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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 28 del 3 gennaio 2002
«Le spese per le onoranze funebri sono da comprendere tra i pesi ereditari, cioè tra quegli oneri che sorgono in conseguenza dell'apertura della successione e, pur dovendo essere distinti dai debiti ereditari — ossia dai debiti esistenti in capo al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7231 del 29 marzo 2006
«L'effetto dichiarativo-retroattivo della divisione — che poggia in via esclusiva sull'art. 757 c.c. e che l'art. 1116 c.c. estende al rapporto fra comproprietari che non sono coeredi — comporta che ciascun condividente sia considerato titolare ex...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2483 del 10 febbraio 2004
«In tema di divisione giudiziale, qualora al condividente sia assegnato un bene di valore superiore alla sua quota, il diritto al conguaglio dovuto agli altri comunisti sorge dal momento e per effetto del provvedimento definitivo di scioglimento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 796 del 8 febbraio 1986
«Nella divisione dell'eredità fatta dal testatore, la circostanza che l'erede, dopo l'acquisto del bene attribuitogli (che si verifica dal momento dell'apertura della successione), subisca la perdita del bene medesimo, per effetto di esecuzione per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8077 del 24 luglio 1995
«L'errore costituisce causa di annullamento della divisione solo quando ha prodotto l'omissione dalla massa di uno o più beni dell'eredità, quando il condividente ha subito la lesione oltre il quarto — ipotesi per le quali sono stati previsti gli...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10734 del 4 maggio 2010
«A norma dell'art. 117 cod. civ., e dei principi generali in tema di interesse ad agire, il matrimonio può essere impugnato dai terzi a condizione che essi abbiano un interesse legittimo ed attuale all'impugnazione; a tal fine, gli eredi necessari...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10936 del 7 novembre 1997
«I predicati di titoli nobiliari (purché «esistenti» prima del 28 ottobre 1922 e riconosciuti prima dell'entrata in vigore della Costituzione, ed, in quanto costituenti veri e propri elementi di individuazione e di identità della persona, a queste...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 718 del 16 gennaio 2006
«La responsabilità personale e solidale, di cui all'art. 38 c.c., delle persone che hanno agito in nome e per conto dell'associazione non grava su tutti coloro che, essendo successivamente a capo di questa, ne assumano la rappresentanza, ma...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 455 del 12 gennaio 2005
«La responsabilità personale e solidale di colui che agisce in nome e per conto di un'associazione non riconosciuta (collegata non alla mera titolarità della rappresentanza dell'associazione, ma all'attività negoziale concretamente svolta per conto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6985 del 8 maggio 2003
«I comitati non riconosciuti, come le associazioni non riconosciute, pur non essendo persone giuridiche, sono autonomi centri di imputazione di situazioni giuridiche soggettive, potendo ad essi attribuirsi la titolarità di diritti sia obbligatori...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13021 del 20 dicembre 1995
«In tema di separazione personale, il grave stato di infermità di uno dei coniugi, perdurante nel tempo e non reversibile, può costituire, per le modalità in cui si manifesti e per le implicazioni nella vita degli altri componenti il nucleo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1545 del 26 gennaio 2006
«In materia di separazione o divorzio, l'assegnazione della casa familiare, pur avendo riflessi anche economici, particolarmente valorizzati dall'art. 6, sesto comma, della legge 1° dicembre 1970, n. 898 (come sostituito dall'art. 11 della legge 6...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12309 del 6 luglio 2004
«In materia di separazione e di divorzio, l'assegnazione della casa familiare, malgrado abbia anche riflessi economici, particolarmente valorizzati dall'art. 6, sesto comma, della legge n. 898 del 1970 (come sostituito dall'art. 11 della legge n....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10104 del 30 aprile 2009
«In tema di separazione personale dei coniugi, il provvedimento di assegnazione della casa familiare determina una cessione "ex lege" del relativo contratto di locazione a favore del coniuge assegnatario e l'estinzione del rapporto in capo al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7437 del 18 agosto 1994
«Agli effetti della separazione sui rapporti patrimoniali tra i coniugi, se prima della separazione i coniugi hanno concordato, o, quanto meno, accettato (sia pure soltanto per facta concludentia) che uno di essi non lavorasse, l'efficacia di tale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9079 del 20 aprile 2011
