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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4044 del 3 febbraio 2004
«La pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici produce effetti diversi sugli obblighi concernenti il servizio militare a seconda che sia temporanea o perpetua. In entrambi i casi l'interdizione, secondo il combinato disposto dei commi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8605 del 5 settembre 1997
«...soltanto rispetto al medesimo mezzo di gravame. Ne consegue che, dichiarata l'inammissibilità dell'appello incidentale tardivo censurante il vizio di omessa pronunzia, la parte conserva il diritto di riproporre la domanda in primo grado.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 14238 del 21 aprile 2006
«Il delitto di violazione dei sigilli commesso dal custode rientra nella categoria dei delitti perpetrati con abuso di poteri o con la violazione dei doveri inerenti ad una pubblica funzione o ad un pubblico servizio, sicché alla condanna segue...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1508 del 9 febbraio 1998
«...dei sigilli commesso dal custode, rientrando questo tra i delitti commessi con l'abuso dei poteri o con la violazione dei doveri inerenti ad una pubblica funzione o ad un pubblico servizio per i quali l'art. 31 c.p. prevede la detta interdizione.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8951 del 22 ottobre 1984
«...o mestiere non sono applicabili nei confronti di colui che abbia venduto o messo in vendita merci ovvero che abbia offerto od eseguito servizi o prestazioni a prezzi superiori a quelli stabiliti dal Comitato interministeriale prezzi (Cip).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2097 del 29 settembre 1989
«Tale giudizio si risolve, quindi, in una valutazione discrezionale del fatto, che non è censurabile in sede di legittimità allorquando sia privo di vizi di logica e di diritto. (Nella specie è stata ritenuta l'identità dell'indole tra il furto in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12614 del 10 novembre 1986
«Il reato di illecito allontanamento dal servizio e quello di diserzione debbono essere considerati della stessa indole, ai sensi dell'art. 101 c.p., in quanto si diversificano fra loro solo per la maggiore durata della diserzione, mentre hanno...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 17574 del 7 maggio 2010
«La posizione di garanzia in capo agli addetti al servizio scolastico nei confronti dei soggetti affidati alla scuola si configura diversamente a seconda, da un lato, dell'età e del grado di maturazione raggiunto dagli allievi oltre che delle...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1841 del 15 gennaio 2010
«Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione è una sorta di consulente del datore di lavoro ed i risultati dei suoi studi ed elaborazioni sono fatti propri dal datore di lavoro che lo ha scelto, con la conseguenza che quest'ultimo è...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 18641 del 22 aprile 2004
«Sussiste la responsabilità del direttore dei lavori della ditta incaricata della collocazione di un impianto di distribuzione di gas metano per la morte di un pedone caduto all'interno di una voragine formatasi lungo la strada, nel punto in cui...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 10430 del 4 marzo 2004
«Il rapporto di causalità tra l'azione e l'evento può escludersi solo se si verifichi una causa autonoma e successiva, che si inserisca nel processo causale in modo eccezionale, atipico e imprevedibile, mentre non può essere escluso il nesso...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 7483 del 24 giugno 2000
«In tema di responsabilità dei medici ospedalieri ai sensi dell'art. 7 del D.P.R. 27 marzo 1969, n.128, il primario può, in relazione ai periodi di legittima assenza dal servizio, imporre all'aiuto l'obbligo di informarlo ed ha diritto di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 7650 del 6 agosto 1993
«Rettamente è affermata la responsabilità a titolo di colpa per la morte di un paziente, dovuta a peritonite non curata, di un medico che, pur avendo più volte visitato nella stessa giornata (e da ultimo essendo fuori servizio, avendo fatto rientro...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 41980 del 25 ottobre 2012
«In tema di lesioni personali colpose a seguito di incidente ferroviario, sussiste la responsabilità, ex art. 40, comma secondo, cod. pen., del conduttore e manovratore di un treno di servizio che, trovandosi dinnanzi ad un passaggio a livello in...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 37432 del 2 ottobre 2003
«In caso di incertezza nella determinazione del tempus commissi delicti il termine di decorrenza della prescrizione va computato nel modo che risulti più vantaggioso per l'imputato, posto che il principio in dubio pro reo trova applicazione anche...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5889 del 19 maggio 1998
