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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 920 del 19 gennaio 2004
«Al fine di disporre la confisca conseguente a condanna per uno dei reati indicati nell'art. 12 sexies, commi 1 e 2, D.L. 8 giugno 1992, n. 306, convertito con modificazioni nella legge 7 agosto 1992, n. 356 (modifiche urgenti al nuovo codice di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1089 del 28 settembre 1995
«Ex art. 19, L. 28 febbraio 1985, n. 47 la confisca è obbligatoria ogni volta che il giudice penale accerti che vi è stata lottizzazione abusiva, indipendentemente dalla persona del condannato e addirittura dalla stessa condanna penale (potendo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 19914 del 26 maggio 2005
«La confisca prevista nell'ambito del procedimento di prevenzione nei confronti di persona indiziata di appartenere ad associazione i tipo mafioso non ha nè il carattere sanzionatorio di natura penale, nè quello di un provvedimento di prevenzione,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 30 del 4 gennaio 1996
«La contravvenzione di cui alla citata norma integra peraltro reato istantaneo e la sanzione penale non si estende alla ulteriore condotta di detenzione dei beni in questione ad opera di soggetti cui illecitamente essi siano stati trasmessi ed ai...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11382 del 5 novembre 1987
«...rifugio o alla fornitura del vitto. Forme di aiuto diverse da queste ultime costituiscono concorso nel reato del partecipe. L'aiuto prestato al soggetto che non fa più parte dell'associazione può rientrare negli schemi dell'art. 378 codice penale.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10797 del 20 ottobre 2000
«La norma penale presuppone, quindi, che le cose oggetto di peculato possiedano un valore economico, per cui il reato non sussiste se le stesse ne siano prive o ne abbiano uno talmente esiguo che l'azione compiuta non configuri lesione alcuna...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8647 del 24 settembre 1996
«La Suprema Corte, nell'enunciare il principio di diritto di cui in massima, ha ritenuto legittimamente affermata la penale responsabilità di entrambi i poliziotti osservando che gli stessi avrebbero congiuntamente dovuto redigere il processo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11451 del 10 novembre 1987
«...quelli istituzionali non ha alcuna efficacia scriminante, perché, per quanto la destinazione del pubblico danaro sia fissata da una norma amministrativa, tale norma deve intendersi richiamata dalla norma penale, della quale integra il contenuto.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10020 del 22 novembre 1996
«...della pubblica amministrazione non può ritenersi errore scusabile, atto ad escludere il dolo, quello che investe la norma amministrativa di contabilità che impone un tempestivo versamento: ciò in quanto tale norma è integrativa di quella penale.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 28315 del 12 luglio 2001
«...essere giudicato dall'autorità giudiziaria ordinaria alla quale spetta stabilire, valutandone le modalità, se i fatti attribuiti presentano i caratteri dell'illiceità penale ed in caso positivo quale ipotesi di reato comune sia configurabile).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4074 del 30 marzo 1999
«La qualità di persona offesa dal reato compete esclusivamente al titolare dell'interesse direttamente protetto dalla norma penale e non coincide con quella di danneggiato. Nei reati contro la pubblica amministrazione «persona offesa» è soltanto...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 35105 del 29 settembre 2010
«...percepita inferiore alla soglia indicata nel secondo comma dello stesso art. 316 ter c.p., il fatto non assuma rilievo penale. (Fattispecie relativa a percezione da parte di cittadino non comunitario di assegno per la nascita di un figlio).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13395 del 18 dicembre 1998
«In tema di concussione, è certamente vero che il codice penale non annovera tra le sue varie disposizioni la fattispecie della «concussione ambientale», ma con tale locuzione, per comodità espressiva, nella giurisprudenza della S.C. si intende...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6169 del 27 maggio 1995
«Non sussiste un rapporto di specialità del reato di turbativa d'asta nei confronti di quello di concussione, diversi essendo gli oggetti specifici della tutela penale e gli elementi costitutivi dei due reati, dei quali è, quindi, possibile il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6587 del 13 giugno 1991
«In tema di nozione di pubblico ufficiale, secondo il disposto dell'art. 357 c.p. come sostituito dall'art. 17 della L. n. 86 del 1990, i requisiti necessari perché una determinata funzione possa essere considerata «pubblica» ai fini del diritto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44787 del 20 novembre 2003
