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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11240 del 21 marzo 2001
«In tema di reato continuato, il giudice dell'esecuzione non può prescindere dal riconoscimento della continuazione operato dal giudice della cognizione con riguardo ad altri episodi analoghi, giudicati separatamente e con un'unica sentenza, e può...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12907 del 2 aprile 2001
«In tema di associazione per delinquere, il sopravvenuto stato detentivo di un soggetto non determina la necessaria ed automatica cessazione della partecipazione al sodalizio criminoso di appartenenza, atteso che, in determinati contesti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12924 del 2 aprile 2001
«Ai fini della sussistenza della contravvenzione di cui all'art. 650 c.p., è necessario che il provvedimento, emesso per ragioni di giustizia e di sicurezza, di ordine pubblico o di igiene, sia adottato nell'interesse della collettività e non di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 18735 del 9 maggio 2001
«Nel ricorso per cassazione, avverso sentenza che applichi la pena nella misura patteggiata tra le parti, non è ammissibile proporre motivi concernenti la misura della pena, a meno che si versi in ipotesi di pena illegale. La richiesta di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 23287 del 7 giugno 2001
«Il ricorso per cassazione proposto contro provvedimento del pubblico ministero, che è inoppugnabile, data la sua natura non giurisdizionale, è inammissibile, né può essere qualificato come incidente di esecuzione, unico rimedio previsto avverso di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 23594 del 9 giugno 2001
«Non è configurabile la nullità di cui all'art. 178 lett. b) c.p.p. nel caso in cui il pubblico ministero, che partecipa all'udienza camerale, non concluda su tutte le questioni, atteso che l'obbligo di partecipazione al procedimento non implica...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 24797 del 19 giugno 2001
«Non è abnorme, sebbene intrinsecamente non corretta, l'ordinanza con cui il giudice del dibattimento dichiara la nullità del decreto che dispone il giudizio per avere il giudice dell'udienza preliminare modificato l'imputazione, atteso che con...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 29436 del 20 luglio 2001
«La contravvenzione riguardante l'inosservanza dei provvedimenti dell'autorità dati per ragioni di giustizia di cui all'art. 650 c.p., può avere a presupposto solo quelli oggettivamente amministrativi che, pur se emanati per motivi inerenti ad...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2946 del 10 gennaio 2001
«In tema di riesame dei provvedimenti coercitivi, «gli elementi su cui la richiesta si fonda» (che, secondo la formulazione dell'art. 291 comma 1 c.p.p., devono essere posti alla base della richiesta del pubblico ministero ai fini della emissione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 38464 del 26 ottobre 2001
«La dichiarazone di contumacia dell'imputato è viziata da nullità assoluta, ai sensi dell'art. 178, lett. c) c.p.p., con nullità di tutti gli atti successivi, se il giudice, ritenuto legittimo l'impedimento del difensore a comparire, anziché...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4150 del 1 febbraio 2001
«In tema di riesame delle ordinanze che dispongono misure coercitive, compete al pubblico ministero la valutazione in ordine alla natura di dato favorevole all'indagato degli elementi eventualmente sopravvenuti che, ai sensi del quinto comma...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 42785 del 28 novembre 2001
«In tema di decorrenza di termini, qualora il termine per il deposito della sentenza sia stato autodeterminato dal giudice nei limiti consentiti dall'art. 544, comma 3, c.p.p., il termine per la proposizione dell'impugnazione decorre dalla scadenza...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4400 del 2 febbraio 2001
«In tema di disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone (art. 659 c.p.), perché sussista il reato non occorre che i rumori o le segnalazioni acustiche siano poste in essere per «petulanza, capriccio o altri biasimevoli motivi», in quanto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4429 del 10 gennaio 2001
«Gli atti giudiziari divenuti pubblici, relativi a procedimenti diversi da quello nell'ambito del quale sia stata disposta una misura cautelare con provvedimento avverso il quale sia stata proposta richiesta di riesame, non fanno parte, anche nel...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44761 del 13 dicembre 2001
«In tema di reato di falsa testimonianza, la causa di non punibilità prevista dall'art. 384 c.p., è applicabile anche quando il prossimo congiunto dell'imputato abbia operato la scelta di non avvalersi della facoltà di astenersi dal testimoniare,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 45332 del 19 dicembre 2001
