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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5078 del 16 ottobre 1985
«Qualora il pretore, adito in funzione di giudice dell'esecuzione con opposizione proposta dal terzo a norma dell'art. 619 c.p.c., ritenga che la dichiarazione del creditore esecutante circa l'avvenuto soddisfacimento della propria pretesa, integri...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15278 del 13 ottobre 2003
«La domanda di opposizione ex art. 619 c.p.c. dà vita ad un ordinario giudizio di cognizione, autonomo rispetto all'esecuzione nella quale si inserisce, in cui l'onere di provare la titolarità del diritto del terzo opponente di sottrarre il bene...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9627 del 16 giugno 2003
«Nell'opposizione di terzo all'esecuzione, al terzo è consentito avvalersi della prova testimoniale o di presunzioni semplici per provare il suo diritto di proprietà sui beni rinvenuti presso il debitore all'atto del pignoramento, soltanto quando...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2050 del 7 marzo 1997
«Ne consegue che nell'ipotesi di rinunzia condizionata, non verificandosi l'estinzione del processo, il rinunziante può legittimamente chiedere la vendita del compendio pignorato. (Nella specie in base all'indicato principio la S.C. pur...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1696 del 23 gennaio 2009
«Nel giudizio di reclamo avverso l'ordinanza di estinzione del processo esecutivo, il carattere pregiudiziale della relativa eccezione, sancito dall'art. 630 cod. proc. civ., va coordinato con la regola di cui all'art. 276 cod. proc. civ., il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19960 del 30 agosto 2013
«Ne consegue che, ove il debitore, a fronte della prosecuzione dell'esecuzione, proponga opposizione - qualificata dal giudice ex art. 615 c.p.c. con statuizione passata in cosa giudicata interna - la Suprema Corte, successivamente investita del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15463 del 11 giugno 2008
«In caso di erronea proposizione dell'opposizione all'esecuzione e/o agli atti esecutivi, la relativa sentenza che si pronunci sul merito implicitamente esclude che il rimedio da praticare sia quello del reclamo e quindi, a seguito di ricorso per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24330 del 18 novembre 2011
«Tale stato di insolvenza non deve rivestire i caratteri di gravità e irreversibilità, potendo conseguire anche ad una situazione di difficoltà economica e patrimoniale reversibile, purché idonea ad alterare, in senso peggiorativo, le garanzie...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7786 del 27 marzo 2013
«In tema di procedimento d'ingiunzione, i requisiti di forma-contenuto ex art. 156, secondo comma, c.p.c., da cui dipende la validità del ricorso, sono quelli necessari a dedurre il credito nell'ambito di una chiara "causa petendi", riconducibile...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1420 del 30 maggio 1966
«La corte di cassazione deve annullare senza rinvio la sentenza di secondo grado, che — invece di dichiarare la nullità del giudizio di opposizione, perché il ricorso per ingiunzione era stato sottoscritto da un procuratore legale esercente extra...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24746 del 21 novembre 2006
«La provvisoria esecutorietà del decreto ingiuntivo e l'ipoteca giudiziale conseguente che sia stata iscritta sulla sua scorta sono destinate a cedere non solo di fronte ad un accertamento negativo del diritto di credito fatto valere con la domanda...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8043 del 22 maggio 2003
«Ne consegue che la parte opponente che abbia visto accogliere l'opposizione e revocare il decreto senza, peraltro, che il primo giudice abbia emesso il conseguente provvedimento restitutorio, ha l'onere non già di gravare in via incidentale la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1640 del 25 febbraio 1999
«L'opponente a decreto ingiuntivo la cui opposizione sia stata respinta con sentenza esecutiva ex lege, non può dolersi per la provvisoria esecuzione del decreto sotto il profilo del difetto delle condizioni di legge, qualora non abbia avanzato in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15720 del 11 luglio 2006
«Ne consegue che il giudice, qualora ritenga che la controversia introdotta con l'opposizione esuli dalla propria competenza per materia, non può rimettere la causa davanti a quello ritenuto competente e dichiararsi incompetente, in quanto la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7438 del 19 agosto 1994
«La sentenza che, in sede di opposizione, rileva l'incompetenza del giudice che ha emesso il decreto ingiuntivo, espressamente (o anche solo implicitamente) revocandolo, non comporta la declinatoria della competenza funzionale a decidere della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20613 del 7 ottobre 2011
