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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3074 del 3 marzo 2003
«La nullità derivante da vizio di costituzione del tribunale regionale delle acque pubbliche - conseguente alla declaratoria di illegittimità costituzionale (con la sentenza n. 353 del 2002) dell'art. 138 del R.D.11 dicembre 1933, n. 1775 (Testo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6964 del 22 maggio 2001
«Non costituisce motivo di nullità del procedimento e della sentenza la trattazione della causa da parte di un giudice diverso da quello individuato secondo le tabelle, determinata da esigenze di organizzazione interna al medesimo ufficio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8737 del 27 giugno 2000
«Il vizio di costituzione del giudice ex art. 158 c.p.c. è ravvisabile quando gli atti giudiziali siano posti in essere da persona estranea all'ufficio del giudice, non investita della funzione da detto ufficio esercitata. Ne consegue che il vizio...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1508 del 6 marzo 1980
«Qualora una causa sia stata erroneamente iscritta a ruolo due volte, in relazione alle distinte iniziative dell'attore e del convenuto, con la nomina di due diversi magistrati istruttori appartenenti al medesimo ufficio giudiziario, e davanti ad...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5090 del 14 gennaio 1997
«Restano, quindi, escluse tutte le ipotesi nelle quali il giudice, per dovere del proprio ufficio o per altri motivi, conosca fatti che, in altri procedimenti o anche fuori di essi, oggettivamente o soggettivamente, siano rilevanti per la decisione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 867 del 14 aprile 1994
«L'art. 197 c.p.p., che disciplina l'incompatibilità con l'ufficio di testimone, ha natura di norma eccezionale allorquando il suo contenuto pone specifiche eccezioni al dovere generale di rendere testimonianza fissato dalla legge e reso imperativo...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1151 del 13 gennaio 2006
«In mancanza della richiesta di parte, il giudice può anche esercitare il potere d'ufficio conferitogli dall'articolo 507 cod. proc.pen. (richiamato dall'art.195, comma secondo, c.p.p.), ma la circostanza che egli non ritenga di avvalersi di tale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 28867 del 5 dicembre 2008
«In tema di fallimento, il disposto dell'art. 3 della legge 11 febbraio 1992 n. 125, istitutiva del Tribunale di Nola, secondo cui tutti gli affari civili pendenti davanti al Tribunale di Napoli al momento dell'inizio del funzionamento del nuovo...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 23077 del 10 dicembre 2004
«Se dopo l'esaurimento della fase sommaria della verifica, sia proposto dal creditore giudizio di opposizione allo stato passivo o per dichiarazione tardiva di credito ed anche la causa promossa dal curatore penda davanti allo stesso ufficio...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9170 del 3 maggio 2005
«Ove pendano entrambi i giudizi, il primo dei quali è pregiudiziale al secondo, il risultato di un simultaneus processus può essere raggiunto su eccezione di parte o rilievo di ufficio, proposti nei termini previsti dall'art. 40, secondo comma,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5450 del 11 marzo 2005
«Il perfezionamento della notifica effettuata ai sensi dell'art. 140 cod. pro. civ. — richiede il compimento di tutti gli adempimenti stabiliti da tale norma (deposito della copia dell'atto nella casa del comune dove la notificazione deve...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8111 del 14 giugno 2000
«Ne consegue che, se il creditore che pretenda d'essere soddisfatto in prededuzione non si sia avvalso dei mezzi apprestati per l'accertamento del passivo, ma, a fronte della contestazione in ordine alla prededucibilità del suo credito, abbia...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 27506 del 22 dicembre 2006
«...tribunale fallimentare che ha deciso sul reclamo avverso tale ultimo provvedimento, deve d'ufficio rilevare l'inammissibilità del reclamo stesso e cassare, quindi, senza rinvio il decreto del tribunale perché l'azione non poteva essere proseguita.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7876 del 5 aprile 2006
«Avverso il provvedimento del tribunale fallimentare che pronunci in tema di revoca del curatore non è ammesso il ricorso straordinario per cassazione ai sensi dell'art. 111 Cost., atteso che il conferimento dell'ufficio non consolida un diritto...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 20252 del 14 maggio 2009
«Non v'è incompatibilità ad assumere l'ufficio di testimone per le "persone idonee" indicate dal minore ed ammesse dall'autorità giudiziaria procedente a presenziare al suo esame (art. 609 decies, c.p.), in quanto hanno la funzione di assicurare...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 42721 del 17 novembre 2008