«A maggior ragione quando trattasi di ente pubblico, richiedendosi in tal caso che l'attività funzionale sia stata preventivamente suddivisa in settori, rami o servizi, e che a ciascuno di essi siano in concreto preposti soggetti qualificati ed...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9121 del 15 ottobre 1996
«...al Corpo di polizia penitenziaria aveva appreso che nell'istituto penitenziario ove prestava servizio era stato recapitato un pacco contenente una pelliccia oggetto di un accordo corruttivo tra un detenuto e il direttore dell'istituto).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10813 del 21 ottobre 1994
«...sia dimostrativo dell'originario intento di concorrere con gli altri responsabili. (Fattispecie in tema di concorso in peculato per omesso controllo del ragioniere del comune su appropriazioni dell'esattore del servizio di cassa e tesoreria.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4411 del 30 aprile 1996
«...criminosa. Pertanto risponde di peculato anche l'estraneo che, traendo in inganno il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio, si appropri per tramite di questi di una cosa dagli stessi posseduta per ragioni del loro ufficio.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6775 del 22 febbraio 2005
«Il delitto di violenza sessuale (nella specie, di gruppo: art. 609 octies c.p.), considerato come circostanza della forma aggravata dell'omicidio, se commesso in un unico contesto temporale, non concorre formalmente con esso, ma in esso resta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2116 del 1 marzo 1985
«Ne consegue che va esclusa l'esistenza di un vizio parziale di mente in simili ipotesi di intossicazione perché esso è considerato irrilevante ai fini dell'imputabilità dagli artt. 92 e 93 c.p. o addirittura come circostanza aggravante del reato...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 841 del 23 gennaio 1989
«La linea di demarcazione tra l'intossicazione derivante da un uso abituale di sostanze stupefacenti (art. 94, terzo comma c.p.) e l'intossicazione cronica prevista dall'art. 95 c.p. (che il legislatore considera uno stato patologico assimilato al...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3191 del 18 marzo 1992
«...apparire indiscutibile che ci si trova di fronte ad una vera e propria malattia e che dal vizio di mente di cui agli artt. 88 e 89 c.p. debbono escludersi anomalie e forme di degenerazione del sentimento non conseguenti ad uno stato patologico.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1180 del 11 febbraio 1984
«...grado di assuefazione alla stessa — si labilizza col fatale esaurirsi degli effetti della dose di sostegno, sino a risolversi nella cosiddetta crisi di astinenza, che è condizione propriamente patologica, configurante un autentico vizio di mente.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2188 del 16 febbraio 1990
«La consapevolezza del soggetto determinato, proporzionata al suo grado di capacità di intendere e volere, si ravvisa invece nell'ipotesi prevista dall'art. 112, n. 4, c.p., in cui la deficienza psichica o l'infermità non devono dar luogo a vizio...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3299 del 23 gennaio 2001
«...ritenendo che la natura del vizio riscontrato non imponesse l'applicazione dell'art. 618 c.p.p. e la rimessione alle sezioni unite per la risoluzione del contrasto interpretativo con la decisione delle sezioni unite del 5 ottobre 1994, n. 16, ric.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 242 del 25 febbraio 1972
«...di pubblico servizio, mentre nell'altra è un superiore non necessariamente pubblico ufficiale), e per quanto concerne il dolo specifico dell'opposizione ad atti di ufficio (che è richiesto nella prima fattispecie e non anche nella seconda).»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16386 del 20 novembre 2002
«Trattandosi di modificazione inammissibile della domanda inizialmente formulata, non è configurabile in relazione ad essa il vizio di omessa pronuncia da parte del giudice di appello, in quanto la proposizione di una domanda inammissibile non...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3141 del 15 marzo 1994
«La Suprema Corte ha osservato che un consenso della vittima al coito certamente vi era stato, ma si era trattato di un consenso viziato dai maltrattamenti subiti quella notte; maltrattamenti che si cumulavano a tutti quelli subiti in precedenza,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10804 del 20 ottobre 1994
«In tema di violenza carnale, la condizione di inferiorità psichica prescinde da fenomeni di patologia mentale essendo riferibile a fattori di natura diversa connotati da tale consistenza ed incisività da viziare il consenso all'atto sessuale della...»