«L'opposizione al decreto ingiuntivo instaura un ordinario giudizio di cognizione, nel quale il giudice non deve limitarsi ad esaminare se l'ingiunzione sia stata legittimamente emessa, ma deve procedere ad una autonoma valutazione di tutti gli...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4103 del 21 febbraio 2007
«L'oggetto del giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo non è ristretto alla verifica delle condizioni di ammissibilità e di validità del decreto stesso, ma si estende all'accertamento, con riferimento alla situazione di fatto esistente al...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11302 del 16 maggio 2007
«Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, il giudicante ha l'obbligo di pronunciarsi sul merito della domanda sulla base delle prove offerte dal creditore, non potendo decidere la controversia alla luce del solo materiale probatorio...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 14546 del 12 luglio 2005
«Il giudicato sulla giurisdizione può formarsi, oltre che a seguito della statuizione emessa dalle Sezioni Unite della S.C. in sede di regolamento preventivo di giurisdizione o di ricorso ordinario per motivi attinenti alla giurisdizione, ovvero...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6085 del 26 marzo 2004
«Il decreto ingiuntivo acquista efficacia di giudicato sostanziale soltanto a seguito della dichiarazione di esecutività ai sensi dell'art. 647 c.p.c., ancorché l'effetto preclusivo di carattere processuale (giudicato formale) si produca anche a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8026 del 13 giugno 2000
«Ne consegue che, mutando taluni elementi del rapporto controverso (come anche un semplice dato temporale che abbia inciso sulla regolamentazione normativa del rapporto per effetto della successione di leggi che ne abbiano trasformato il regime...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7200 del 10 luglio 1990
«L'ordinanza con la quale, in pendenza di opposizione a decreto ingiuntivo ed a norma dell'art. 648 c.p.c., viene concessa o negata l'esecuzione provvisoria del decreto medesimo, non è impugnabile con ricorso per cassazione ai sensi dell'art. 111...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10216 del 4 maggio 2006
«Pertanto nell'ipotesi di notifica della opposizione a decreto ingiuntivo tempestivamente consegnata all'ufficiale giudiziario, ma non effettuata per mancato completamento della procedura notificatoria nella fase sottratta al potere d'impulso della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1305 del 15 marzo 1989
«Qualora il pretore, adito in sede di convalida di licenza o di sfratto per finita locazione, a fronte della richiesta di ordinanza di rilascio ex art. 665 c.p.c. da parte del locatore e dell'eccezione di litispendenza proposta dal conduttore (per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9776 del 8 ottobre 1997
«Allorché una controversia concernente l'applicazione dell'art. 29 della legge n. 392 del 1978 venga introdotta dinanzi al pretore con il rito previsto dagli artt. 657 ss. c.p.c. e decisa con ordinanza, anziché con sentenza disponendo il mutamento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15525 del 7 luglio 2006
«L'ordinanza ex art. 665 e 667 c.p.c., che dispone la prosecuzione del giudizio di merito, determina la conclusione del procedimento a carattere sommario e l'instaurazione di un autonomo procedimento di cognizione, nel quale le parti possono...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3228 del 11 ottobre 1968
«Nel procedimento per convalida di sfratto, l'ordinanza di rilascio, con riserva delle eccezioni del convenuto, che sia stata pronunciata dal giudice fuori udienza, va comunicata a cura del cancelliere, a sensi degli artt. 136 e 176 c.p.c., alle...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1223 del 23 gennaio 2006
«L'ordinanza ex art. 665 c.p.c. è dichiarata espressamente inoppugnabile e, una volta sopravvenuta, all'esito della fase di merito, la sentenza dichiarativa della risoluzione del contratto pronunciata a seguito dell'intimazione dello sfratto per...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 2468 del 20 febbraio 2002
«Nel procedimento speciale per convalida di cui agli artt. 657 e seguenti c.p.c., prima che si determini — a seguito dell'opposizione dell'intimato — la trasformazione di esso in ordinario giudizio di cognizione, in presenza dell'espressa istanza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2619 del 30 marzo 1990
«In tema di procedimento di convalida di sfratto, emessa dal giudice ordinanza di rilascio con riserva delle eccezioni del convenuto ai sensi dell'art. 665 c.p.c., la mancata riassunzione del giudizio nel termine perentorio fissato ai sensi...»