«L'art. 156, secondo comma, c.c. stabilisce che il giudice debba determinare la misura dell'assegno "in relazione alle circostanze ed ai redditi dell'obbligato", mentre l'assegnazione della casa familiare, prevista dall'art. 155 quater c.c., è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10273 del 28 maggio 2004
«Il sequestro conservativo sui beni del coniuge obbligato a corrispondere all'altro coniuge un assegno di mantenimento, previsto dall'art. 156, sesto comma, c.c., non ha natura cautelare perché prescinde dal periculum in mora , ma soltanto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4323 del 28 aprile 1998
«In presenza di una disposizione quale quella contenuta nell'art. 156, sesto comma c.c., secondo cui, in caso d'inadempienza, su richiesta dell'avente diritto, il giudice può disporre il sequestro di parte dei beni dell'obbligato, legittimamente il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9513 del 11 settembre 1991
«L'art. 181 c.c., in tema di amministrazione dei beni della comunione legale fra coniugi, prevede l'emanazione di provvedimenti autorizzativi, nell'ambito di un procedimento non contenzioso (art. 737 e ss. c.p.c.), al fine di superare il rifiuto di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7060 del 14 aprile 2004
«Il principio generale dell'accessione posto dall'art. 934 c.c., in base al quale il proprietario del suolo acquista ipso iure al momento dell'incorporazione la proprietà della costruzione su di esso edificata e la cui operatività può essere...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 651 del 27 gennaio 1996
«Nel regime di comunione legale, la costruzione realizzata durante il matrimonio da entrambi i coniugi, sul suolo di proprietà personale ed esclusiva di uno di essi, appartiene esclusivamente a quest'ultimo in virtù delle disposizioni generali in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 599 del 30 gennaio 1982
«L'art. 320, primo comma, c.c. (come modificato dall'art. 143 della L. 19 maggio 1975, n. 143) — ove stabilisce la rappresentanza congiunta di entrambi i genitori per la stipulazione di atti con cui si concedono o si acquistano diritti personali di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 208 del 5 gennaio 2005
«In tema di ordini di protezioni contro gli abusi familiari nei casi di cui all'art. 342 bis c.c., il decreto motivato emesso dal tribunale in sede di reclamo con cui si accolga o si rigetti l'istanza di concessione della misura cautelare...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1540 del 14 giugno 1966
«Anche se il tutore abbia conferito a un terzo un mandato generale ad amministrare i beni dell'incapace — come tale nullo, perché comporterebbe la sostituzione, al di fuori dei casi e senza l'osservanza dei modi previsti dalla legge, del soggetto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3597 del 10 dicembre 1971
«L'autorizzazione dell'autorità giudiziaria per la vendita di un bene di eredità beneficiata devoluta a minori è preordinata non solo a tutela di questi ultimi, attraverso la valutazione della necessità o della utilità e l'obbligo del reimpiego dei...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1239 del 7 aprile 1975
«L'attribuzione, ad uno dei coniugi, dell'assegno di cui all'art. 5 L. 1° dicembre 1970, n. 898, quando sia disposta solo in considerazione delle condizioni economiche del coniuge stesso, non va contenuta nei limiti propri di una obbligazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3000 del 11 ottobre 1972
«Il provvedimento col quale il Presidente del tribunale disponga, anche fuori della pendenza del giudizio alimentare di merito, la concessione di un assegno alimentare provvisorio, non ha natura decisoria e definitiva e, come tale, non è...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3610 del 12 marzo 2001
«Il vincolo gravante iure publico su di un palazzo di interesse storico riguarda il complesso unitario dell'immobile, comprensivo anche degli affreschi che ne adornano gli appartamenti cui è da attribuire la qualificazione giuridica di pertinenze...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22496 del 26 ottobre 2007
«In tema di spazi per parcheggi negli edifici, ai sensi dell'articolo 41 sexies della legge 17 agosto 1942 n. 1150, introdotto dall'articolo 18 della legge 6 agosto 1967 n. 765, della mancata destinazione a parcheggio dell'area indicata nella...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13857 del 9 novembre 2001
«La disciplina legale delle aree destinate a parcheggio, interne o circostanti ai fabbricati di nuova costruzione, impone un vincolo di destinazione, di natura pubblicistica, per il quale gli spazi in questione sono riservati all'uso diretto delle...»