«In tema di assegno bancario, in ordine al reato di violazione del divieto di emissione di assegni bancari, di cui all'art. 7 legge 15 dicembre 1990, n. 386 (modificato dall'art. 32 del D.L. 30 dicembre 1999, n. 507), la prova che il traente aveva...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, ordinanza n. 45371 del 20 dicembre 2001
«In tema di impugnazioni, allorché un provvedimento giurisdizionale sia impugnato dalla parte interessata con un mezzo di gravame diverso da quello legislativamente prescritto, il giudice che riceve l'atto deve limitarsi, a norma dell'art. 568,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 702 del 24 gennaio 2001
«Al fine della concessione dell'attenuante dell'integrale riparazione del danno prevista dall'art. 62 n. 6 c.p., il giudice di merito può tenere conto anche dei danni provocati a persone offese non costituite in giudizio o non identificate, atteso...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8499 del 28 febbraio 2001
«In caso di misura cautelare disposta su richiesta avanzata dopo la pronuncia di sentenza di condanna, così come non vi è obbligo, da parte del pubblico ministero richiedente, di allegare gli atti posti a sostegno della richiesta medesima, essendo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8594 del 1 marzo 2001
«In tema di impedimento dell'imputato a comparire, la disposizione prevista dal previgente art. 486, comma 3, c.p.p. (riprodotta nel vigente art. 420, comma 3 dello stesso codice) in virtù della quale il giudice deve sospendere o rinviare il...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11290 del 20 marzo 2002
«In tema di misure cautelari reali, la giustificazione della misura deriva dalla pericolosità sociale della cosa e non dalla colpevolezza di colui che ne abbia la disponibilità, così che il sequestro preventivo, di cui all'art. 321 c.p.p., pur se...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 20818 del 28 maggio 2002
«Tra gli elementi di valutazione che il giudice può utilizzare ai fini dell'applicabilità delle circostanze attenuanti generiche di cui all'art. 62 bis c.p. si pongono anche quelli relativi alla gravità del reato e alla capacità a delinquere del...»
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Cassazione penale, Sez. VII, ordinanza n. 2119 del 14 gennaio 2002
«In tema di patteggiamento, benché debbano essere ricomprese nel concetto di danno derivante dal reato anche le spese sostenute dalle parti per far valere le proprie ragioni, il giudice può pronunziare condanna alle spese sostenute dalla parte...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21561 del 4 giugno 2002
«Nel giudizio di appello in camera di consiglio, l'udienza deve essere rinviata quando vi è un legittimo impedimento dell'imputato che, sottoposto alla misura dell'obbligo di soggiorno in un comune diverso da quello del luogo di svolgimento del...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 33305 del 4 ottobre 2002
«In tema di costituzione di parte civile, la lesione di qualsiasi forma di convivenza, purché dotata di un minimo di stabilità tale da fondare una ragionevole aspettativa di un futuro apporto economico, rappresenta legittima causa petendi di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 35930 del 25 ottobre 2002
«In tema di concessione delle attenuanti generiche, il giudice può valutare la gravità del fatto e la personalità dell'imputato, già presi in considerazione ai fini della determinazione della pena ai sensi dell'art. 133 c.p., in quanto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 38448 del 15 novembre 2002
«Il provvedimento con cui il giudice del dibattimento dichiara la nullità del decreto di citazione a giudizio emesso dal Gip a seguito di opposizione a decreto di condanna, per omessa enunciazione in forma chiara e precisa del fatto, restituendogli...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3882 del 1 febbraio 2002
«Commette il delitto di abuso di ufficio il sindaco che, quale ufficiale del Governo e come tale investito di un'autonoma potestà pubblica rispetto alla ordinaria competenza statale e regionale, ordini ex art. 12 D.P.R. 10 settembre 1982, n. 915...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 427 del 8 gennaio 2002
«In tema di udienza preliminare, il mancato rispetto del termine di dieci giorni entro il quale deve essere notificato il relativo avviso integra nullità a regime intermedio che, se dedotta, non comporta l'obbligo, per il giudice, di fissare una...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 42839 del 18 dicembre 2002
«In tema di abuso di ufficio, nella formulazione dell'art. 323 c.p. introdotta dalla legge 14 luglio 1997, n. 234, l'uso dell'avverbio «intenzionalmente» per qualificare il dolo ha voluto limitare il sindacato del giudice penale a quelle condotte...»