«Sussiste la fattispecie di corruzione impropria prevista dall'art. 318 c.p. quando l'atto amministrativo è adottato nell'esclusivo interesse della pubblica amministrazione, tanto è vero, se non fosse corrisposta la somma di denaro da parte del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2790 del 16 marzo 1992
«Ne consegue che qualunque strumentalizzazione di questa attività a fini privati può determinare, secondo le modalità e le circostanze con cui si attua, una responsabilità penale per la violazione di norme dettate a tutela dell'imparzialità e del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1425 del 11 giugno 1998
«In tema di corruzione in atti giudiziari, tenuto conto dello scopo della norma incriminatrice, consistente nel garantire che l'attività giudiziaria sia svolta imparzialmente, deve ritenersi che la qualità di «parte» in un processo penale, presa in...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35807 del 6 ottobre 2010
«...322 ter del codice penale", contenuto nell'art. 1, comma 143, della L. n. 244 del 2007, consente di affermare che, con riferimento ai reati tributari, trova applicazione non solo il primo ma anche il secondo comma della norma codicistica).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 17897 del 29 aprile 2009
«...penale dal corrispettivo conseguito per l'effettiva e corretta erogazione delle prestazioni svolte in favore della stessa amministrazione, le quali non possono considerarsi automaticamente illecite in ragione dell'illiceità della causa remota.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8949 del 9 agosto 2000
«Ai fini della configurabilità del reato di rifiuto di atti d'ufficio è necessario, che il pubblico ufficiale sia consapevole del suo contegno omissivo, nel senso che deve rappresentarsi e volere la realizzazione di un evento contra jus; tale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9426 del 22 luglio 1999
«Il reato di rifiuto od omissione di atti d'ufficio (art. 328 c.p.) può essere commesso solo dal pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio che abbia competenza a compiere l'atto richiesto; in caso di procedimento amministrativo il cui...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1107 del 7 aprile 1992
«...del pretore, attesa l'autonomia di eventuali ulteriori atti di indebito rifiuto di atto di ufficio da parte dello stesso pubblico ufficiale, per il quale non risultava peraltro assunta alcuna iniziativa da parte del titolare dell'azione penale).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 24567 del 15 giugno 2001
«...di promuovere un giudizio amministrativo, una risposta idonea tale da escludere la rilevanza penale dell'omissione in quanto, se così fosse, risulterebbe inutile e pleonastica la stessa presenza nell'ordinamento della previsione in oggetto.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8117 del 12 luglio 2000
«A fronte della legittima richiesta di compimento di un atto d'ufficio rientrante fra quelli previsti dall'art. 328, comma 1, c.p., il rifiuto opposto dal destinatario di detta richiesta non può trovare giustificazione nell'asserita inosservanza di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2320 del 23 febbraio 1998
«In caso di ritardo o di omissione del compimento di un atto d'ufficio da parte di un organo collegiale, l'illecito penale previsto dall'art. 328, secondo comma c.p., può configurarsi soltanto a carico dei singoli componenti dell'organo collegiale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10070 del 10 luglio 1990
«...procedimento penale, quali che siano sul piano amministrativo i rapporti fra le due delibere — e se l'una debba intendersi o meno meramente confermativa dell'altra, e quindi assorbibile nella prima — sul piano penale esse vanno tenute distinte.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9088 del 15 luglio 1999
«...interesse del richiedente e dall'altro ad uno dei tre possibili sbocchi ipotizzati dalla norma medesima: definizione della pratica, spiegazione del ritardo, sanzione penale in mancanza dell'una o dell'altra nel termine legale di giorni trenta.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 17837 del 5 maggio 2008
«...rapporto di specialità tra la fattispecie penale e quella sanzionata amministrativamente dall'art. 213, comma quarto, del predetto decreto, la relativa condotta rientra esclusivamente nel campo di applicazione di tale ultima disposizione speciale.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8421 del 28 luglio 1988
«...ia. Tale reato concorre con quello di resistenza a pubblico ufficiale, trattandosi di violazione di due diverse disposizioni della legge penale con una unica azione, in tal caso si realizza perciò un'ipotesi di concorso formale eterogeneo di...»