«Non è incompatibile ad assumere l'ufficio di testimone l'esperto di neuropsichiatria infantile che abbia partecipato all'assunzione delle sommarie informazioni rese al P.M. dal minorenne offeso dal reato, in quanto non annoverabile tra gli...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11698 del 29 dicembre 1998
«...come autore concorrente, dovendosi considerare tassativo, trattandosi di norma eccezionale, l'elencazione delle incompatibilità con l'ufficio di testimone indicate nell'art. 197 c.p.p., nessuna delle quali ha riguardo al minore non imputabile.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 7964 del 19 febbraio 2013
«L'imputato di reato connesso o collegato, la cui posizione sia stata separatamente definita nel procedimento minorile per positiva messa alla prova, che è equiparabile ad una sentenza di condanna, assume l'ufficio di testimone assistito nel...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 18032 del 14 maggio 2001
«In tema di prova testimoniale, la norma di cui all'art. 197, lett. a), c.p.p., che prevede la non compatibilità con l'ufficio di testimone per i soggetti che siano imputati di reato connesso, deve essere interpretata nel senso che tale...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7730 del 15 giugno 1999
«Ai sensi dell'art. 197 lett. a) c.p.p. sussiste incompatibilità con l'ufficio di testimone per le persone imputate in procedimento connesso a norma dell'art. 12 c.p.p., disposizione che per quanto riguarda la c.d. connessione «occasionale»...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4681 del 14 aprile 1999
«Le ipotesi di incompatibilità con l'ufficio di testimone sono tassativamente elencati all'art. 197 c.p.p. e tra esse certamente non rientra il caso di colui che solo potenzialmente potrebbe essere imputato in un procedimento connesso, a norma...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7053 del 15 luglio 1996
«L'incompatibilità con l'ufficio di testimone sussiste anche quando la persona da esaminare è sottoposta alle indagini in un procedimento connesso o collegato e non sia ancora imputata e perciò dal momento in cui la qualità di indagato è assunta in...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3422 del 21 marzo 1994
«...l'ufficio di testimone (art. 197, primo comma, lett. a e b c.p.p.) — sono dettate in vista di una tutela rispetto alle possibilità di autoincriminazione (artt. 63, 198, secondo comma, c.p.p.), che per l'indagato vale non meno che per l'imputato.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 25202 del 3 luglio 2007
«L'incompatibilità con l'ufficio di testimone, prevista dall'art. 197 lett. a) c.p.p., non è limitata alla assunta qualità di imputato, ma va estesa, in forza dell'art. 61 comma primo c.p.p., alle persone sottoposte alle indagini preliminari anche...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 21802 del 5 giugno 2002
«Ne deriva che l'inutilizzabilità di cui all'art. 63, comma 2 c.p.p. non può colpire le dichiarazioni rese al giudice da soggetto il quale non abbia mai assunto la qualità di imputato o quella (equiparata ai sensi dell'art. 61, comma 2 c.p.p.) di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11829 del 15 ottobre 1999
«Le incompatibilità con l'ufficio di testimone previste dall'art. 197 c.p.p. non trovano applicazione nel caso in cui debba essere assunta la testimonianza della persona offesa nei cui confronti, su denuncia dell'imputato, siano state a suo tempo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6425 del 1 giugno 1994
«L'incompatibilità con l'ufficio di testimone, prevista dall'art. 197, lett. a), c.p.p., non è limitata alla assunta qualità di imputato, ma va estesa, in forza dell'art. 61, comma 1, c.p.p., alle persone sottoposte alle indagini preliminari anche...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3277 del 22 gennaio 2013
«...egli non è compreso tra i soggetti che, ex art. 197 cod. proc. pen., non possono essere assunti come testimoni né riveste la qualità di ausiliario in senso tecnico, riservata al personale appartenente alla segreteria o cancelleria dell'ufficio.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 42823 del 18 ottobre 2013
«...presenza nel fascicolo del giudizio del certificato penale risponde a valutazioni afferenti il trattamento sanzionatorio, anche per l'eventuale esercizio dei poteri d'ufficio riconosciuti al giudice d'appello dal comma quinto dell'art. 597 c.p.p..»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18438 del 8 settembre 2011
«È ammissibile l'azione di responsabilità nei confronti del cessato curatore fallimentare, pur in assenza della previa revoca dell'incarico e nonostante l'avvenuta approvazione del rendiconto, in quanto, da un lato, nonostante l'art. 38 legge fall....»