elemento...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 23019 del 29 maggio 2015
«In tema di concussione di cui all'art. 317 cod. pen., così come modificato dall'art. 1, comma 75 della legge n. 190 del 2012, la costrizione consiste nel comportamento del pubblico ufficiale che, abusando delle sue funzioni o dei suoi poteri,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 48764 del 30 dicembre 2011
«Ai fini della configurabilità del delitto di concussione, è irrilevante che il soggetto passivo sia costretto o indotto a procurare l'utilità indebita al pubblico ufficiale attraverso un "facere" o un "non facere". (Fattispecie in cui il titolare...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1306 del 4 febbraio 1998
«Nel reato di concussione il soggetto passivo è individuabile anche in persone investite di mansioni di interesse pubblico di qualsiasi specie, che, in virtù del metus publicae potestatis esercitato nei loro confronti, siano state costrette o...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 545 del 19 gennaio 1998
«Integra il delitto di concussione l'abuso della qualità pubblica, indipendentemente dall'ufficio proprio dell'agente e quindi anche in rapporto ad atti non rientranti nella sua competenza funzionale. (Ha precisato la Corte che a maggior ragione il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3022 del 26 marzo 1996
«Con riguardo al criterio di distinzione tra il reato di concussione e quello di corruzione, occorre fare riferimento al programma prospettato dal pubblico ufficiale ed al contenuto dell'assetto di interessi delineato nella richiesta, il tutto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2809 del 17 marzo 1994
«Il delitto di concussione è configurabile anche nel caso in cui il pubblico ufficiale si attribuisca poteri che esulano dalla sua competenza. L'abuso è infatti riferibile sia alla qualità di pubblico ufficiale indipendentemente dall'ufficio suo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8651 del 23 settembre 1993
«In tema di concussione la promessa dell'utilità può mancare di precisi contorni (perché, ad esempio, il pubblico ufficiale non ha precisato la propria richiesta o il privato non ha una chiara visione delle proprie attuali disponibilità); ciò che...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 186 del 10 settembre 1993
«È configurabile il delitto di concussione mediante induzione anche quando il soggetto attivo, con mezzi suggestivi, generi nell'animo della vittima il convincimento che è essa ad offrire l'illecita utilità e non lui ad imporla abusando della sua...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2019 del 3 marzo 1993
«I beni giuridici protetti dall'art. 317 c.p. sono identificabili nell'imparzialità e nel buon andamento della pubblica amministrazione, che vengono vulnerati quando i pubblici ufficiali, o gli incaricati di un pubblico servizio, si valgono della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9769 del 13 ottobre 1992
«Il delitto di concussione è integrato non solo dall'abuso dei poteri pubblici, cioè dalla condotta del pubblico ufficiale che si concretizza nel porre in essere atti ovvero manifestazioni intellettive quali esercizio delle attribuzioni...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6587 del 13 giugno 1991
«Il delitto di cui all'art. 317 c.p., oltre che con la forma della «costrizione», si consuma anche con quella della «induzione» per effetto della quale il privato soggiace alla posizione di preminenza del pubblico ufficiale che, abusando della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11942 del 14 marzo 2013
«Integra il delitto di concussione la minaccia del pubblico ufficiale affinché un privato, per evitare un danno prospettato, commetta una truffa, promettendo di versare il relativo profitto al pubblico ufficiale medesimo. (Fattispecie nella quale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10891 del 7 marzo 2013
«Anche a seguito delle modifiche introdotte dall'art. 1, comma 75 della l. n. 190 del 2012, commette il delitto di concussione di cui all'art. 317 c.p. il pubblico ufficiale che, nella sua interazione con il privato, utilizzi modi bruschi e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6578 del 11 febbraio 2013
«La prospettazione da parte del pubblico ufficiale di una minaccia ingiusta che sia idonea a costituire una vis compulsiva configura la condotta di costrizione, che integra l'elemento oggettivo del delitto di concussione di cui all'art. 317 c.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1265 del 10 gennaio 2013
«Integra il delitto di concussione la condotta dell'agente di polizia stradale che, prospettando al conducente di un'autovettura, in sede di contestazione di un'infrazione al codice della strada, il possibile ritiro della patente, anche in assenza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3488 del 17 marzo 2000
«Ai fini della configurabilità del delitto di concussione, le minacce da parte dell'agente e il conseguente stato di timore del soggetto passivo non sono un elemento determinante ai fini del discrimine con la fattispecie della corruzione, atteso...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2265 del 24 febbraio 2000
«L'abuso richiesto dalla norma dell'art. 317 c.p. ai fini della sussistenza del reato di concussione non può essere identificato nella indebita richiesta, rivolta dal pubblico ufficiale al privato, di denaro o altra utilità. Infatti, la semplice...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 544 del 19 gennaio 1998
«Il delitto di concussione è configurabile anche quando sia il privato ad offrire al pubblico ufficiale denaro od altra utilità, quando il comportamento del privato, volto a recare vantaggio all'agente, rappresenti non già l'atto iniziale, ma...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9389 del 31 agosto 1994
«In tema di tentativo di concussione, è necessario valutare la adeguatezza della condotta attraverso la cosiddetta prognosi postuma, che impone al giudice di collocarsi idealmente nel momento in cui è stata realizzata la condotta per accertare se...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6113 del 25 maggio 1994
«Al fine di stabilire l'esatta qualificazione giuridica tra concussione e corruzione, non è di per sé decisivo l'eventuale vantaggio che deriva al privato dalla accettazione della illecita proposta del pubblico ufficiale: ciò che conta è sempre e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9528 del 3 marzo 2009
«Ai fini della configurabilità del delitto di concussione, i favori sessuali rientrano nella nozione di "utilità", dovendosi ritenere che gli stessi rappresentano comunque un vantaggio per il pubblico funzionario che ne ottenga la promessa o la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21991 del 22 giugno 2006
«Ai fini della configurabilità del delitto di concussione, nell'espressione «altra utilità» di cui all'art. 317 c.p. va ricompreso anche il vantaggio di natura politica, da non identificarsi con il vantaggio di natura istituzionale, che in quanto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6140 del 19 giugno 1996
«In tema di concussione, l'entità del vantaggio patrimoniale che sia conseguito dal colpevole per effetto della sua condotta di costrizione o di induzione, non ha influenza ai fini della configurabilità del delitto, ma solo a quelli...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6400 del 10 giugno 1991
«Il concetto di utilità nel delitto di concussione consiste in un vantaggio per il patrimonio o per la personalità del soggetto attivo. E invero l'utilità viene indicata dall'art. 317 c.p., senza alcuna specificazione, in alternativa al danaro,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2305 del 20 gennaio 2014
«Nel delitto di concussione di cui all'art. 317 cod. pen., come modificato dall'art. 1, comma 75 legge n. 190 del 2012, la costrizione consiste nel comportamento del pubblico ufficiale che, abusando delle sue funzioni o dei suoi poteri, agisce con...»